Cesena FC Calcio ![]() | |
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Detentore dellaSupercoppa Serie C | |
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Cavalluccio,Bianconeri,Romagnoli | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Cavalluccio marino |
Inno | Forza Cesena Primino Partisani eVittorio Borghesi |
Dati societari | |
Città | Cesena |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1940 |
Rifondazione | 2018 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Orogel Stadium-Dino Manuzzi (20 194 posti) |
Sito web | www.calciocesena.com |
Palmarès | |
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Trofei nazionali | 1Coppe Italia Serie C/Lega Pro 1Supercoppa Serie C |
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Si invita a seguire ilmodello di voce |
IlCesena Football Club, meglio noto comeCesena, è unasocietàcalcisticaitaliana con sede nella città diCesena. Milita inSerie B, la seconda divisione delcampionato italiano.
Costituita nel 2018[1], proseguede facto latradizione sportiva iniziata nel1940 con la fondazione dell'Associazione Calcio Cesena, fallita al termine dellastagione 2017-2018.
Vantando 13 partecipazioni nellamassima serie, detiene la 39ª miglior tradizione in Italia e il 39º posto nellaclassifica perpetua della Serie A, sommando i punteggi ottenuti nelle varie annate secondo il regolamento dell'epoca.[2]
Nel massimo campionato vanta come miglior piazzamento il sesto posto raggiunto nella classifica finale dellastagione 1975-76. Tale risultato costituisce il miglior piazzamento mai conquistato da una squadra espressione di una città non capoluogo di provincia (il capoluogo dell'allora Provincia di Forlì, che comprendeva il Forlivese, il Cesenate e il Riminese, era infattiForlì) nell'epoca delgirone unico, a pari merito col risultato conseguito dalSassuolo nellaSerie A 2015-2016.
Nel 1921 compare per la prima volta il calcio a Cesena grazie al pioniere Aldo Proli che, seguito da un gruppo di appassionati di calcio, dà vita alla prima società calcistica cesenate, l'Unione SportivaRenato Serra, intitolata ad un giovanepoeta e patriota cesenate deceduto combattendo durante laprima guerra mondiale sulle alture delCarso. La divisa scelta per disputare le gare è costituita da quattro grandi scacchi alternati di colorebianco enero, gli stessi utilizzati dallo stemma cittadino, mentre il luogo degli incontri è la cosiddetta "Barléda", un campo situato lungo ilfiume Savio, sostituito successivamente da un impianto costruito appositamente in zona Casali. Nel 1939, con l'inizio delsecondo conflitto mondiale, la squadra è costretta a sciogliersi per la chiamata alle armi dei suoi componenti, pur lasciando come eredità una passione per il calcio che verrà ritrovata successivamente.[3]
Nel 1940 il conte Alberto Rognoni, all'epoca ventunenne, dopo essersi avvicinato al calcio grazie al fratello minore Carlo, portiere delForlì, ha l'idea di creare una società calcistica, sempre con gli stessi colori dello stemma cittadino. I fratelli, con la collaborazione di Arnaldo Pantani, ex calciatore della "Renato Serra" e delPrato inSerie C, e Renato Piraccini, titolare di un negozio di pelletteria in corso Mazzini ed ex dirigente della "Renato Serra", gettano le basi per la fondazione della società. A questi si aggiungono in seguito il dottor Montemaggi, il dottor Sarti, l'ingegner Mazzotti, Pio Zangheri[4], il sig. Bonoli e il sig. Giugni[5], che insieme costituiscono il primo consiglio direttivo della nuova società.[6] Il 21 aprile 1940 ha luogo la prima riunione del consiglio presieduta da Giuseppe Ambrosini, il quale decreta la nascita ufficiale dell'Associazione Calcio Cesena riprendendo come colori sociali gli stessi precedentemente utilizzati dalla "Renato Serra", e stabilendo la sede in corso Umberto I[7] presso la Casa del fascio. Come presidente viene eletto Rognoni, mentre Piraccini assume il ruolo di direttore sportivo, e Pantani, il più esperto di calcio, quello di allenatore-giocatore. Tuttavia Pantani non compare nell'atto costitutivo societario in quanto non possedeva la tessera delPartito Fascista, e non poteva quindi assumere cariche societarie. L'affiliazione della società allaFIGC avviene l'8 agosto, e contestualmente viene effettuata anche l'iscrizione al campionato diPrima Divisione.[3]
Il neonato consiglio cerca subito di richiamare i cesenati che si erano distinti nei vari tornei di quartiere e che militavano nelle squadre vicine.[6] Il primo acquisto importante dell'Associazione Calcio Cesena è quello diIro Bonci, che Piraccini preleva dalForlimpopoli per1 500lire.[3] La trattativa si svolge al ristorante Casali di Cesena, dove agli ospiti forlimpopolesi viene offerta una cena pantagruelica, apprezzata al punto tale che alla fine decidono di offrire al Cesena anche il cartellino gratuito di Renato Casali, terzino minuto ma agonisticamente particolarmente aggressivo.[8] Il debutto ufficiale della squadra avviene in trasferta il 17 novembre 1940 alla prima di campionato di Prima Divisione con la squadra riserve delRimini, con la quale vince per 1-8.[6]
Al termine della sospensione di tutti i campionati di calcio per le attività belliche dal 1943 al 1945, dopo aver preso parte alcampionato misto Serie B-C dell'Alta Italia, il Cesena viene ammesso d'ufficio allaSerie B 1946-1947. A soli 6 anni dalla fondazione, dunque, il "Cavalluccio" si ritrova a disputare un campionato cadetto; l'esperienza si rivela però poco fortunata, e termina con la retrocessione inSerie C, dopo essersi piazzati all'ultimo posto in classifica del girone, che comprendeva squadre più blasonate all'epoca come laLucchese, ilPadova e l'Hellas Verona.[9]
Dopo l'esperienza inSerie B nellastagione 1946-47, durante glianni 1950 il Cesena scivola progressivamente nelle serie inferiori, fino a raggiungere i campionati regionali diPromozione che all'epoca rappresentavano il quinto livello delcampionato italiano, il punto più basso dell'intera storia della società cesenate. Ciononostante è proprio in questi anni che tanti calciatori, tra cuiAzeglio Vicini, sfruttano la visibilità della formazione bianconera per raggiungere successivamente palcoscenici più elevati.[3] La passione dei dirigenti bianconeri, unitamente a quella dei tifosi che sempre più copiosamente affollano le tribune dell'ippodromo del Savio, convincono l'amministrazione pubblica della città a fare in modo di abbandonare il campo ricavato all'interno della struttura ippica, dove il Cesena aveva giocato fino ad allora, per dotare il sodalizio romagnolo di un nuovo impianto dedicato. Nel 1957 infatti viene costruito il nuovostadio "La Fiorita", che prende il nome dal quartiere in cui è situato, costituito inizialmente da una sola tribuna coperta e dalla pista di atletica. In seguito sarà sensibilmente ampliato per tre volte, nel 1961, nel 1969 e nel 1988.[3][10]
Glianni 1960 vedono il Cesena approdare nuovamente alla terza serie, una categoria che riusciranno a mantenere e consolidare, in attesa del salto verso le serie maggiori. Intanto, nel 1961, allo stadio "La Fiorita" viene aggiunta una nuova gradinata opposta alla tribuna coperta.[10]
Nel 1964, a ventiquattro anni dalla fondazione e con il Cesena solidamente stabilizzatosi inSerie C, il conte Rognoni decide di passare la mano e di cedere la società ad una cordata di imprenditori orto-frutticoli, capitanata daDino Manuzzi. Manuzzi assume la presidenza, e grazie ad un'accorta gestione economica, unitamente ad una convinta politica di valorizzazione dei giovani, riesce in poco tempo a trasformare il Cesena in una società modello per le altre provinciali, e in un sodalizio vocato ad identificarsi fortemente con il territorioromagnolo.[3]Il 15 gennaio 1967 esordisce in prima squadra contro la CarrareseGiampiero Ceccarelli, un giovane difensore diciannovenne proveniente dalle giovanili bianconere, che successivamente diventerà un pilastro della squadra per diciannove stagioni professionistiche consecutive, disputando con la stessa maglia 520 partite in campionato, 69 inCoppa Italia e 2 inCoppa UEFA. Ceccarelli è stato per lungo tempo detentore del record italiano di "fedeltà" ad una società, e per questo viene considerato una vera e propria "bandiera" del calcio cesenate.
