Considerato uno dei più grandi e celebri direttori d'orchestra contemporanei a livello internazionale, è noto per aver guidato alcune delle più prestigiose orchestre al mondo, tra cui spiccano l'Orchestra del Teatro alla Scala diMilano e iBerliner Philharmoniker, di cui è stato il primo e ad oggi unico italiano a divenire direttore stabile.[1][2]
Claudio Abbado nasce aMilano il 26 giugno 1933. Sua madre, la scrittrice Maria Carmela Savagnone, e suo nonno paterno, il professore universitario Michele Abbado, erano diPalermo. Della sua famiglia hanno fatto parte diversi noti musicisti: suo padre,Michelangelo Abbado, è insegnante diviolino al prestigiosoConservatorio '"Giuseppe Verdi" di Milano e poi vicedirettore dello stesso; la madre, Maria Carmela Savagnone (sorella del padre diRita eDeddi), èpianista e scrittrice per bambini; suo fratello maggiore,Marcello Abbado, è pianista e in seguitocompositore e direttore dello stesso conservatorio milanese. Ha anche altri due fratelli: Luciana Abbado Pestalozza, fondatrice del Festival di MilanoMusica, e Gabriele Abbado,architetto.
Fino al1955 compie i suoi studi presso il conservatorio meneghino, diplomandosi in composizione,pianoforte edirezione d'orchestra. Terminati gli studi si perfeziona conFriedrich Gulda per il pianoforte eAntonino Votto per la direzione d'orchestra. In seguito si trasferisce aVienna, avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale diHans Swarowsky.
Nel1968 la scelta da parte delTeatro alla Scala di un direttore giovane e relativamente poco noto come Claudio Abbado fu considerata sorprendente, soprattutto pensando al fatto che, negli anni precedenti, il celebre teatro lirico milanese sembrava aver perso considerazione internazionale ed era ritenuto un ambiente turbolento e inaffidabile.
Scetticismo e dubbi furono rapidamente superati, soprattutto quando, nel1972, gli si affiancò come sovrintendentePaolo Grassi, sostituendoAntonio Ghiringhelli, che aveva coperto l'incarico fin dal1945. Per la carriera di Abbado, e per la storia del teatro scaligero, è una rivoluzione copernicana: viene ampliato moltissimo il repertorio, includendo autori comeAlban Berg,Igor' Fëdorovič Stravinskij,Arnold Schönberg, in precedenza raramente eseguiti. Addirittura il teatro commissiona e rappresenta prime mondiali di opere di autori contemporanei come, nel 1984,Samstag aus Licht diKarlheinz Stockhausen (evento che non accadeva dal lontano1926, con laTurandot diGiacomo Puccini).
Parallelamente al rinnovamento del repertorio, Abbado impone un rinnovamento dell'approccio alla partitura: un approccio filologico ma non dogmatico, la ricerca e l'utilizzo di partiture originali e lo studio dell'esecuzione musicale dell'epoca si accoppiano con la ricerca di una musicalità spontanea ma non banale. Questo consente dirisentire per la prima volta capolavori ben noti del repertorio tradizionale, così come di poter ascoltare brani di autori dei quali si conosceva solo parte della produzione (ad esempioGioachino Rossini).
Parallelamente all'estensione del repertorio e alla sua reinterpretazione è molto importante l'opera di divulgazione del repertorio musicale che giunge, a partire dal 1972, alla creazione deiConcerti per studenti e lavoratori. Lo scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare alla musica e alla vita del Teatro anche le classi sociali meno abbienti, con proposte e agevolazioni ad hoc. Il progetto, sviluppato sul modello di iniziative simili comuni nel Nord Europa, dura diversi anni e ha un successo notevole, godendo, fra l'altro, del contributo di numerosi musicisti di valore, comeMaurizio Pollini, che offrono il loro appoggio incondizionato.
Non bisogna pensare che queste iniziative di "rottura" non abbiano suscitato malumori e critiche: certo, la scelta di inserire nel cartellone operistico opere contemporanee scarsamente popolari e musicalmente lontane anni luce dal repertorio tradizionale costrinsero gli abbonati a uno sforzo di adattamento notevole. Allo stesso modo, da più parti l'iniziativa deiConcerti per studenti e operai, proposti a un prezzo nettamente antieconomico, venne accusata di populismo. Ma più in generale, alla lunga, risultò insostenibile il progetto di trasformare il Teatro alla Scala da luogo dedicato allamusica a luogo dedicato allacultura in generale, in competizione, economica e di competenze, con altre istituzioni milanesi. D'altra parte, l'enorme popolarità di Abbado nella sua città natale, oltre che il reinserimento del Teatro nei grandi circuiti mondiali della musica classica, nonché il sostegno delle amministrazioni comunali (presiedute prima daAldo Aniasi, poi daCarlo Tognoli) permisero alla coppia Abbado-Grassi di operare, almeno nei primi anni, con eccezionale libertà.
