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Castellamonte

Coordinate:45°22′55.04″N 7°42′43.62″E45°22′55.04″N,7°42′43.62″E (Castellamonte)
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Castellamonte
comune
Castellamonte – Stemma
Castellamonte – Veduta
Castellamonte – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoPasquale Mazza (Diversamente Castellamonte) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate45°22′55.04″N 7°42′43.62″E45°22′55.04″N,7°42′43.62″E (Castellamonte)
Altitudine343,17 (min 307 - max 2 009) m s.l.m.
Superficie38,71km²
Abitanti9 828[1] (31-12-2024)
Densità253,89 ab./km²
FrazioniCampo, Filia,Muriaglio, Preparetto, San Giovanni, Sant'Anna Boschi, Sant'Antonio, Spineto San Rocco
Comuni confinantiBairo,Baldissero Canavese,Borgiallo,Castelnuovo Nigra,Cintano,Colleretto Castelnuovo,Cuorgnè,Issiglio,Ozegna,Parella,Quagliuzzo,Rivarolo Canavese,Rueglio,Salassa,San Martino Canavese,Torre Canavese,Valchiusa,Val di Chy,Valperga,Vidracco
Altre informazioni
Cod. postale10081
Prefisso0124
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT001066
Cod. catastaleC133
TargaTO
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 659GG[3]
Nome abitanticastellamontesi
PatronoMadonna del Carmine
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castellamonte
Castellamonte
Castellamonte – Mappa
Castellamonte – Mappa
Localizzazione del comune di Castellamonte nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Castellamonte (Castlamont inpiemontese) è uncomune italiano di 9 828 abitanti[1] dellacittà metropolitana di Torino, inPiemonte.

Geografia fisica

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Geografia

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Il comune si sviluppa sulla pianura posta sui ai piedi dellaValle Sacra. Fanno parte di Castellamonte anche Campo e Muriaglio e i colli boscosi che li circondano. Inoltre il comune ha due isole amministrative: una in alta montagna e l'altra comprendente l'abitato di san Giovanni, posto sulla serra morenica centro occidentale vicino a Silva, frazione diSan Martino.

Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Castellamonte.

Storia

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Castellamonte è adagiata a ferro di cavallo ai piedi della collina che è sormontata dalcastello, a cui fa riferimento il toponimoCastrum ad montem.[4]

I primi abitanti storici della zona furono iSalassi, che taluni affermanoCelti diceppoligure, altri derivano daiTaurini ed altri vengono ritenuti fosseroGalli.[5] Queste popolazioni vissero indipendenti sino alladiscesa di Annibale (218 a.C.), che una volta invaso il territorio, assoggettava i Canavesani (Salassi inferiori) e li cedeva ai suoi alleatisubalpini, ai quali venivano presto sottratti daRoma e da questa assegnati al suo clientesusinoMarco Giulio Cozio.

IICanavese fu quindi sottoposto ad amministrazione romana daIvrea aTorino e suddiviso in comunità plebee godenti di autonomie quasi municipali. Roma vi stanziò sicuramente dellecolonie assegnando loro delle vaste aree (agri pubblici), ma non riuscì ad infrangere il regime della piccola proprietà ereditato dai Salassi e rivelatosi tanto conforme alla natura del paese e al temperamento degli abitanti da resistere alle invasioni posteriori.

Una volta caduto l'impero romano e succedutesi leinvasioni barbariche, aiLongobardi subentrarono iFranchi, che signoreggiarono la regione, probabilmente come Re d'Italia dal 774 all'800, e come Re dipendenti dall'Impero carolingio dall'800 all'888. Durante la loro amministrazione sorsero le piccole dinastie diconti rurali dall'autorità assoluta ed insindacabile, che permearono la cronaca locale per quasi 500 anni e che diedero vita alfeudalesimo. A cavallo deldecimo e dell'undicesimo secolo, nei territori di Castellamonte, sotto l'egida dellaMarca d'Ivrea, si affermarono iConti San Martino, discendenti diArduino,re d'Italia dal1002 al1014. Il figlio Ottone fu il primo Conte di Castellamonte a cui succedette Alberto, che divenneabate presso l'Abbazia di Fruttuaria diSan Benigno.