Sotto la guida diCesare Meucci il Cesena raggiunge nuovamente laSerie B nella stagione1967-68, esattamente venti anni dopo la prima ed isolata esperienza nel dopoguerra. Nonostante le difficoltà iniziali nel mantenere la categoria durante le prime tre stagioni, la squadra migliora i risultati progressivamente, fino ad ottenere il salto di qualità al termine del quinto anno consecutivo trascorso nella serie cadetta.[3]
Per la stagione1972-73 il Cesena, guidato daLuigi Radice, viene allestito con l'obbiettivo della promozione. Sulle rive delSavio giungono infatti alcuni giocatori di notevole spessore comeClaudio Mantovani, per alcune stagioni secondo portiere delMilan e reduce da due positive stagioni in Serie B con ilPerugia, eAugusto Scala, centrocampista con trascorsi in Serie A con il Bologna, coadiuvati da un nutrito manipolo di giocatori provenienti dall'hinterland bianconero come il già citato Ceccarelli, il difensorePaolo Ammoniaci (che era approdato in prima squadra nel 1966, un anno prima di Ceccarelli, e che in carriera totalizzerà 218 partite in 9 stagioni consecutive disputate in bianconero), l'alaOtello Catania e il centrocampistaMaurizio Orlandi. Tra i giocatori titolari ancheAriedo Braida, futuro direttore sportivo del Milan.[11] In campionato i bianconeri partono con una vittoria aBrescia per 0-1 alla prima giornata, mentre la prima sconfitta giunge alla quarta giornata adArezzo per 2-0. Dopo questa sconfitta i bianconeri intraprendono una striscia di risultati positiva di 10 gare composta da otto vittorie, un pareggio e una sola sconfitta nel mezzo per 3-0 aCatanzaro. Il Cesena mantiene il passo per tutta la stagione totalizzando al termine 17 vittorie, 15 pareggi e 6 sconfitte, che permettono ai bianconeri di raggiungere la promozione in Serie A con una giornata d'anticipo. Il "Cavalluccio Marino" raggiunge dunque per la prima volta nella sua storia la massima serie, celebrando il successo il 10 giugno 1973 allo stadio "La Fiorita" con la vittoria sulMantova per 2-1.
Ottenuto questo prestigioso risultato, Gigi Radice si lascia attrarre dalle lusinghe toscane dellaFiorentina, e tre anni più tardi riporterà ilTorino alla vittoria dello scudetto; così laprima stagione in Serie A della storia cesenate è affidata al tecnicoEugenio Bersellini. La promozione nella massima divisione rende necessario inoltre l'ampliamento dello stadio, che conserva la preesistente struttura in cemento eretta nel 1968, ma vede la costruzione per buona parte del perimetro di impalcature in legno sorrette da tubolari che ne triplicano la capienza.[3] Grazie a questo, in questa prima stagione in Serie A, viene segnato il record di affluenza nella storia dell'impianto cesenate: il 10 febbraio 1974, in occasione dell'incontro con il Milan (poi sconfitto per 1-0), "la Fiorita" registra un'affluenza ufficiale di 35 991 spettatori, un record ancora ineguagliato.[9]
Al debutto su una panchina in Serie A, Bersellini opera subito una profonda trasformazione nel modo di giocare dei bianconeri, contrassegnato da possesso palla e rapidi fraseggi a centrocampo. I risultati portano il Cesena a sfiorare l'accesso alla finale diCoppa Italia. L'ascesa nel calcio italiano di questa matricola non passa inosservata ai media nazionali, e dopo alcune partite in cui i bianconeri di Bersellini affrontano e bloccano le formazioni più quotate del campionato (0-0 con la Lazio capolista e futura campione d'Italia alla Fiorita, 2-2 con la Juventus a Torino), il giocatorePietro Anastasi, sulle pagine deLa Stampa, afferma di "non aver mai incontrato una provinciale così"[12], mentre il giornalistaItalo Cucci, sulle colonne delGuerin Sportivo, lo definisce "il piccolo Brasile"[13], scatenando tra l'altro le ire dei tifosi del mantovani, che quel "riconoscimento" lo attribuiscono ad uso esclusivo dei biancorossi diEdmondo Fabbri. Sotto la guida di Bersellini, il Cesena ottiene dunque due salvezze consecutive in Serie A, entrambe concluse all'undicesimo posto in classifica: la prima al debutto con 27 punti, e laseconda stagione con 25 punti, impreziosita dalla prima vittoria aSan Siro con l'Inter per 0-1.
Nellastagione 1975-76 i bianconeri migliorano ancora i risultati ottenuti nei precedenti campionati, raggiungendo il punto più alto della storia cesenate. Con il totale di 9 vittorie, 14 pareggi e 7 sconfitte, il Cesena raggiunge infatti il sesto posto in classifica e la qualificazione allasuccessiva Coppa UEFA, grazie anche alla migliore differenza reti rispetto alBologna. Nellasuccessiva stagione la società romagnola affronta dunque la prima sfida a livello europeo in una gara a turno doppio con i tedeschi orientali delMagdeburgo, in cui subiscono 3-0 all'andata in Germania, ma sfiorano la qualificazione con la vittoria per 3-1 al ritorno a "La Fiorita". Rispetto alle stagioni passate, in campionato presenta un cattivo rovescio della medaglia con la retrocessione in Serie B, che decreta l'inizio di un periodo difficile. Nel 1979 avviene poi la cessione della guida societaria da Manuzzi al nipoteEdmeo Lugaresi.[3]
Già allaprima stagione di presidenza, Lugaresi mostra una certa abilità nella gestione sportiva, e nellastagione 1980-81 centra il ritorno nella massima divisione con una squadra guidata dal giovaneOsvaldo Bagnoli, ottenendo i record di 14 vittorie casalinghe e il maggior numero di spettatori in Serie B (28 602) in Cesena-Milan. I bianconeri riescono nel successo nonostante la presenza nel campionato cadetto di Milan,Genoa (entrambe promosse con i romagnoli),Sampdoria eLazio (battuta al Manuzzi per 2-1). Proprio su quest'ultima il Cesena riesce a prevalere nelle ultime partite stagionali, con la vittoria a Foggia per 3-1 e la vittoria casalinga sull'Atalanta all'ultima giornata per 2-0 di fronte a 20 000 tifosi. I migliori realizzatori romagnoli in campionato sono Bordon (con 13 gol) e Garlini.[3]
Per la nuova avventura in Serie A, in seguito all'abbandono di Bagnoli, viene scelto l'allenatoreGiovan Battista Fabbri, e vengono acquistati il centravanti austriacoWalter Schachner, con un ingaggio di 120 milioni di lire,Roberto Filippi dall'Atalanta, il centrocampistaVinicio Verza eMassimo Storgato dalla Juventus eAntonio Genzano. A metà stagione la squadra, pur avendo vinto 2-1 con la capolista Fiorentina, non si allontana dalle ultime posizioni in classifica, e dopo il pareggio casalingo con il Como, Fabbri verrà sostituito daRenato Lucchi, che raggiunge la salvezza grazie ad un girone di ritorno con risultati importanti, come le vittorie ad Udine e Roma, il pareggio al San Paolo di Napoli (dopo essere passati in vantaggio per 0-2), il pareggio casalingo con la Juventus e le vittorie con Bologna e Catanzaro (entrambe per 4-1).[3] La permanenza in Serie A viene turbata però il 29 maggio 1982 dalla scomparsa di Dino Manuzzi, a cui viene intitolato lo stadio.[10]
In questi anni le giovanili del Cesena ottengono la vittoria del Campionato Nazionale Primavera nelle stagioni 1981-82 e 1985-86, la prima delle quali ottenuta con in panchinaArrigo Sacchi.[3] Nel vivaio bianconero si mettono in luce infatti alcuni giocatori comeSebastiano Rossi,Ruggiero Rizzitelli,Alessandro Bianchi eMassimo Agostini.