1973: cura la revisione delle musiche diI Capuleti e i Montecchi per il Teatro La Fenice. In aprile, porta laCenerentola alla Scala, con Luigi Alva (Ugo Benelli nelle repliche), Capecchi eLucia Valentini; la porta anche alTheater an der Wien con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo e Enzo Dara/Capecchi. Conclude la trilogia comica rossiniana, aprendo la stagione della Scala conL'italiana in Algeri come nelle precedenti rappresentazioni, con regia di Jean-Pierre Ponnelle. L'opera viene rappresentata in edizione critica e nel cast Teresa Berganza (Lucia Valentini Terrani nelle repliche), Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara. A dicembre è ripreso ilSimon Boccanegra con Cappuccilli e Mirella Freni.
1974: a febbraio riprende alla ScalaCenerentola con Alva, Dara e Valentini Terrani, quindi sono allestiteLe nozze di Figaro diMozart conHermann Prey, Freni,José van Dam e Berganza. Porta in tournée aMoscaSimon Boccanegra,Aida,Cenerentola (con Berganza Benelli, Alva nelle repliche, Montarsolo, Dara e laMessa di Requiem. L'inaugurazione della stagione della Scala è ceduta aKarl Böhm, che dirige ilFidelio. Per la fine dell'anno allestisce una spettacolare versione deL'amore delle tre melarance diSergej Prokof'ev, con Dara edAlfredo Mariotti per la regia di Strehler.
1975: dirige alCovent Garden diLondraUn ballo in maschera, regia di Schenk conReri Grist, Plácido Domingo, Piero Cappuccilli eKatia Ricciarelli. Continua l'operazione di rinnovamento del cartellone del teatro scaligero, portando in aprile alTeatro Lirico di Milano la première diAl gran sole carico d'amore dell'amico Luigi Nono; quindi, con sollievo per gli abbonati, riprendeL'italiana in Algeri conMarilyn Horne/Lucia Valentini Terrani, Luigi Alva (Benelli nelle repliche), e Dara.La stagione '75-'76 apre col tradizionaleMacbeth di Verdi con Verrett, Cappuccilli, Ghiaurov e Mariotti, mentre a dicembre viene riallestita laCenerentola con Alva, Dara e Berganza.
1976: l'anno inizia colSimon Boccanegra, quindi ancora laCenerentola e ilRequiem di Verdi. In settembre porta in tournée negliUSA,Simon Boccanegra,Macbeth,Messa di Requiem eCenerentola.
1977: Paolo Grassi lascia la sovrintendenza delTeatro alla Scala per diventare presidente dellaRAI. Al suo posto viene nominatoCarlo Maria Badini. Viene presentata una nuova edizione delWozzeck di Alban Berg, con la regia diLuca Ronconi. In seguito, con laLondon Symphony allestisce laCarmen diGeorges Bizet con Mirella Freni, Plácido Domingo e Teresa Berganza al Festival di Edimburgo. Per la stagione sinfonica dirige dei concerti conIsaac Stern portando in prima esecuzione assoluta anche Berceuse variata diSalvatore Sciarrino e con Margaret Price nella Sala Verdi delConservatorio Giuseppe Verdi (Milano).La stagione scaligera d'opera, stagione del bicentenario del teatro, apre con una versione integrale critica delDon Carlos di Verdi, con regia diLuca Ronconi, in una versione completa e rivista: il cast è straordinario, comprendendo alcuni fra i cantanti più in vista al mondo, comeJosé Carreras, Mirella Freni, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova e Nicolai Ghiaurov. In seguito collabora conFranco Zeffirelli, nell'allestimento diUn ballo in maschera con Cappuccilli, Pavarotti, Obraztsova e Verrett. Inizia anche la fortunata collaborazione discografica con Deutsche Grammophon in campo sinfonico, che lo lega alla Chicago Symphony Orchestra riportata agli antichi fasti dalla direzione artistica di sirGeorg Solti.
1979-1980: inizia la collaborazione fra Opéra di Parigi e La Scala, in occasione del Festival Berg. In questo ambito, presenta ilWozzeck, mentre porta alla Scala laLulu, con la direzione diPierre Boulez, in edizione critica e integrale. Viene eletto direttore musicale della London Symphony Orchestra, con la quale inizierà ad approfondire (e a registrare) lagrande musica sinfonica. Nel 1979 dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano diDon Carlos di Giuseppe Verdi con la Freni, Carreras, Obraztsova eRenato Bruson/Leo Nucci, dirige laMessa di requiem di Verdi con Freni, Obraztsova e Ghiaurova nelDuomo di Cremona e nelDuomo di Como,Macbeth con Cappuccilli, Ghiaurov e Verrett, Wozzeck, un concerto conSalvatore Accardo nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con musiche di Verdi con Plácido Domingo, Ileana Cotrubaș, Leo Nucci, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova, Katia Ricciarelli e Mirella Freni, loStabat mater diGiovanni Battista Pergolesi con Katia Ricciarelli e Lucia Valentini Terrani e musiche di Vivaldi nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi, un concerto con Kiri Te Kanawa eRudolf Serkin, uno con Maurizio Pollini.
