Uncomputer palmare (detto anchepalmare), spesso indicato inlingua inglese con la siglaPDA (Personal Digital Assistant), o con l'ormai desueto terminepalmtop, è uncomputer di dimensioni contenute, tali da essere portato sulpalmo di unamano (da cui il nome),[1] dotato anche di untouch screen.
Originariamente concepito comeagenda elettronica (in ingleseelectronic organizer), o sistema non particolarmente evoluto dotato di unorologio, di unacalcolatrice, di uncalendario, di unarubrica dei contatti, di una lista di impegni/attività e della possibilità di memorizzare note e appunti, anche vocali (personal information manager),[1] è stato prodotto inizialmente daPsion nel 1986 con il suoOrganizer II, un vero minicomputer completo da portare in palmo di mano, e si è, nel corso degli anni, arricchito di funzioni sempre più avanzate.
Alla fine degli anni 2000 i palmari sono stati soppiantati definitivamente daglismartphone, dispositivi che hanno tutte le funzioni di un palmare e molte altre, ed in più la connessione conInternet.[2]
Il primo PDA è stato messo in commercio nel1986 da Psion con il suoOrganizer II. Seguito da Psion Serie 3 nel1991, che ha cominciato ad assomigliare allo stile PDA più familiare, con tanto di tastiera completa.[3][4]
Il termine "PDA" fu usato il 7 gennaio1992 dall'alloraCEO dellaAppleJohn Sculley in una conferenza stampa tenuta in occasione della mostra informaticaConsumer Electronics Show diLas Vegas,Nevada, riferendosi alMessagePad prodotto per la prima volta nel1993. Nel 1994IBM ha introdotto il primo palmare con funzionalità complete di telefonia mobile, IBM Simon, che può anche essere considerato il primo smartphone. Poi, nel 1996,Nokia ha presentato un palmare con funzionalità complete di telefonia mobile, il9000 Communicator, che divenne il PDA più venduto al mondo. Il Communicator ha generato una nuova categoria di palmari: il "telefono PDA", ora chiamato "smartphone".
Un altro concorrente entrato in questo mercato è statoPalm, con una linea di prodotti palmari che ha avuto inizio nel marzo 1996. Nel 1997 ancheTexas Instruments presentò il proprio PDA:Avigo 10. Oggi, quasi tutti i PDA sono degli smartphone, difatti sono oltre 150 milioni gli smartphone venduti ogni anno, mentre i PDA "stand-alone" senza funzionalità del telefono cellulare solo circa 3 milioni di unità vendute all'anno.
Nota inserita successivamente per dare un'idea delle dimensioni del fenomeno: Nel 2018 sono stati venduti complessivamente 1,44 miliardi di smartphone.[5]
Inoltre spesso è possibile caricareprogrammi appositamente sviluppati che permettono di aggiungervi le più diverse funzionalità:fogli elettronici, calcolatrici scientifiche, client diposta elettronica,MP3 e video player, giochi, ecc. Infine alcuni palmari integrano o possono collegarsi a dispositivi esterni (telefono cellulare,GPS) aumentandone le possibilità d'uso. Bluetooth è una tecnologia sviluppata in questo senso. Ultimamente i palmari stanno diventando sempre più potenti e accessoriati e alcuni modelli integrano in sé direttamente laconnettività telefonicaGSM/GPRS/EDGE/UMTS/HSDPA e quindi sono anche in grado di funzionare da telefono cellulare in modo autonomo.
Il maggiore limite che si riscontra, finora, è quello dellamemoria disponibile, che raramente supera i128 MB, pur essendo estendibile in modo limitato conmemory card. Per ovviare a questo inconveniente alcuni produttori hanno lanciato sul mercato dei dispositivi dotati di unhard disk interno (la cui capacità varia dai 2 GB agli 8 GB).