Al termine dellastagione 1982-83, con alla guidaBruno Bolchi, il Cesena retrocede, ma è lo stesso Bolchi che riporta i bianconeri di nuovo in Serie A al termine dellastagione 1986-87, grazie alla vittoria negli spareggi conLecce eCremonese.[3]
Durante la stagione diSerie A 1987-1988, il Cesena è involontario protagonista di un episodio che darà il via ad un processo di riforma riguardante la "responsabilità oggettiva" delle società di calcio rispetto ai propri tifosi.[14] Al termine del primo tempo della partitaJuventus-Cesena, il centrocampista cesenateDario Sanguin, mentre rientra negli spogliatoi, rimane stordito infatti dallo scoppio di un petardo proveniente dalla curva juventina. Il giocatore del Cesena si accascia al suolo e, secondo i medici al seguito della formazione romagnola, non è più in grado di disputare il secondo tempo della partita, che si conclude con la vittoria dei torinesi per 2-1. In seguito al reclamo della società romagnola, il giudice sportivo infligge però alla Juventus la sconfitta a tavolino per 2-0, proprio per "responsabilità oggettiva".[15] A fine stagione viene ristrutturato lo stadio Dino Manuzzi per la terza volta, e in questa occasione in maniera più radicale delle precedenti, con l'eliminazione della pista d'atletica e la ricostruzione completa della tribuna "distinti" e delle curve ("curva mare" e "curva ferrovia"), in sostituzione delle vecchie strutture. L'impianto diviene così uno dei primi stadi italiani ad essere costruito principalmente per il gioco del calcio, con le tribune a due piani disposte a ridosso del campo di gioco, sull'esempio del "Meazza" di Milano e del "Ferraris" di Genova.[3][10]
Nellastagione 1989-90 il Cesena è guidato daMarcello Lippi, e riesce a centrare la salvezza grazie ad una pesante rimonta, dopo che nel girone d'andata la squadra si trovava molto distante dalla zona salvezza.[3]
Il Cesena permane in Serie A fino al termine dellastagione 1990-91, ma alla terza stagione tra i cadetti ha l'occasione di tornare in massima serie: al termine del campionato1993-94 disputa infatti lo spareggio promozione con ilPadova in gara unica sul campo neutro diCremona, ma perde per 1-2 dopo essere passato in vantaggio.[16]
La prima emittente a riprendere le gare del Cesena fuVGA Telerimini nella stagione 1977/78, seguita l'anno dopo da Tele6 Adriatica.Le trasmissioni andarono in onda in differita.
Il 30 ottobre 1993 (10ª giornata del campionato diSerie B) il Cesena giocò in casa contro ilModena. L'incontro (anticipato al sabato sera) fu ripreso daTele+2. Fu la prima partita del Cesena andata in onda su una tv a pagamento.
Dopo le due successive stagioni in Serie B in cui il Cesena raggiunge tranquillamente la salvezza, nellastagione 1996-97 i bianconeri scivolano inSerie C1, il terzo livello italiano dell'epoca, al quale i romagnoli mancavano da 29 anni. In questa occasione però i bianconeri trovano subito la forza per riscattarsi e risalire immediatamente tra i cadetti dopo un campionato contrassegnato da un acceso duello a distanza con ilLivorno. Il ritorno in Serie B è di breve durata, e nellastagione 1999-00 il Cesena retrocede nuovamente in Serie C1, perdendo il doppio spareggio con la Pistoiese (sconfitta per 3-1 a Pistoia e vittoria per 1-0 a Cesena). Quest'ultima retrocessione è particolare in quanto subita a fronte di sole 9 sconfitte su 38 incontri, e di una differenza reti positiva (47 gol fatti e 45 subiti).[3]
Il nuovo millennio si apre dunque con i bianconeri in Serie C1, categoria che disputano per quattro stagioni consecutive, e durante le quali avviene il passaggio di presidenza daEdmeo Lugaresi al figlio Giorgio, che diventa il quarto della storia del sodalizio romagnolo.[17] Per la stagione 2003-04 viene assunto nel ruolo di allenatoreFabrizio Castori,[17] con il quale il Cesena conquista laCoppa Italia Serie C 2003-04 e il terzo posto in classifica, tramite il quale ottiene il diritto a disputare iplay-off per la promozione. In semifinale deve affrontare ilRimini, che elimina dopo aver pareggiato per 1-1 fuori casa e vinto per 2-0 al "Manuzzi", e in finale ilLumezzane, con il quale nella gara di andata in casa pareggia per 1-1. Il ritorno è preceduto da varie polemiche incentrate principalmente sull'ordine pubblico e la possibilità di non disputare la gara nellostadio Tullio Saleri diLumezzane, capace di soli 4 150 posti, ma nellostadio Mario Rigamonti diBrescia (contenente circa 27 000 posti), per la massiccia richiesta di biglietti da parte dei tifosi cesenati.[3] Il 20 giugno 2004 si gioca comunque la partita a Lumezzane, e al termine dei tempi regolamentari le squadre restano bloccate sullo 0-0; i gol diRoberto Biserni eMarco Ambrogioni aitempi supplementari consegnano la promozione inSerie B. Ma la gara è funestata da un grave episodio: dopo il gol del momentaneo pareggio del Lumezzane, infatti, scoppia una rissa in campo, di cui si rendono protagonisti, tra gli altri, i giocatori del CesenaManolo Pestrin eAngelo Rea e l'allenatore Fabrizio Castori, entrato in campo per colpirePietro Strada dopo essere stato provocato dai giocatori lombardi che erano andati ad esultare davanti alla panchina romagnola. In seguito a questo episodio, Castori viene punito della corte disciplinare con una squalifica di tre anni, poi ridotti a due.[3]
Nellastagione 2004-05, nonostante la squalifica, viene confermato Fabrizio Castori sulla panchina romagnola, con il quale la formazione bianconera ottiene la salvezza nelle ultime giornate di campionato. Al termine dellastagione successiva invece, grazie alle prestazioni di giocatori comeLuigi Turci,Emiliano Salvetti,Manolo Pestrin,Maurizio Ciaramitaro,Ferreira Pinto eMarco Bernacci, il Cesena raggiunge il sesto posto utile per l'accesso ai play-off, dai quali però ne escono sconfitti in semifinale dalTorino. Dopo gliincidenti di Catania del 2 febbraio 2007 ed i successivi provvedimenti delgoverno, lo stadio "Dino Manuzzi" viene ridimensionato a 10 000 posti. Al termine dei lavori di messa a norma, l'impianto torna tuttavia alla sua capienza originaria.[3][10] Nellastagione 2007-08, dopo una serie di quattro sconfitte consecutive, Fabrizio Castori, viene sollevato dall'incarico che ha ricoperto per quattro anni consecutivi, per essere sostituito daGiovanni Vavassori. Intanto il 21 dicembre 2007 Giorgio Lugaresi cede la maggioranza assoluta delle quote societarie aIgor Campedelli, giovane imprenditore edile locale, che ne diventa il nuovo presidente dopo 27 anni di presidenza della famiglia Lugaresi.[3] In campionato il Cesena continua ad avere un cammino stentato, e il 25 febbraio 2008, dopo una pesante sconfitta in casa con l'AlbinoLeffe per 0-3, Campedelli decide di richiamare in panchina Fabrizio Castori. Ciononostante la stagione si chiude con la retrocessione inLega Pro Prima Divisione con due giornate d'anticipo.