Per il Teatro La Fenice dirige loStabat mater diGiovanni Battista Pergolesi ePulcinella diIgor' Fëdorovič Stravinskij nella Chiesa di Santo Stefano con Ricciarelli e Valentini Terrani e altri concerti sinfonici nel1980. La stagione scaligera si apre con ilBoris Godunov diModest Mussorgskij con Lucia Valentini Terrani,Fedora Barbieri e Ghiaurov, dirige laMessa di requiem di Verdi con Freni e Pavarotti nelDuomo di Parma e presenta un cartellone fortemente innovativo, che comprende l'Oedipus Rex di Stravinskij con Ghiaurov e Obraztsova,Erwartung diArnold Schönberg e ilMandarino meraviglioso di Bela Bartók. In seguito dirige un concerto conAlfred Brendel.
1981: Dirige due concerti sinfonici per il Teatro La Fenice. Dall'orchestra giovanile europea nasce laChamber Orchestra of Europe, della quale è stato fino alla sua scomparsa consulente artistico. Si stringe ancor di più il suo legame con la Chicago Symphony, della quale diventa direttore ospite principale. In occasione del centenario della morte di Mussorgskij (Mussorgskij festival), riprende ilBoris Godunov con Ghiaurov, Valentini Terrani e Fedora Barbieri, allestisce inoltre una rassegna di musica sinfonica e corale con un concerto con musiche di Verdi, due con la London Symphony Orchestra e allestisce anche laKovanchina. In occasione del centenario della nascita di Bela Bartók viene allestito un ciclo, con la collaborazione delTeatro dell'Opera di Budapest. Per ricambiare la collaborazione, in estate porta laMessa di Requiem di Verdi in tournée nell'Europa dell'Est con la Verrett e Obraztsova al Kulturalpalast diDresda, nellaCattedrale di San Vito aPraga, al Teatro Erkel diBudapest con Lucia Valentini Terrani, nel Nuovo Palazzo della Cultura diSofia con Ghiaurov, nell'AnticoTeatro di Epidauro diAtene e nel TeatroBunka Kaikan diTokyo con la Freni.
Claudio Abbado nel 1982
In autunno, è ospite in Giappone con l'orchestra della Scala dove porta Simon Boccanegra con Cappuccilli, Freni, Ghiaurov nel Teatro Bunka Kaikan di Tokyo,Il barbiere di Siviglia (Rossini) con Dara, Valentini Terrani, Nucci e Furlanetto al Teatro N.H.K. di Tokyo. La stagione apre colLohengrin diRichard Wagner con Anna Tomowa-Sintow e la regia di Strehler. Dal Teatro alla Scala produce, con Jean-Pierre Ponnelle, un altro film-opera di Rossini: èLa Cenerentola. Nel castFrederica von Stade,Paolo Montarsolo, Francisco Araiza e Claudio Desderi.
1982: dirige la ripresa nel Teatro alla Scala di Milano diSimon Boccanegra di Giuseppe Verdi con Mirella Freni, Cappuccilli e Ghiaurov; dirige laSinfonia n. 3 di Mahler con Valentini Terrani, un concerto con Salvatore Accardo eBruno Giuranna, riprendeCenerentola; in maggio, in occasione del centenario della nascita si tiene un convegno e una serie di concerti dedicati a Igor' Fëdorovič Stravinskij. Viene fondata l'Orchestra Filarmonica della Scala, destinata a costituirsi, col tempo, come corpo autonomo rispetto al Teatro.1983: nuovo allestimento delBoris Godunov al Covent Garden. A Milano riprendeLohengrin, dirige un concerto con Orchestra Filarmonica della Scala, laSinfonia n. 7 di Mahler eL'italiana ad Algeri con Lucia Valentini Terrani e Dara.
1984: ripropone ilSimon Boccanegra con Renato Bruson e Katia Ricciarelli debuttando al'Opera di Vienna. In seguito al Rossini Opera Festival propone, dopo decenni di silenzio, la prima ripresa in tempi moderni nell'Auditorium Pedrotti di Pesaro diLe voyage à Reims ou L'hôtel du Lys d'or (Viaggio a Reims) di Gioachino Rossini, con un cast stellare formato da molti dei cantanti rossiniani di quegli anni come Katia Ricciarelli,Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani,Bernadette Manca di Nissa,William Matteuzzi, Leo Nucci,Samuel Ramey e Dara per la regia di Luca Ronconi. Dirige a Venezia la prima mondiale delPrometeo di Nono. La stagione 1984/1985 apre conCarmen in una nuova edizione critica con Domingo e Verrett, quindi riprende ilBarbiere di Siviglia con Dara,Frederica von Stade e Nucci.
1985: dirige due concerti con Salvatore Accardo e Maurizio Pollini, riprende ilMacbeth con Cappuccilli, Ghiaurov eGhena Dimitrova, quindi porta alla ScalaViaggio a Reims con Ricciarelli, Gasdia, Valentini Terrani, Matteuzzi, Nucci, Ramey e Dara, dirige laMessa di requiem di Verdi conMontserrat Caballé, Valentini Terrani e Ramey nella Chiesa di San Marco (Milano) ePrometeo di Nono nello Stabilimento Ansaldo. Dirige ilConcerto per pianoforte di Schönberg con Maurizio Pollini, insieme a musiche di Berg, Ives e Mahler alBarbican di Londra, nell'ambito del festivalMahler, Vienna e il ventesimo secolo.