L'utilità di un palmare appare evidente: è possibile portarlo sempre con sé (molto più facilmente di uncomputer portatile) e quindi di essere sempre in grado di lavorare dovunque ci si trovi, la funzione dinavigatore satellitare grazie al GPS consente di risparmiare cifre consistenti che si spenderebbero per un equivalente integrato nell'auto, ed infine è anche uno strumento di intrattenimento al livello di unaconsole portatile come ilGame Boy Advance o di un mini-Divx player (pur con i limiti di spazio).
Le differenze più macroscopiche rispetto aipersonal computer riguardano la dimensione e il peso (un palmare ha in media una grandezza 120×80×17mm, e pesa intorno ai 180 grammi). Queste caratteristiche influenzano l'estetica e laportabilità, ma allo stesso tempo hanno un ruolo significativo nella realizzazione di applicativi per questi dispositivi. Infatti iprogrammi che usiamo sui normali PC sono studiati per degli schermi conrisoluzione di 800×600 o 1024×768, mentre i palmari più recenti arrivano al massimo a 640×480, di conseguenza le applicazioni per palmari devono essere appositamente studiate e progettate per tali dispositivi.
Anche l'hardware dei palmari presenta delle differenze rispetto a quello deiPC. Innanzi tutto i palmari non dispongono diHard Disk (tranne alcuni Palm), ma memorizzano le informazioni permanenti sullaROM, o sulleschede di memoria (solitamenteSD oCF). I palmari, fatta eccezione di quelli più recenti, non dispongono di porteUSB, quindi per collegare delle periferiche (come unatastiera o un moduloGPS) si ricorre allo slotCF, o alla connessioneBluetooth.
I palmari utilizzanosistemi operativi eprogrammi specifici, realizzati apposta per essi, non quelli realizzati per i PC.
La maggior parte dei computer palmari disponeva di una connessionewireless e di unbrowser. Questo significa che era possibile visitare isitiinternet, ma anche in questo caso le dimensioni ridotte del palmare provocavano dei fastidi. Infatti anche i siti internet venivano di solito studiati per essere visionati con una risoluzione minima di 800×600pixel, che non era adatta allo schermo dei palmari. Alcunepagine web, nonostante i sistemi di riduzione dei pocket-browser, risultavano quindi difficilmente leggibili. Per ovviare a questo problema moltiportali offrivano una versione creata appositamente per essere adatta alla visualizzazione su palmare.
Unsistema operativo è ilprogramma sempre in esecuzione su di unPC (o su un dispositivo elettronico ad esso assimilabile) in grado di gestire la memoria, l'accesso da parte degli utenti e i processi e la comunicazione con leperiferiche. Esegue iprogrammi operando anche come intermediario frahardware esoftware.
Android: prodotto daGoogle e immesso nel 2008 sullosmartphoneHTC Dream, è il sistema operativo per palmari, smartphone e tablet più diffuso e tuttora in uso sui dispositivi di numerosi produttori.
iOS: sistema operativo diApple per i dispositivi palmari, smartphone e tablet (tuttora in uso sui modelli recenti della casa di Cupertino).
Palm OS: dalla sua introduzione nel 1996, lapiattaforma PalmOS ha definito iltrend e le aspettative per i palmari. Grazie a questa piattaforma, i palmari da semplici agende elettroniche si sono evoluti in veri e propri computer. Non più sviluppato dal produttore.
BlackBerry OS di Research In Motion, destinato ad un tipo di palmariwireless introdotti nel 1999. Permetteva di scaricare dalla propria casella diposta elettronica, di gestire la propria agenda, di scrivere messaggiSMS e permetteva inoltre di effettuarechiamate verso i propri contatti. Nel 2013 ha cambiato nome in BlackBerry 10 (con un aggiornamento sostanziale delle tecnologie sulle quali si basava), e poi nel 2022 è stato definitivamente ritirato dal supporto.[6]
GNU/Linux, utilizzato daSharp per i suoiZaurus. Zaurus è stato un palmare prodotto dalla Sharp che utilizzava un'implementazione delsistema operativoDebian/Linux. Inoltre esisteva un'implementazione per questo palmare della distribuzioneGentoo.
Symbian (prima noto comeEPOC). È stato un sistema operativo aperto, adottato da varie aziende come standard.