All'inizio dellastagione 2008-09, Castori lascia la società ed al suo posto arrivaPierpaolo Bisoli. I bianconeri, dopo un avvio poco brillante, migliorano progressivamente le loro prestazioni, e a fine stagione vincono il campionato, tornando immediatamente in Serie B, a spese dellaPro Patria sorpassata nelle ultime giornate dopo un lungo testa a testa. Il Cesena affronta lastagione 2009-10 in Serie B con l'obiettivo della salvezza. La squadra si mostra subito ben organizzata e i risultati non tardano ad arrivare: già dopo le prime giornate i romagnoli si trovano infatti a lottare per i primi posti del campionato, e nel girone di ritorno il Cesena è in lizza per la promozione diretta insieme aBrescia eSassuolo. Proprio con gli emiliani, nell'anticipo della 29ª giornata venerdì 5 marzo, il cavalluccio marino subisce un'importante sconfitta: quando mancano 14 minuti al termine della gara, con le squadre sul punteggio di 0-0, la partita viene sospesa per neve. Da regolamento la partita viene conclusa martedì 16 marzo, disputando solo i minuti restanti, e il Sassuolo riesce ad aggiudicarsi l'incontro con una rete di Donazzan nel primo minuto di gioco. Il 30 maggio 2010, nell'ultima giornata di campionato aPiacenza, di fronte ad oltre seimila sostenitori bianconeri presenti nella cittadina emiliana, il Cesena supera i locali per 1-0, e grazie alla concomitante sconfitta delBrescia aPadova, scavalca i lombardi portandosi al secondo posto della classifica finale. I romagnoli completano così uno storico doppio salto con la promozione diretta inSerie A, ritornando per la quarta volta nella massima serie, e stabiliscono il record societario di due promozioni consecutive.[3]
Il nuovo decennio si apre con la triste notizia della scomparsa del presidente onorario Edmeo Lugaresi, morto il 26 settembre 2010, a 82 anni.[18]
Nellastagione 2010-2011 il Cesena disputa il suo undicesimo campionato diSerie A, nel quale, dopo le prime tre gare in cui pareggia 0-0 all'Olimpico con laRoma, vince per 2-0 con ilMilan e supera ilLecce per 1-0, si ritrova in testa alla classifica (a pari merito dell'Inter)[3] per la seconda volta nella sua storia. Il 12 febbraio 2011 la società viene premiata dal CONI con lastella d'oro al merito sportivo in riconoscimento delle benemerenze acquisite dalla società bianconera in 70 anni di attività.[19] La stagione si conclude con la conquista della permanenza nella massima serie ottenuta con una giornata in anticipo,[3] grazie anche all'allenatoreMassimo Ficcadenti e a giocatori che si sono messi in mostra comeMarco Parolo,Emanuele Giaccherini e, nella prima parte di stagione,Yūto Nagatomo, che si trasferisce all'Inter durante la sessione di mercato di gennaio.
Per lastagione 2011-2012 i romagnoli mettono a segno come prima operazione di mercato l'acquisto diAdrian Mutu, mentre come guida dei bianconeri in panchina viene sceltoMarco Giampaolo. L'esperienza dell'allenatore al Cesena tuttavia dura fino al 30 ottobre 2011 quando, dopo un inizio di campionato non positivo, viene esonerato dal presidente Campedelli in favore diDaniele Arrigoni. I risultati non migliorano, e il 21 febbraio, dopo la pesante sconfitta interna con il Milan per 1-3, Arrigoni rassegna le dimissioni, e viene sostituito daMario Beretta. Con quest'ultimo in panchina il Cesena non vince nessuna partita, perdendone nove e pareggiandone cinque. Il 25 aprile, dopo la sconfitta interna per 1-0 con la Juventus, il Cesena è matematicamente all'ultimo posto della classifica e retrocede nuovamente inSerie B.[3]
Lastagione successiva i romagnoli concludono il campionato in Serie B al quattordicesimo posto, durante il quale alla guida dei bianconeri si sono succeduti primaNicola Campedelli, fratello del presidente Igor, e poiPierpaolo Bisoli, al ritorno dopo la doppia promozione dalla Lega Pro Prima Divisione alla Serie A.[3] Nel frattempo, il 7 dicembre 2012, Igor Campedelli decide di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente della società e di ripassare la mano al suo predecessore Giorgio Lugaresi.[3][20][21] Dopo poche settimane però, al termine della gestione Campedelli di 5 anni e mezzo, la società sembra essere sull'orlo del fallimento, con un debito stimato attorno ai 35 milioni di euro.[22] I sospetti di una gestione non appropriata delle disponibilità economiche della società spingono gli inquirenti ad inserire nel registro degli indagati Igor Campedelli assieme ad altri 3 dirigenti del sodalizio bianconero, con l'accusa di false fatturazioni e violazione delle leggi fiscali.[23][24] Per tentare di risolvere le problematiche economiche, Lugaresi chiede e riceve l'aiuto di un nutrito gruppo di imprenditori locali per evitare il fallimento societario.[25] Anche i tifosi si mobilitano per dare una mano alla società dando vita all'associazione "Cesena Per Sempre", attraverso la quale, autotassandosi per dare un contributo ai problemi societari, ottengono di portare due loro rappresentanti all'interno del consiglio di amministrazione della società.[26]
Risolti momentaneamente in questo modo i problemi finanziari più impellenti, lastagione 2013-2014 comincia positivamente e, seppure con fortune alterne, alla fine del campionato i bianconeri ottengono il quarto posto della classifica, conquistando l'accesso ai play-off. Nella semifinale i bianconeri riescono a superare ilModena, con una vittoria per 0-1 all'andata al Braglia e un pareggio per 1-1 al ritorno al Manuzzi; quindi sconfiggono in finale il Latina, con una doppia vittoria per 2-1, sia in casa che al ritorno in terra laziale. Il 18 giugno 2014, dunque, i bianconeri ottengono la quinta promozione in Serie A della loro storia, dove ritornano dopo due anni di assenza.[3] A fine stagione il presidente Lugaresi dichiara che il debito societario è stato abbattuto del 30%, e che ora si aggira attorno ai 27 milioni di euro; grazie però alla nuova promozione in Serie A, che porta nuove risorse economiche, il futuro della società sembra essere meno in pericolo.[27]
Mister Bisoli, dopo aver condotto il Cesena in Serie A per la seconda volta, ottiene la riconferma alla guida dei romagnoli, che conduce quindi nella massima serie per la prima volta. I risultati non arrivano e Bisoli viene esonerato in seguito alla sconfitta per 3-2 a Bergamo. Al suo posto la società chiama Di Carlo.[28] Il 10 maggio 2015, in seguito alla sconfitta interna per 2-3 maturata con il Sassuolo, il Cesena torna in Serie B, dopo un solo anno nella massima serie. A causa della mancata salvezza il Cesena a fine stagione esonera il tecnico laziale e al suo posto chiamaMassimo Drago[29].
Nella stagione 2015-2016 il Cesena allestisce una squadra con diversi giovani promettenti che, guidata da Drago, mantiene un rendimento ottimo in casa e pessimo in trasferta per tutta la stagione. Ottiene il 6º posto in Serie B e raggiunge i play-off, ma viene sconfitto nel turno preliminare disputato all'Orogel Stadium - Dino Manuzzi dallo Spezia per 1-2.
Nella stagione 2016-2017 il connubio con Massimo Drago dura solamente 12 giornate, durante le quali riesce a conseguire 1 vittoria, 7 pareggi e 4 sconfitte. Dopo la sconfitta per 2-1 sul campo del Frosinone la società decide di esonerare il tecnico calabrese e al suo posto chiamaAndrea Camplone. Il tecnico abruzzese, in maniera inaspettata, riesce a portare il Cesena ai quarti di finale di Coppa Italia nei quali mancava dalla stagione 1970-1971. Nell'incontro valevole per la semifinale il Cesena perde per 2-1 allo stadio Olimpico contro laRoma (1º febbraio 2017).
La stagione 2017-2018 riparte con l'allenatore Andrea Camplone, per durare soltanto sette giornate (5 sconfitte, 1 pareggio e 1 vittoria), vedendo il ritorno di misterFabrizio Castori (1º ottobre 2017) che aveva già allenato il cavalluccio fino a nove anni prima e fu protagonista dello storico ritorno in Serie B dei bianconeri. La stagione dei bianconeri si è poi conclusa con la salvezza dopo aver ottenuto il 13º posto con 50 punti nella classifica finale.