Nel1986 Abbado lascia la direzione artistica della Scala.
La decisione, tuttora motivo di rancore e polemiche, ha l'effetto di spaccare in due la comunità musicale italiana. Da un lato i nostalgici del suo stile, dall'altro i sostenitori del nuovo direttore,Riccardo Muti. Le ultime esecuzioni milanesi di Abbado sono ilPelléas et Mélisande diClaude Debussy conFrederica von Stade e Ghiaurov, a maggio e, infine, a giugno, un programma sinfonico sempre dedicato al compositore francese. Da questo momento non suonerà più nel teatro che lo ha reso celebre nel mondo, lasciando intuire la presenza di rapporti piuttosto problematici con la nuova direzione amministrativa e musicale. Nel frattempo assume il prestigioso incarico di direttore musicale della Staatsoper di Vienna e fonda laGustav Mahler Jugendorchester.
L'esordio in qualità di direttore artistico del teatro austriaco avviene ad ottobre conUn ballo in maschera che dirige con Luciano Pavarotti, Piero Cappuccilli e Margaret Price. Nel1987 viene nominato direttore musicale generale della città di Vienna, incarico che, prevedendo la supervisione dell'intero cartellone delle iniziative musicali nella capitale austriaca, gli consentì quella libertà d'iniziativa e d'azione che, probabilmente, gli era venuta a mancare nell'ultimo periodo milanese; in maggio dirigeIl barbiere di Siviglia conWilliam Matteuzzi, Dara, Frederica von Stade, Leo Nucci eFerruccio Furlanetto; in giugno, con l'Orchestra della Staatsoper, dirige ilWozzeck di Berg con Hildegard Behrens e in settembre dirigeL'italiana in Algeri conAgnes Baltsa, Frank Lopardo, Raimondi e Dara.
1988: dirige ilConcerto di Capodanno di Vienna e fonda il festival Wien Modern, dedicato alla musica contemporanea. Dopo la prima edizione, al cartellone musicale vengono affiancate altre iniziative di carattere culturale e artistico (mostre d'arte, rassegne teatrali), con la collaborazione degli istituti culturali italiani, francesi e tedeschi. Nel corso dell'anno allestisceIl viaggio a Reims di Rossini con Cecilia Gasdia, Lucia Valentini Terrani, Montserrat Caballé,Ferruccio Furlanetto e Dara,Fierrabras diFranz Schubert con Karita Mattila,Pelléas et Mélisande di Debussy con Ghiaurov,Christa Ludwig e la von Stade eCarmen con Agnes Baltsa.
Con i Wiener Philharmoniker esegue l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte di Beethoven, questi ultimi conMaurizio Pollini come solista. Questo programma è portato in tournée alla Scala, in Europa, Stati Uniti e Giappone (solo le sinfonie).1989: oltre a occuparsi della seconda edizione diWien Modern (che come detto si evolve da festival musicale a festival dedicato alle varie forme d'arte), porta in scena laChovanščina di Mussorgsky con Ghiaurov, l'Elettra diRichard Strauss (con due allestimenti scenici differenti) conÉva Marton eCheryl Studer, infine ilDon Carlo di Verdi con Renato Bruson, la Freni e la Baltsa.
Alla fine dell'anno viene eletto direttore principale e artistico dai membri dell'Orchestra Filarmonica di Berlino. È il primo direttore non austro-tedesco eletto dagli orchestrali (il romenoSergiu Celibidache era stato nominatoad interim dalle forze di occupazione nell'immediato dopoguerra). SostituisceHerbert von Karajan, recentemente scomparso e per 35 annipadrone incontrastato dell'orchestra berlinese.1990: presenta ilLohengrin di Wagner con Domingo e la Studer e quindi ilDon Giovanni di Mozart con la Studer e la Mattila; riprende ilFierrabras di Schubert, con i Wiener Philharmoniker.
1991: dirige ilConcerto di Capodanno di Vienna e continua il suo ciclomozartiano allestendo una sontuosa versione diLe nozze di Figaro allaStaatoper di Vienna con la Studer e la regia di Jonathan Miller, a preludio delle celebrazioni per il bicentenario della morte del compositore, quindi riprende ilBoris Godunov nell'allestimento presentato a Londra nel 1983 con la regia diAndrej Tarkovskij nel corso di un Festival dedicato al regista recentemente scomparso. In questo ambito, dirige brani in prima esecuzione, appositamente composti per Tarkovskij, di Kurtág, Rihm, Nono e Furrer.
LaPhilharmonie diBerlino, avveniristica residenza dei Berliner Philharmoniker
Nel1992 dirige un concerto con iWiener Philharmoniker alla Scala.Una volta conclusi i suoi impegni con la Staatsoper diVienna, inizia la sua attività a tempo pieno quale direttore artistico deiBerliner Philharmoniker. Anche in questo caso l'impatto sulla stagione e, in generale, la vita culturale berlinese è notevole: sull'onda delle iniziative per ristrutturare la capitale della nuova Germania riunificata, i Berliner Philharmoniker diventano uno dei fulcri di iniziative che coinvolgono tutte le forme d'arte. Inoltre, i Berliner Philharmoniker iniziano a commissionare nuove composizioni e a espandere il proprio repertorio verso la musica contemporanea. La prima stagione sinfonica è incentrata sulla figura diPrometeo, con un programma eterogeneo che spazia da Beethoven a Luigi Nono. Nello stesso anno, allestisce ilBoris Godunov e l'amatoWozzeck con la Chicago Symphony Orchestra.
