Frontespizio dell'edizione dell'Opera omnia di Claudiano a cura di Kaspar von Barth, Francoforte, Johann Naumann, 1650.
Egiziano di nascita, dilingua greca, apprese illatino sui testi degli autori classici e in tale lingua scrisse la quasi totalità della propria opera.
Si trasferì aRoma nel394 e si conquistò il favore dell'illustre famiglia cristiana degliAnicii componendo unpanegirico in onore dei due rampolliProbino eOlibrio, consoli per il395. Questo componimento attrasse l'attenzione del potente generaleStilicone, tanto che il successivo gennaio (396) Claudiano declamò un panegirico in onore del terzo consolato dell'imperatoreOnorio. Nei successivi anni, mentre continuava a comporre opere propagandistiche in favore di Stilicone, ottenne il titolo divir clarissimus,tribunus enotarius, col quale divenne senatore, e, dalSenato romano, una statua nelforo di Traiano (la solenne iscrizione, ritrovata nel1493 daPomponio Leto è ora alMuseo archeologico nazionale di Napoli).[1]SecondoAgostino d'Ippona Claudiano rimase pagano, nonostante il Cristianesimo fosse ormai divenuta la religione ufficiale nella corte imperiale.
Di lui si perdono le tracce dopo il 404, anno in cui recitò il panegirico per il sesto consolato diOnorio. L'assenza di riferimenti, nelle sue opere, agli eventi degli anni successivi lascia pensare che proprio nel404 abbia trovato la morte.
La sua poesia, prevalentemente inesametri (nelle prefazioni, però, prediligeva ildistico elegiaco), e quasi tutta d'occasione (De tertio consulatu Honorii Augusti, Epithalamium de nuptiis Honorii et Mariae, le invettive controRufino edEutropio, rivali diStilicone, eccetera), trova non di rado accenti di sincerità e vigore, specie nel sentimento della grandezza e della missione civile diRoma e nell'ammirazione per il generaleStilicone, in cui Claudiano vedeva l'estremo baluardo dell'impero incarnante lavirtus della romanità ideale (De Consulatu Stilichonis; De bello Gildonico contro l'usurpatore mauritanoGildone;De bello Gothico, sulla vittoria di Stilicone controAlarico I aPollenzo).
A parte vanno considerati i poemetti mitologici incompiuti,De raptu Proserpinae (in tre libri) dove descrive il rapimento della giovaneProserpina da parte dell'oscuro Ade sui campi siciliani, eGigantomachia, nei quali Claudiano fa rivivere lo spirito dell'epos virgiliano e ilplasticismo diOvidio. Si è anche conservato un frammento di unaGigantomachia ingreco, che, sia per la lingua che per l'impostazioneretorica, è probabilmente anteriore alla venuta del poeta a Roma.
Rembrandt venne influenzato dall'opera di Claudiano per la composizione del suoRatto
Spunti di originalità, infine, compaiono nei cosiddetti "carmina minora", silloge di 53 poesie di argomento e soprattutto valore poetico vario (si distinguono, tra tutti, l'Epithalamium dictum Palladio v. c. et Celerinae, laLaus Serenae, l'idillioMagnes, l'idillioPhoenix) raccolte molto probabilmente dopo la sua morte in ambiente stiliconiano.
Id.,De Bello Gothico, a cura di Giovanni Garuti, Collana Edizioni e saggi universitari di filologia classica, Bologna, Patron, 1979
Id.,Il rapimento di Proserpina. La guerra dei Goti. Introduzione, traduzione e note di Franco Serpa. Testo latino a fronte, Collana Poesia N.311, BUR, Milano, I ed. 1981-1994
Id.,De Bello Gothico, a cura di G. Garuti, Collana Filologia classica, Japadre, 1991ISBN 978-88-7006-263-2
Id.,Elogio di Serena. A cura di Franca Ela Consolino. Con testo a fronte, Collana Letteratura Universale, Marsilio, Venezia, 1992
Id.,Contro Eutropio. Testo latino a fronte, a cura di M. Gioseffi, Collana Saturnalia, La Vita Felice, 2004
Id.,De raptu Proserpinae. A cura di M. Onorato, Collana Studi Latini, Loffredo, 2008ISBN 978-88-7564-275-4
Id.,In rufinum liber I. A cura di A. Prenner, Collana Studi latini, Loffredo,
Id.,Fescennina dictu Honorio Augusto et Mariae. A cura di Ornella Fuoco, Cacucci Editore,
Id.,Epitalami e fescennini. A cura di E. Bianchini, Collana Mnemosine, Le Càriti Editore, 2004ISBN 978-88-87657-23-4
Id.,Il rapimento di Proserpina. A cura di Laura Micozzi. Testo originale a fronte, Collana Oscar Classici latini e greci n.170, Mondadori, Milano, 2013ISBN 978-88-04-61749-5
Il rapimento di Proserpina, a cura di Milo De Angelis, 2010, Ed. Enrico Casaccia