Il 16 luglio 2018 è stato comunicato che il CDA ha deliberato di aderire all’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica di Forlì e di rinunciare all'iscrizione allaSerie B 2018-2019.[30]La società, malgrado la permanenza ottenuta in cadetteria, a causa di gravi inadempienze economiche fallisce per la prima volta, esattamente dopo 78 anni di storia. Il 24 luglio laFIGC scioglie la squadra.[31]
Il 23 luglio 2018 la Pubblisole S.p.A. fonda la newco Cesena Football Club S.p.A., che vince il bando del Comune per l'assegnazione della tradizione calcistica cittadina della cessata A.C. Cesena.
Ai sensi delle NOIF della FIGC, tuttavia, nel caso cesenate non si sarebbe potuto procedere ad assegnargli il titolo sportivo perché in città era già presente un club iscritto al Dipartimento Interregionale, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Romagna Centro. La soluzione viene individuata nella fusionede facto tra le due società: l'iscrizione al campionato 2018-2019 viene demandata al Romagna Centro, che muta denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Romagna Centro Cesena, adotta i colori e i simboli del Cesena Football Club e prende in carico le squadre giovanili della cessata A.C. Cesena.
Il 16 settembre 2018 il nuovo Cesena torna a disputare una partita di quarta serie del campionato italiano a 58 anni dall'ultima volta che era stato così in basso, ovvero dallastagione 1959-1960. La "storica" partita dell'esordio nel girone F dellaSerie D 2018-2019 si disputa adAvezzano: il Cesena ottiene subito il suo primo successo in trasferta con il risultato di 1-2.
Il 14 ottobre 2018, in occasione della gara interna contro ilFrancavilla (vinta per 2-0), la neonata società chiude anche la campagna abbonamenti per lastagione 2018-19 e la risposta del popolo romagnolo è calorosa: la tifoseria cesenate sottoscrive infatti 8.354 tessere, record stagionale per la categoria[32], e numero superiore anche a tutte quelle della Serie C[33][34][35], della serie B (ad eccezione solo del Benevento, anche se di poco)[36] e persino ad alcune piazze della serie A[37].
Nella prima parte del campionato, pur rimanendo sempre nelle primissime posizioni di classifica, il Cesena fa un po' fatica ad adattarsi a questa nuova realtà ed il 24 novembre 2018, in occasione della gara interna con ilCampobasso (pareggiata per 1-1) i bianconeri si ritrovano con 7 punti di distacco in classifica dalla capolistaMatelica. La reazione d'orgoglio degli uomini condotti dal misterGiuseppe Angelini, però, è davvero imperiosa perché da quel momento in poi inanellano un'incredibile serie positiva di 15 gare, di cui 13 vittorie e 2 pareggi, che consente loro di recuperare ben 15 punti al Matelica, relegandolo al 2º posto in classifica con 8 punti di distacco.L'ultima giornata di campionato, grazie a un pareggio per 1-1 sul campo delReal Giulianova il Cesena guadagna la promozione in serie C, tornando, dopo un anno, tra i professionisti.
Il 3 luglio 2019 la società bianconera, ufficializzata la denominazione Cesena Football Club, presenta il nuovo allenatore per la stagione 2019-2020,Francesco Modesto. Modesto, reduce da un'ottima stagione con ilRende, dichiara nella sua prima intervista da tecnico bianconero di voler ottenere la salvezza grazie ad un progetto giovani pianificato insieme alla società[38]. Il campionato, per il Cesena, inizia il 25 agosto con la partita contro ilCarpi, squadra appena retrocessa dallaSerie B. Il risultato non è buono per la squadra romagnola che inaugura il ritorno al professionismo con una sconfitta per 4-1. Anche la seconda giornata vede il Cesena perdere, questa volta a causa dellaVis Pesaro. Dopo le prime due partite a zero punti, la squadra si rialza collezionando diversi risultati utili e raggiunge la zonaplay-off. Dalla sconfitta contro ilVicenza nell'ottava giornata in poi, però, il Cesena crolla in classifica e si ritrova, verso la metà del campionato, pochi punti sopra la zonaplay-out. Dopo alcuni ritardi dovuti alle difficoltà di diversi club[39], la Serie C riparte l'11 gennaio con il girone di ritorno e il Cesena colleziona un solo punto in quattro partite. Per questo motivo, in seguito alla sconfitta per 4-1 subita contro laTriestina allostadio Nereo Rocco, la società comunica l'esonero di Francesco Modesto[40]. Pochi giorni dopo viene annunciato il nome del nuovo allenatore della squadra:William Viali, ex giocatore bianconero nel1995[41]. Il nuovo tecnico esordisce con due pareggi e una vittoria ai danni dell'Imolese, per poi ottenere anche la prima sconfitta contro il capolistaVicenza. A undici giornate dal termine il percorso del Cesena con Viali sembra essere pieno di speranza per il termine della stagione, ma, un grande ostacolo, placa improvvisamente i sogni della squadra. Infatti, il 24 febbraio, a causa dell'arrivo inItalia delCOVID-19, vengono bloccati tutti i campionati. Quello diSerie C, al contrario di quelli diSerie A eSerie B, non ricomincerà mai e le squadre termineranno il campionato nella posizione ottenuta in seguito alle 27 partite disputate[42]. Il Cesena, dunque, chiude la stagione al tredicesimo posto raggiungendo l'obbiettivo, ma con l'amarezza di non aver potuto concludere un campionato con una squadra che stava iniziando a convincere i tifosi.
Riguardo agli abbonamenti, 8.715 ad inizio stagione, molti tifosi hanno deciso di non chiedere il rimborso nonostante l'interruzione del campionato. Per questo motivo, la società cesenate ha deciso di riservare una grande parte del denaro ricavato dalla campagna abbonamenti per finanziare la ricerca contro il COVID-19[43].
Per il campionato 2020-2021 il Cesena confermaWilliam Viali alla guida della squadra. Il 27 settembre 2020 comincia il secondo campionato dei romagnoli (dopo la ricostituzione) nel girone B della Serie C. Nelle prime giornate del campionato il rendimento è altalenante, ma mano a mano la squadra acquista solidità e si ritrova a ridosso delle prime posizioni. All'inizio del girone di ritorno un focolaio diCOVID-19 colpisce la squadra, che si ritrova costretta a rinviare parecchie partite. Queste verranno recuperate tutte tra Marzo e Aprile, costringendo i giocatori a scendere in campo ogni tre giorni per diverse settimane. Anche a causa di questa vicenda, durante il girone di ritorno si abbassa il rendimento della squadra rispetto alla seconda parte del girone di andata. Il campionato termina il 2 maggio 2021 con il Cesena al 7º posto in classifica a 57 punti, frutto di 15 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte. Accede così ai play-off per tentare il ritorno in Serie B, ma il suo cammino termina il 19 maggio 2021, venendo sconfitto al secondo turno dalMatelica, in casa, per 2-3[44], dopo che nel primo turno aveva superato ilMantova per 2-1, sempre all'Orogel Stadium-Dino Manuzzi. Durante l'estate viene comunque nuovamente riconfermato il tecnicoWilliam Viali.
Il 29 agosto 2021 il Cesena inizia il suo terzo campionato di seguito nel girone B della Serie C. La squadra parte subito forte, collezionando ben 39 punti in tutto il girone di andata e riuscendo a inseguire da vicino in maniera stabile le bigModena eReggiana. Purtroppo lo stesso rendimento non viene confermato durante il girone di ritorno che termina il 23 aprile 2022 con il Cesena al 3º posto con 67 punti dopo 18 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte. Accede direttamente alla fase nazionale dei play-off, da cui viene eliminato al primo turno contro ilMonopoli (vittoria 1-2 in Puglia, sconfitta per 0-3 al Manuzzi)[45].