Nel1992-93 organizza, con la collaborazione diNatal'ja Gutman, la prima edizione degliIncontri berlinesi (Berliner Begegnungen), che permettono ai migliori giovani talenti di confrontarsi con grandi artisti. In occasione del bicentenario rossiniano, esegue aFerraraIl viaggio a Reims, che poi riprenderà a Vienna eTokyo. Infine allestisceDa una casa di morti diLeoš Janáček. La seconda stagione berlinese presenta nuovamente scelte estrose: la rassegna è dedicata al poeta e filosofoFriedrich Hölderlin e il programma spazia, ancora, dalla musica romantica tedesca alla musica contemporanea.
Nel 1993 dirigePelléas et Mélisande con Frederica von Stade al Royal Opera House di Londra e un concerto con iBerliner Philharmoniker alla Scala che fino ad oggi è la sua ultima apparizione scaligera. Per molti anni ha posseduto una villa fiorita con vasto appezzamento di terreno sul mare nella zona del Lazzaretto, pressoAlghero, dove abitualmente trascorreva le vacanze e i periodi di riposo. Per varie vicende immobiliari nel 1992 è stato coinvolto assieme alla famiglia in una disputa con oscuri risvolti e lunghi strascichi legali, dai quali uscì perfettamente pulito.[4]
Dal1994 organizza, per il Festival di Pasqua, il cicloKontrapunkte, dedicato alla musica contemporanea.Nello stesso anno termina con le trasferte inGiappone diBoris Godunov e diLe nozze di Figaro la collaborazione con ilWiener Staatsoper. Complessivamente per questo Teatro ha diretto in 175 rappresentazioni.Abbado sempre nel 1994 mette in scenaLe nozze di Figaro a Ferrara, e ilBoris Godunov, sia a Berlino che aSalisburgo, lo stesso percorso viene effettuato per l'Elettra di Richard Strauss. Nel 1994 vince ilPremio Ernst von Siemens.
Il tema della stagione dei Berliner Philharmoniker è ilFaust, con musiche diMahler, Busoni,Liszt,Schumann eBerlioz. A fine anno inizia un ciclo dedicato aiMiti e l'antichità greca, con musiche di Brahms, Musorgskij, Berlioz,Stravinskij,Monteverdi, Benda, Pergolesi, Purcell e durante la quale viene presentata la prima mondiale diStele diGyörgy Kurtág. Il1995 inizia con l'allestimento a Ferrara delBarbiere, con la Chamber Orchestra of Europe. Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice alTronchetto ed è ideatore e direttore della proiezione del filmLuigi Nono - Il canto sospeso conBarbara Bonney eGian Maria Volonté nelle Sale Apollinee.
La stagione berlinese è dedicata alla figura diShakespeare, con lavori di Berlioz,Felix Mendelssohn, Richard Strauss,Pëtr Il'ič Čajkovskij eSergej Prokof'ev.1996: Per il Teatro La Fenice dirige un concerto nel PalaFenice al Tronchetto. A Firenze viene ripresa l'Elettra, quindi allestisce a Berlino (e l'anno successivo a Salisburgo) ilWozzeck di Berg, nell'ambito di un ciclo dedicato al duoBerg-Büchner. In questo ambito trovano prima esecuzione brani inediti di autori contemporanei come Rihm, Kurtág e Vacchi. Entro la fine dell'anno, laGustav Mahler Jugendorchester cambia denominazione, prendendo l'attuale nome diMahler Chamber Orchestra.
1997: anche quest'anno si apre con la presentazione a Ferrara di un'opera di grande richiamo, ilDon Giovanni di Mozart. In primavera dirige alTeatro Regio di Torino l'Otello di Verdi, con regia diErmanno Olmi e dirige a capo dei Berliner Philharmoniker il concerto inaugurale per la riapertura delTeatro Massimo di Palermo. La stagione berlinese è dedicata al tema delWanderer ed è inaugurata dalFierrabras diSchubert. Altri autori toccati nella rassegna sono Mahler, Strauss, Wagner e Liszt. Nel1998 riprende ilBoris Godunov al festival di Salisburgo. Altre opere allestite durante l'anno: a Berlino ilFalstaff, al festival diAix-en-Provence ilDon Giovanni, stavolta con la regia diPeter Brook.
La stagione berlinese è dedicata al tema dell'amore e della morte (Liebe und Tod) e comprende ilTristano e Isotta diRichard Wagner, oltre a lavori di Berlioz, Schönberg, R. Strauss, Henze. Il1999 si apre con la ripresa, a Ferrara, delFalstaff. In estate, a capo della Mahler Chamber Orchestra è in tour in America ed Europa. In questa occasione è promotore dell'iniziativa per sostenere i giovani musicisti cubani, raccogliendo strumenti musicali. Per il ciclo italianoAmore-morte, nella stagione '99-2000 dei Berliner Philharmoniker, presentaTancredi e Clorinda di Monteverdi, Simon Boccanegra in forma semi-stage (ripreso a Salisburgo, a Pasqua, con la regia di Stein) e un concerto dedicato al mito diOrfeo.
Il2000 si apre con l'allestimento a Ferrara delCosì fan tutte di Mozart, con regia diMario Martone. A Salisburgo riprende ilSimon Boccanegra. Per il Teatro La Fenice dirige il concerto Claudio Abbado per Luigi Nono nella Chiesa di Santo Stefano. Nello stesso anno la diagnosi di una grave malattia lo costringe a un intervento chirurgico d'urgenza e alla totale sospensione dell'attività per alcuni mesi. Il ritorno sulle scene avviene nell'ottobre 2000, decidendo anche, nonostante le condizioni di salute ancora precarie, di effettuare una tournée in Giappone.
L'anno 2001 s'apre con l'omaggio a Giuseppe Verdi, nel centenario della sua morte.Il 27 gennaio dirige a Berlino la suaMessa di Requiem. In seguito porta in tour a Roma e Berlino l'integrale dei concerti per pianoforte e delle sinfonie di Beethoven, con un'interpretazione filologica tuttora considerata rivoluzionaria. L'importanza di tale interpretazione è testimoniata dalla terza integrale beethoveniana firmata Abbado che la Deutsche Grammophon pubblicherà nell'estate 2008 (vedi Discografia), contenente registrazioni delle date romane (con l'eccezione dellaNona sinfonia, registrata a Berlino). In maggio dirige Simon Boccanegra a Ferrara con successo e in giugno a Parma e Bolzano con la Mahler Chamber Orchestra. A Salisburgo dirige ilFalstaff. Nell'autunno dello stesso anno effettua una tournée negli Stati Uniti colpiti dai fatti dell'11 settembre 2001. La stagione berlinese è dedicata al temaIl tempo diventa spazio.
Il2002 si apre conScene dal Faust di Goethe di Schumann a Berlino. A Salisburgo termina il suo incarico di direttore artistico del festival colParsifal conVioleta Urmana che dirige anche all'Edinburgh International Festival. Nello stesso anno chiude anche la sua esperienza berlinese, con un concerto speciale, durante il quale riceve ilBundesverdienstkreuz mit Stern, più alta decorazione della Germania, dalle mani del presidente della Repubblica Federale. La sua attività prosegue in Italia e Vienna con lavori di Mahler e Schönberg. A Palermo dirige laSinfonia del nuovo mondo diDvořák, ilConcerto per violino di Brahms conGil Shaham quale solista. L'ultimo concerto a Vienna il 13 maggio al Musikverein si conclude in modo trionfale, con 4000 fiori lanciati sull'orchestra, 30 minuti di applausi.
Dopo l'esaurimento degli impegni berlinesi, Abbado sembra dedicarsi con maggiore costanza alla "sua" Chamber Orchestra of Europe. Nel maggio dirige aParigi un concerto per celebrarne il ventennale dalla fondazione, nel quale esegue un programma dedicato a Schubert: dueLieder con la partecipazione diAnne Sofie von Otter eThomas Quasthoff e le sinfonie VIII e IX. Al maggio Musicale Fiorentino porta ilSimon Boccanegra con la regia di Peter Stein e con il soprano Chiara Taigi. L'anno si conclude con la Mahler Chamber Orchestra con la quale effettua una tournée estiva alla fine della quale riprende il Parsifal prima a Edimburgo e poi aLucerna.
Dal2003 è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna la cui formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti deiBerliner Philharmoniker e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama internazionale comeEmmanuel Pahud, Natal'ja Gutman e Kolja Blacher, dall'EnsembleSabine Meyer, dalQuartetto Hagen e da elementi dell'Alban Berg Quartett. L'inizio del2003 è quasi esclusivamente dedicato al pubblico italiano, a Ferrara e Reggio Emilia. In primavera riceve il prestigiosoPraemium Imperiale dell'Imperatore del Giappone.
Nel2004 al Festival di Lucerna dirigeTristan und Isolde con Violeta Urmana e Rene Pape. Sempre lo stesso anno, promuove nella città diBologna conCarlo Maria Badini e Giuseppe Fausto Modugno e sotto l'egida dell'Accademia Filarmonica di Bologna la nascita dell'Orchestra Mozart[5] e dell'Accademia dell'Orchestra Mozart[6], di cui diviene direttore musicale e artistico.AlTeatro comunale Luciano Pavarotti diModena dirigeCosì fan tutte con la Mahler Chamber Orchestra.