Il 20 dicembre 2021 il Cesena FC ha ufficialmente annunciato il passaggio di proprietà al gruppo americano della JRL Investments, società che ha sede a New York e che fa a capo alla coppia formata da Robert Lewis e John Aiello. L'accordo, per il 60% delle quote del Cesena, è stato ufficialmente confermato dal club romagnolo sul proprio sito ufficiale[46][47].I due diventano copresidenti del club, facendo terminare dopo 80 anni la tradizione che voleva il Cesena sempre in mano a proprietari romagnoli e a presidenti tutti cesenati (nell'ordine Alberto Rognoni,Dino Manuzzi,Edmeo Lugaresi, Giorgio Lugaresi,Igor Campedelli e Corrado Augusto Patrignani).Il 28 novembre 2022 i due soci americani rileveranno anche il restante 40% di quote, diventando gli unici proprietari del Cesena FC[48].
Nell'estate 2022, la prima in cui il Cesena è in mano alla nuova proprietà americana, la squadra viene completamente smantellata e ricostruita con un organico più ambizioso, con l'obiettivo di conseguire subito il salto di categoria. Termina il rapporto con il tecnicoWilliam Viali, il quale viene sostituito daDomenico Toscano[49]. All'inizio del campionato la squadra fatica, raccogliendo soltanto 5 punti nelle prime 5 giornate. Col passare delle giornate il rendimento migliora e il Cesena si stabilizza nelle prime posizioni della classifica, terminando la stagione regolare al 2º posto con 79 punti, a soltanto due lunghezze dallaReggiana capolista. Grazie a questo piazzamento la squadra accede direttamente al secondo turno nazionale dei play-off, che i romagnoli superano eliminando ilVicenza pareggiando 0-0 sia all'andata che al ritorno. In semifinale, però, il Cesena viene eliminato dalLecco ai calci di rigore davanti al proprio pubblico, dopo aver vinto per 1-2 la partita di andata aLecco e aver perso il ritorno 0-1 alManuzzi[50]. A fine campionato emergono divergenze tra le due anime della proprietà, con Robert Lewis che cede le sue quote e lascia il club[51]; John Aiello rimane così l'unico titolare della società.
Per lastagione 2023-2024 vengono confermati sia l'allenatore che buona parte della squadra dell'anno precedente, aggiungendo qualche nuovo innesto. I romagnoli, forti di un ottimo rendimento sia offensivo che difensivo (grazie anche all'apporto di alcuni giocatori provenienti dal settore giovanile e diventati subito titolari inamovibili), ingaggiano un testa a testa con laTorres per il primato nelGirone B; nel girone di ritorno i bianconeri riescono a staccare i sardi[52] e il 30 marzo 2024, in seguito alla vittoria per 1-0 sulPescara,[53] ottengono la promozione diretta inSerie B con quattro giornate d'anticipo sulla fine della stagione regolare[52][53]. A fine stagione i punti totalizzati saranno ben 96, record di sempre del Cesena e record assoluto eguagliato in serie C (pari merito colCatanzaro 2022-2023). Subito dopo il campionato si disputa la supercoppa di serie C tra le vincenti dei tre gironi (Cesena,Mantova eJuve Stabia). I romagnoli si aggiudicano anche questo trofeo; a stagione conclusa termina il rapporto con Toscano.
Per il ritorno in Serie B dopo sei anni d'assenza, la società decide di affidarsi al tecnicoMichele Mignani.
Cronistoria del Cesena Football Club | |
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I colori sociali del Cesena sono ilbianco e ilnero. Nel corso nella storia del club le maglie sono state nella maggior parte dei casi bianche con colletto e bordini neri; tuttavia dall'annata1992-93 il corvino spicca maggiormente sulle divise, diventando il colore prevalente delle decorazioni.
Fra le varianti, nelle stagioni2005-06,2006-07 e2014-15 le maniche sono state completamente nere, mentre nel campionato2000-01 la maglia aveva invertito le sue tinte, diventando nera con decorazioni bianche.[54] È inoltre da segnalare la maglia a strisce bianconere, che ha accompagnato la prima promozione in Serie A del Cesena nel1972-73, e rivista poi nel2003-04.
Il simbolo del Cesena è uno scudo sannitico antico decorato con sottili strisce bianconere e uncavalluccio marino nero posto al centro.[55]
Il primo inno del Cesena èForza Cesena, scritto da Primino Partisani e musicato daVittorio Borghesi nel 1968 dopo la prima promozione nelcampionato cadetto.[56] Nel tempo il club, assecondando la tifoseria, ha altresì "fatto propri" due brani celebri del repertorio popolare romagnolo, ossiaRomagna Capitale diRaoul Casadei eRomagna mia diSecondo Casadei, che vengono sistematicamente eseguiti a margine delle partite.[57]
La mascotte del Cesena è un cavalluccio marino bianconero, il quale esordisce nel gennaio 2010.[58]
La squadra gioca le sue partite casalinghe all'Orogel Stadium-Dino Manuzzi, situato nell'area cosiddetta "La Fiorita", nelquartiere Fiorenzuola (zona orientale di Cesena).[59] Si tratta dello stadio di calcio più grande e importante dellaRomagna, e anche il secondoimpianto sportivo all'aperto dopo l'Autodromo di Imola. Inizialmente chiamato "La Fiorita", nel 1982 viene intitolato a "Dino Manuzzi", presidente della società dal 1964 al 1980. Successivamente, il 27 settembre 2014, il presidente del Cesena Giorgio Lugaresi, stipulò un contratto di sponsorizzazione con la Orogel, mutando il nome dell'impianto sportivo in Orogel Stadium - Dino Manuzzi.[59] L'impianto nel corso della sua storia subisce tre ristrutturazioni, nel 1988, nel 2011 e nel 2018.[60]
Nel 1988 tre lati su quattro dello stadio sono stati demoliti e ricostruiti. Nel progetto originale era prevista la demolizione e ricostruzione anche della tribuna centrale, sulla falsariga del resto della nuova struttura, ma i fondi per completare l'opera non erano in quel momento sufficienti e si decise di procrastinare la costruzione successivamente. In realtà per un paio di decenni, anche a causa delle alterne fortune del Cesena Calcio, l'idea di ultimare il progetto originale andò a poco a poco scemando. Ritornò in auge solo nel 2009, quando lo stadio Manuzzi entrò nel lotto degli impianti selezionati per la candidatura italiana all'organizzazione delcampionato europeo di calcio 2016.[61][62] In quell'occasione fu presentato un nuovo progetto di ultimazione dell'impianto, che prevedeva tra le altre cose la completa ricostruzione della tribuna. Con l'assegnazione di Euro 2016 alla Francia il progetto venne nuovamente accantonato.[63]
In seguito ai lavori del 2011, il 10 settembre dello stesso anno è diventato il primo stadio in Italia ad ospitare una partita diSerie A su un terreno inerba sintetica, e sempre nella stessa occasione è diventato anche il primo stadio in Europa ad ospitare dueReal Box, strutture inplexiglas interamente chiuse posizionate appena fuori dal campo in corrispondenza delle bandierine delcalcio d'angolo, in grado di ospitare ciascuna 8 spettatori che possono assistere alla partita da bordo campo. Essi sono però stati rimossi durante i lavori dell'estate 2018.[59]
Nell'estate 2018 lo stadio è stato ristrutturato per essere conforme alle norme UEFA. Le curve e i distinti inferiori sono stati completamente rivestiti da seggiolini, il campo è stato allargato e si è ritornati dal sintetico all'erba naturale. I lavori, cominciati il 21 maggio 2018, sono poi stati sospesi per via del fallimento dell'A.C. Cesena, che avrebbe dovuto contribuire con 1,3 milioni di euro. I fondi sono stati successivamente investiti dal comune di Cesena e i lavori sono ripresi per poi terminare in settembre.
L'Orogel Stadium è stato tra le strutture ad ospitare glieuropei under 21 del 2019, svoltisi in Italia e a San Marino. In particolare si sono giocate a Cesena le seguenti tre partite del girone C: Inghilterra-Francia 1-2 (18 giugno), Inghilterra-Romania 2-4 (21 giugno) e Francia-Romania 0-0 (24 giugno).