Nel 2005 porta a Ferrara, a Reggio Emilia e a ModenaIl flauto magico diMozart conErika Miklósa e la regia diDaniele Abbado e nel 2008, sempre nelle stesse città, l'attesissimo debutto nelFidelio diBeethoven, entrambe dirette con laMahler Chamber Orchestra. Nel2009 il Comune diBologna gli ha conferito lacittadinanza onoraria[7]. ACaracas e all'Avana, nel2005, Abbado inizia a fare musica con l'OrquestaSimón Bolívar, la cui attività si inserisce nell'iniziativa portata avanti da 30 anni daJosé Antonio Abreu in cui sono coinvolti 400 000 giovani musicisti, tanti dei quali provenienti dal mondo poverissimo dei barrios, a cui è stata data la possibilità di ricevere degli strumenti musicali e un'adeguata istruzione.
Nel2007 per il Teatro La Fenice e Modena dirige iConcerti brandeburghesi BWV 1046-1051 con Giuliano Carmignola al violino edOttavio Dantone al cembalo. Nel2009 al Festival di Lucerna dirige ilConcerto nº 3 di Prokofiev conYuja Wang e laSinfonia nº 1 diMahler. Nel2010 dirigeFidelio al Festival diLucerna con Nina Stemme eJonas Kaufmann di cui esiste un CD live della Decca e l'Orchestra Mozart per loStabat mater diPergolesi, preceduto da musica di Bach con Sara Mingardo e Giuliano Carmignola per il Festival Pergolesi Spontini alTeatro Pergolesi diJesi e a Modena.
Nei primi anni del terzo millennio ha fondato orchestre giovanili aCuba e inVenezuela (dove fu amico diFidel Castro eHugo Chávez). Nel settembre 2012 ha diretto con successo a Ferrara conMaurizio Pollini e l'Orchestra del Festival diLucerna un concerto di beneficenza per il terremoto (tutto esaurito).
L'8 dicembre 2012 è stato il protagonista assoluto del concerto tenuto presso ilTeatro Carlo Felice diGenova in occasione della Stagione del Centenario dellaGiovine Orchestra Genovese, fondata nel 1912 e in seguito ha diretto l'Orchestra Mozart di Bologna.
Da tempo malato, è morto il mattino del 20 gennaio 2014, all'età di 80 anni, nella sua abitazione di Bologna[9] vicino apiazza Santo Stefano. La camera ardente, nellaBasilica di Santo Stefano, è stata aperta nel pomeriggio del 21 gennaio e chiusa alla mezzanotte del giorno dopo. Centinaia di bolognesi e migliaia di suoi estimatori provenienti anche da altre città gli hanno reso omaggio porgendogli l'estremo saluto. Dopo mezzanotte è stata celebrata la cerimonia strettamente privata di benedizione della salma, che durante la notte è stata cremata vicino a Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano è stato fra i promotori del progetto annunciato nel 2011, ma poi accantonato[10], di costruire un grandeauditorium disegnato daRenzo Piano nell'area dellaManifattura delle Arti. il complesso, con circa 1800 posti a sedere, sarebbe dovuto diventare la sede stabile dell'Orchestra Mozart, con un'acustica "vicina alla perfezione", studiata dal giapponeseYasuhisa Toyota.[11]
La tomba dell'urna nel 2024 con la Val Fex sullo sfondo.
Il 27 gennaio 2014, alle ore 18, ilTeatro alla Scala lo ha ricordato con l'esecuzione, diretta daDaniel Barenboim, dellaMarcia funebre (Adagio assai) tratta dallaSinfonia n. 3 diLudwig van Beethoven. Dal teatro simbolicamente vuoto e a porte aperte, laMarcia funebre è fluita verso la piazza antistante gremita da 8000 persone in silenzio[12], per l'occasione chiusa al traffico.[13] L'evento è stato trasmesso in diretta mondiale daRai 5 e in streaming, senza geoprotezione, sul sito internet del teatro, sulla paginaYouTube.[14]
Il 17 giugno 2024, a dieci anni dalla scomparsa del maestro Claudio Abbado, Milano lo celebra dedicandogli uno slargo vicino al Teatro alla Scala, dove fu anche direttore musicale. Lo slargo si trova all'incrocio tra via Tommaso Grossi e via Santa Margherita, strade che Abbado percorreva frequentemente con il suo porta bacchetta. La cerimonia ha ricordato il contributo significativo di Abbado alla musica e alla città.[15]
Claudio Abbado firma il primo contratto discografico, col gruppoUniversal, nel 1966.
La sua carriera discografica si può suddividere in tre fasi:
la prima fase, dal 1966 fino al 1986 circa, nella quale si affida principalmente all'Orchestra delTeatro alla Scala per le registrazioni di opere e allaLondon Symphony Orchestra per le registrazioni di musica sinfonica. Il repertorio toccato in questo periodo comprende l'opera italiana (Gioachino Rossini eGiuseppe Verdi, soprattutto), musica del XX secolo (Paul Hindemith, Alban Berg fra gli altri), con una peculiare predisposizione per la musica francese (Maurice Ravel soprattutto, ma ancheHector Berlioz eGeorges Bizet) e slava (Modest Mussorgskij eSergej Prokof'ev). Le eccezioni in questo panorama curiosamente poco "germanico" sono le integrali delle sinfonie diFelix Mendelssohn (registrate comunque solo nel 1985) e i concerti per pianoforte diMozart.
La seconda fase (dal 1986 al 2000) coincide con lo spostamento aVienna e, in seguito, la direzione artistica a Berlino. Da questo momento in poi il repertorio di Abbado sembra cambiare completamente. Poca musica slava, poca francese, ma grande approfondimento della musica tedesca: due integrali delle sinfonie di Beethoven in studio (1986-89 e 2000) e una registrata dal vivo a Roma nel 2001 (che verrà pubblicata nell'estate 2008(Deutsche Grammophon).URL consultato il 16 febbraio 2018(archiviato dall'url originale il 28 marzo 2008).; una diBrahms; una sola, e per di più ibrida, delle sinfonie diGustav Mahler (ma ben 20 registrazioni delle sue sinfonie); una diFranz Schubert. In generale il baricentro dei suoi interessi musicali sembra decisamente più mirato sulla musica romantica tedesca, da lui in verità appena sfiorata nel ventennio precedente. Con la fondazione del festivalWien Modern nel 1988, si crea l'occasione per proporre con continuità autori di musica moderna o contemporanea (György Ligeti, Luigi Nono ma anche autori davvero poco noti, comeRihm). Le orchestre più utilizzate sono, ovviamente iWiener Philharmoniker e i Berliner Philharmoniker per la musica sinfonica; gli stessiWiener e l'Orchestra della Staatsoper di Vienna, per le registrazioni operistiche.
La terza fase, che coincide con la malattia e l'abbandono della direzione dei Berliner Philharmoniker, vede un notevole diradarsi della sua attività discografica: svincolato dagli obblighi contrattuali berlinesi, sceglie con oculatezza il repertorio da affrontare. Prosegue nell'integralemahleriana, registra le celebre integrale delle sinfonie di Beethoven su spartiti originali, allestisce pochi titoli (ma di sicuroappeal) al suo repertorio operistico:Il flauto magico e ilDon Giovanni di Mozart e ilFalstaff e ilSimon Boccanegra di Verdi. A questo si devono aggiungere recital dei cantanti coi quali ha instaurato un rapporto privilegiato, comeBryn Terfel. Le orchestre a cui si affida sono, sempre più spesso, laMahler Chamber Orchestra, oltre ai Berliner Philharmoniker.
Fra le punte più alte della sua produzione si possono ricordare il recentissimo ciclo beethoveniano realizzato - dopo un periodo di malattia - con degli irriconoscibili Berliner, assottigliati in una formazione quasi da camera. Accanto aBeethoven (3 volte: coiWiener Philharmoniker nel 1994 e coi Berliner Philharmoniker nel 2000 e nel 2008 (registrazioni dal vivo a Roma e Berlino nel 2001) vanno ricordate le integrali delle opere diMahler,Mendelssohn,Schubert,Ravel (con laLondon Symphony Orchestra) e Pëtr Il'ič Čajkovskij (con laChicago Symphony Orchestra),Prokof'ev (con laLondon Symphony Orchestra),Dvorák, senza tralasciare le indimenticabili produzioni operistiche diRossini alTeatro alla Scala.Un capitolo va infine dedicato ai Concerti per pianoforte n. 1 Sz.83 e n. 2 Sz.95 diBartók conMaurizio Pollini e laChicago Symphony Orchestra vincitori delGrammy Award per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel1980, ai Kammermusik Nr. 1, Nr. 4, Nr. 5 di Hindemith con iBerliner Philharmoniker vincitore delGrammy Award1998 for Best Small Ensemble Performance e ai Concerti per pianoforte n. 2 op. 19 e n. 3 op. 37 di Beethoven conMartha Argerich e laMahler Chamber Orchestra del 2000/2004 vincitori delGrammy Award per la Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra nel2006.
Nel corso della sua prestigiosa carriera Abbado ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 1973 i Wiener Philharmoniker gli hanno conferito l'Ehrenring e nel 1980 la Medaglia d'Oro Nicolai, sempre a Vienna ha ricevuto la Mozart e la Mahler Medaille e l'Ehrenring der Stadt Wien. In Italia gli è stata conferita laGran Croce per meriti in campo musicale e laLaurea honoris causa dell'Università di Ferrara, oltre quelle di Cambridge, Aberdeen e della Basilicata.Ha ricevuto inoltre dal Presidente della Repubblica tedesca Johannes Rau la "Bundesverdienstkreuz mit Stern", la più alta distinzione della Repubblica Federale. All'inizio del terzo millennio ha ricevuto premi e lauree ad honorem anche a Cuba e in Venezuela.
Nel comunicato ufficiale si legge il seguente profilo biografico:"Nato nel 1933, Claudio Abbado si è diplomato al Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove orchestre, come laEuropean Union Youth Orchestra, laChamber Orchestra of Europe, laMahler Chamber Orchestra, la Orchestra Mozart".
In un comunicato del 4 dicembre 2013, il Maestro Abbado aveva espresso la propria intenzione di rinunciare allo stipendio daSenatore a vita, devolvendolo a favore dell'istituzione di borse di studio per i giovani musicisti dellaScuola di Musica di Fiesole nella convinzione che "l'educazione musicale sia fondamentale strumento per lo sviluppo della persona e la qualità del vivere civile".[19]