L'Orogel Stadium - Dino Manuzzi nella sua storia ha ospitato anche quattro partite della nazionale maggiore:
Il Cesena FC svolge le sue sedute di allenamento nel Centro Sportivo "Alberto Rognoni", intitolato al fondatore del club. La struttura si trova aCelletta, inprovincia di Forlì-Cesena e, oltre agli allenamenti della prima squadra, ospita anche quelli delle giovanili, soprattutto Primavera e Allievi Nazionali. Presenta tre campi di allenamento, uno in erba naturale e due in erba artificiale.
Organigramma aggiornato al 1º luglio 2024.[64]
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Il Cesena è attivo nel campo sociale e umanitario. La società (ma anche l'A.C. Cesena prima del fallimento) collabora da vari anni con "Pediatria a misura di bambino", progetto che dal 2005 lavora per i bambini ricoverati al reparto dipediatra dell'Ospedale Bufalini di Cesena. Infatti, in diverse occasioni la squadra e lo staff hanno fatto visita al reparto, regalando magliette egadget,[65] e in alcune stagioni il club bianconero ha messo in vendita il proprio calendario ufficiale, per poi donare i proventi al già citato reparto.[66] Inoltre, sempre a favore del progetto, sono state compiute dal Cesena due iniziative di particolare importanza. Nel 2017 la società decide di incidere il disco "Merry Christmas, dai burdel", contenente una canzone natalizia a tema Cesena Calcio cantata in coro da tutta la squadra. Anche in questo caso il ricavato della vendita verrà devoluto alla pediatria.[67] Nel 2021, in occasione della partita contro l'Imolese, il Cesena scende in campo con la terza maglia. Al termine della gara le divise di gioco vengono ritirate e messe all'asta suebay e i 7000 euro incassati da tali aste vengono poi donati sempre allo stesso reparto.[68]
Un altro evento sostenuto dal Cesena a favore delsistema sanitario si era tenuto nel 2014, quando la squadra aveva affrontato in amichevole ilForlimpopoli vincendo 6-0, e l'incasso era stato devoluto in beneficenza allaCroce Rossa Italiana.[69]
Nel 2022 il club mette in piedi un'iniziativa a favore dell'associazione di volontariato Plastic Free, vendendo ancora una volta all'asta le divise indossate nella partita in casa contro laReggiana, e donando quanto raccolto allaonlus.[70]
Il settore giovanile del Cesena è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera,Allievi Nazionali eGiovanissimi Nazionali), due partecipanti a tornei di livello regionale (Allievi Regionali e Giovanissimi Regionali) e due rappresentative diEsordienti ePulcini.[71] L'attività di base è invece curata dall'Accademia Calcio Cesena,[72] fondata nel 2019; ad essa sono associate due ulteriori scuole calcio: la Edelweiss Jolly diForlì (affiliata sempre a partire dal 2019)[73] e la Nuova Virtus Cesena (unitasi al progetto nel 2020).[74]
Nel palmarès del club bianconero a livello giovanile vi sono due vittorie del Campionato primavera: i titoli furono conseguiti nel1981-82,[75] e nel1985-86.[75] Nel 1990 un'altra vittoria di prestigio: ilTorneo di Viareggio, vinto battendo ilNapoli 1-0 in finale,[76] mentre l'ultimo riconoscimento è del 1995 con la vittoria delCampionato nazionale Dante Berretti "Juniores".[77]
Nel corso degli anni il vivaio della squadra romagnola si è affermato come uno dei più floridi di tutta la regione ed è molto considerato anche a livello nazionale, avendo costituito la base di partenza per la carriera di numerosi calciatori professionisti. Fra di essi ci sono alcune vere e proprie "bandiere" del Cesena, come il recordman di presenzeGiampiero Ceccarelli (che dopo il ritiro dal calcio giocato ha lavorato a lungo sia per i bianconeri sia per la nazionale italiana),Adriano Piraccini eGianluca Leoni, tutti e tre nati proprio nellacittà romagnola. Altri, invece, hanno potuto vestire ripetutamente la maglia dellanazionale maggiore: è il caso diLorenzo Minotti,Ruggiero Rizzitelli,Alessandro Bianchi,Emanuele Giaccherini eStefano Sensi. Inoltre, fra i giocatori con una carriera professionistica consolidata si ricordanoMaurizio Orlandi,Corrado Benedetti,Giacomo Piangerelli,Alberto Fontana,Andrea Tabanelli,Tommaso Arrigoni,Francesco Urso,Luca Valzania,Gabriele Moncini eYoussef Maleh.
Dopo la ricostituzione del settore giovanile nel 2019, avvenuta in seguito alla ripartenza della società dopo il fallimento e diretta da Aurelio Manuzzi (nipote dello storico presidenteDino) eDavor Jozić,[78] in poco tempo sono stati raggiunti nuovi obiettivi, inclusa la promozione della squadra Primavera nellaseconda divisione giovanile nel 2021 e l'esplosione di diversi giovani che ad oggi sono o sono stati tasselli fondamentali della rosa della prima squadra, inclusi Tommaso Berti, i gemelli Cristian eStiven Shpendi, Matteo Francesconi e Simone Pieraccini.[79]
Nel 2018 il Cesena ha stretto un accordo di collaborazione con il Castelvecchio, partecipante al campionato diSerie B 2018-2019, volto a costituire la sezione femminile della squadra bianconera[80][81][82], che nella stagione2023-2024 milita ancora nella stessa divisione[83].
Il Cesena, essendo una delle "provinciali" più note dellapenisola, è spesso presente in varie opere dellacultura italiana.
Nel brano del 197521X diClaudio Baglioni, presente nell’albumSabato Pomeriggio, il protagonista della canzone si augura che il Cesena possa pareggiare in modo tale da centrare la partita nella schedina.
In campocinematografico è da ricordareL'ultimo terrestre (2011), nel quale un ascoltatore delTG3, sentendo la notizia dell'invasione aliena, si preoccupa del vivaio del club bianconero poiché i giocatori corrono il rischio di essere sostituiti dagli extraterrestri.[84] Da segnalare inoltre il presidente Borlotti, interpretato daCamillo Milli neL'allenatore nel pallone (1984), una parodia del numero uno cesenate del periodo,Edmeo Lugaresi;[85] simile scimmiottatura si ritrova anche neIl presidente del Borgorosso Football Club (1970), dove Benito Fornaciari, interpretato daAlberto Sordi, ricalca ampiamente lo storico presidente romagnoloDino Manuzzi.[86] Altra citazione la troviamo inScusate il ritardo (1983) diMassimo Troisi, nel quale il suoNapoli perde alla fine del primo tempo proprio contro il club bianconero.[87][88]
Per quanto riguarda latelevisione, nel corso deglianni 1990 divennero celebri le ironie nei confronti di Lugaresi da parte dellaGialappa's Band, facendone un vero e proprio "personaggio" mediatico.[89]
Negli attuali 80 anni di vita sono state 8 le presidenze, anche se in realtà i presidenti del club bianconero sono stati 9, ovvero uno in più a causa dell'attuale co-presidenza americana.
Molti allenatori, lanciati inSerie A dal Cesena, hanno poi raggiunto traguardi prestigiosi come loscudetto, e addirittura uncampionato mondiale di calcio. In ordine cronologico si possono elencare:Luigi Radice che ha guidato per la prima volta nella storia il Cesena alla promozione in Serie A nella stagione1972-73, per poi laurearsi Campione d'Italia con ilTorino nel1975-76,Eugenio Bersellini che ha debuttato in Serie A con il Cesena nel1973-74, e ha poi conquistato lo scudetto con l'Inter nellastagione 1979-80,Osvaldo Bagnoli che ha raggiunto la Serie A per la prima volta con il Cesena nellastagione 1980-81, per poi vincere uno storico scudetto con ilVerona nellastagione 1984-85,Alberto Bigon che ha esordito in Serie A con il Cesena nellastagione 1987-88, e ha portato al suo secondo scudetto ilNapoli nellastagione 1989-90, ed infineMarcello Lippi che ha debuttato in Serie A con il Cesena nellastagione 1989-90 per poi vincere 5 scudetti con laJuventus a partire dal1994-95, oltre che a trionfare con laNazionale italiana alcampionato mondiale di calcio 2006.
Di seguito l'elenco diallenatori epresidenti del Cesena dall'anno di fondazione alterzo millennio.[17]
Tra i primi giocatori del Cesena che hanno indossato la maglia azzurra sono da ricordareMaurizio Orlandi, principale calciatore bianconero per presenze nell'Italia Under-21 eUnder-23,[91]Luigi Danova, con 6 presenze nell'Under-23 e una inNazionale maggiore,[92]Corrado Benedetti eGiacomo Piangerelli, entrambi con una presenza in Under-21.[93][94] Neglianni 1980 spiccano le presenze in Under-21 diAugusto Gabriele,[95] quelle diRuggiero Rizzitelli[96] eMassimo Bonini – il quale, nonostante la cittadinanzasammarinese, debutta proprio quando è a Cesena nell'Under-21 italiana poiché laUEFA (ma non laFIFA), all'epoca, equiparava i calciatori del Titano a quelli delBel Paese[97]. Neglianni 2000 e2010 troviamo infineLuca Caldirola convocato in Under-21 anche durante il periodo a Cesena,[98] così comeNicola Leali[99] edEzequiel Schelotto.[100]
Negli anni 1980Walter Schachner oltre a essere attaccante del Cesena è anche un punto fisso dellaNazionale austriaca.[101] All'inizio del terzo millennio troviamo l'islandeseHörður Magnússon nella corrispondenteUnder-21,[102]Constantin Nica con laNazionale maggiore romena,[103]Milan Đurić con l'Under-21 bosniaca,[104]Luka Krajnc con l'Under-21 slovena,[105]Hugo Almeida con ilPortogallo[106] eCarlos Carbonero con laColombia.[107]
NegliEuropei 2016, fra i 23 della rosa convocati daAntonio Conte, risultano ben 5 ex giocatori del Cesena (e anche di elevata importanza in squadra) quali:Emanuele Giaccherini,Marco Parolo,Graziano Pellè,Éder eAntonio Candreva.
Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione del Cesena ai campionati nazionali di calcio.[113]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Serie A | 13 | 1973-1974 | 2014-2015 | 13 |
2º | Serie B-C Alta Italia | 1 | 1945-1946 | 34 | |
Serie B | 33 | 1946-1947 | 2024-2025 | ||
3º | Serie C | 19 | 1941-1942 | 2023-2024 | 25 |
Serie C1 | 5 | 1997-1998 | 2003-2004 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 1 | 2008-2009 | |||
4º | Promozione | 1 | 1951-1952 | 6 | |
IV Serie | 1 | 1953-1954 | |||
Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 2 | 1959-1960 | 2018-2019 |
Competizione UEFA | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa UEFA | 1 | 1976-1977 | 1 |
Includendo lastagione in corso, il club ha partecipato a 77 campionati nazionali, di cui 13 inSerie A, 33 inSerie B più 1 mistoSerie B-C Alta Italia, 25 inSerie C (o altre denominazioni del campionato di terzo livello nella piramide calcistica italiana), 6 inSerie D (o altre denominazioni della quarta serie italiana). Cinque stagioni sono state invecea livello regionale (1 nel quarto livello + 4 nella quinta serie italiana). Le annate professionistiche sono state 71 sul totale delle 93 finora organizzate dalla FIGC dal 1929. La massima vittoria interna del club bianconero risale al 4 novembre 1951, quanto il Cesena batte 8-0 la Medicense, per quanto riguarda quella esterna, il 26 aprile 1953 il Cesena batte 11-0 il Cotignola, infine riguardo ai pareggi con maggior numero di reti sono in totale 12, tutti per 3-3.[113] Le massime sconfitte interne sono un 1-5 contro l'Inter il 9 dicembre 1990, uno 0-4 contro il Solvay Rosignano l'11 ottobre 1953, un altro con laLazio 15 dicembre 1968 e un altro contro laFiorentina il 26 maggio 1991, mentre le massime sconfitte esterne sono un 1-7 contro ilPerugia il 7 marzo 1954, uno 0-6 contro il Mestrina il 27 marzo 1949 e un altro contro ilPrato il 27 settembre 1953.[113] La partita interna con il maggior numero di reti risale invece al 15 dicembre 1957 (Cesena-Sangiorgese 6-5), quella esterna al 26 aprile 1953 (Cotignola–Cesena 0-11).[113]
La miglior striscia di risultati utili in Serie A è ottenuta nel1975-76 con 12 turni di imbattibilità, mentre nel1987-88 si ha il maggior numero di vittorie con 4 successi in Serie A;[113] la peggiore striscia negativa è datata2011-12 con 20 turni di insuccessi, mentre nel1990-91 si ha il record di 6 sconfitte consecutive.[113]
Il giocatore che detiene il maggior numero di presenze con la maglia del Cesena èGiampiero Ceccarelli con 591 apparizioni mentre il record di marcature bianconere appartiene aDario Hübner con 77 gol.[113]Adriano Piraccini è invece il calciatore del Cesena con più presenze in Serie A (148),Massimo Agostini è il miglior marcatore in assoluto di tale campionato con 22 reti mentreMassimo Ciocci è colui che ha segnato più gol in una sola stagione con 14 marcature nel1990-91.[113] InveceGiuseppe De Feudis è l'unico calciatore ad aver partecipato con la maglia del Cesena nelle prime cinque categorie del calcio italiano: dallaSerie D allaSerie A, compresi i vecchi campionati di C2 e C1. Considerata la fusione di questi ultimi nel campionato unico di Lega Pro, il record diGiuseppe De Feudis resterà ineguagliabile.
Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori del Cesena in tutte le competizioni professionistiche dall'anno di fondazione a oggi.
La tifoseria vanta in Italia gemellaggi storici conBrescia[114] eMantova,[114] oltre a buoni rapporti conPalermo[114], mentre all'estero sono instaurati gemellaggi con le tifoserie diPeterborough United,Saint-Étienne[114],Osasuna[114] eStoccarda.[114]
Da notare i rapporti con ilPadova, protagonista nel 2008-09 e 2009-10 di episodi che hanno portato alla doppia promozione dell'eraBisoli.[114] Il tifo cesenate, particolarmente caldo e attivo, si accende specialmente nei derby con la principale squadra rivale, ilBologna: questa rivalità, molto sentita da entrambe le parti, deriva da quella culturale esistente tra le regioni storiche diRomagna edEmilia. Le due squadre hanno avuto modo di affrontarsi in più occasioni tra Serie A e Serie B (nella massima serie le due squadre hanno 9 partecipazioni in comune).[114] Altre forti rivalità di carattere geografico sono quelle con due squadre di calcio romagnole professioniste,Rimini eRavenna, riguardanti perlopiù le partecipazioni ai campionati diSerie B eSerie C.[114] Il match con il Rimini è soprannominato «Derby della Romagna» e richiama sempre un ampio pubblico da entrambe le parti.[115]
Ulteriori rivalità di discreta importanza oppongono Cesena soprattutto conHellas Verona,[114]Pescara,[114]Sambenedettese,[114]Sangiustese,Atalanta,[114]L.R. Vicenza,[114][116][117][118]Pisa,[114] ed anche conGenoa,[114]Fiorentina,[114]Salernitana,[114]Milan (con cui avviene un gemellaggio neglianni 1980),[114]Pistoiese,[114]Padova,[114]Ancona,[114]Triestina,[114]Livorno,[114]Monza,[114]Carrarese,[114]Empoli,[114]Arezzo,[114]Novara,[114] oltre a quelle con le emilianeSPAL[114],Modena,[114]Reggiana[114] eSassuolo. Per via dell'amicizia con i palermitani ci sono pessimi rapporti pure con i tifosi delCatania.
Aggiornata al 3 febbraio 2025.
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Staff aggiornato al 1º luglio 2024.
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