I territori delcontado comprendevano laValle Sacra, laValchiusella eVal di Chy. Una volta estinta la dinastia Arduinica dei Conti di Castellamonte, molte famiglie avanzarono pretese sul diritto di ereditarietà.

Negli anni dellaseconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati a Castellamonte 35 profughi ebrei (inclusi alcuni bambini), provenienti daiBalcani. Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca, il gruppo immediatamente si disperse. Alla fine tutti gli internati riuscirono a salvarsi (la maggior parte trovando rifugio inSvizzera), con l'unica eccezione di Giovanni Basch, morto suicida a Castellamonte il 2 marzo 1942 durante il soggiorno coatto.[6]

Il 7 marzo 1929 con ilRegio decreto n. 443 (pubblicato sullaGazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 1929), vennero aggregati a Castellamonte i comuni diCampo Canavese,Muriaglio eBaldissero, oltre ad alcune frazioni di altri comuni.[7] A differenza degli altri due paesi, Baldissero recuperò la propria autonomia nel dopoguerra, in data 10 gennaio 1947.[8]

Simboli

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Lo stemma di Castellamonte è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 23 gennaio 1951.[9]

«D'argento, alcastello fondato sopra un monte roccioso, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Città.[10]»

Il gonfalone, concesso con DPR del 1º ottobre 1951, è un drappo di azzurro.[11]

Onorificenze

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Castellamonte è tra lecittà decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante laseconda guerra mondiale[12]:

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del presidente della Repubblica»
— 27 ottobre 1962[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

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L’ARCO DI POMODORO è la testimonianza dell’intervento diArnaldo Pomodoro alla XXXV Mostra della Ceramica (1995). Inserito con grande effetto scenografico nella Rotonda Antonelliana, l’arco presenta un raggio di 6 metri ed è composto, per ogni faccia, da 7 formelle decorate che si alternano ad altre lisce, tutte in cotto.
LaRotonda Antonelliana è la struttura che resta del grandioso progetto diAlessandro Antonelli per la realizzazione della Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, una chiesa che sarebbe dovuta essere grande quasi quanto la Basilica di San Pietro di Roma.La costruzione dell’enorme edificio fu iniziata nel 1842.
Nel 1846, dopo la realizzazione delle mura perimetrali della chiesa e di parte delle colonne, i lavori furono abbandonati a causa della mancanza di fondi. Come soluzione di ripiego, nello spazio che secondo il progetto originario doveva costituire il presbiterio dell’enorme tempio, venne costruita, in stileneogotico, l’attuale parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Le mura esterne furono realizzate con pietre provenienti dal torrente Orco e dal Piova, alternate a mattoni rossi: si tratta di una tecnica costruttiva molto utilizzata in zona, all’epoca.
Il nome di “Rotonda” deriva dal fatto che le mura racchiudono uno spazio circolare.

Tra le istituzioni più antiche della Città si ricorda la locale"Associazione Filarmonica Castellamonte" - Scuola di Musica"Francesco Romana"[13], fondata ufficialmente nel 1822.

Prodotti locali

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Le ceramiche

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Stufa Franklin

Castellamonte è conosciuta per la lavorazione dellaceramica e della produzione distufe. Le prime stufe di terracotta a risalgono probabilmente alXVI secolo, ma non ne restano né esemplari né documenti. Famose riproduzioni monumentali di modelli di stufe e splendidi caminisettecenteschi si possono ammirare tra gli arredi delle dimore dicasa Savoia nelCastello di Masino e quello diOzegna. Mentre nelCastello Ducale di Agliè vi sono esposte alcune originali.

Verso la fine delsettecento, oltre alle stufe grezze, compare a Castellamonte il cosiddetto“franklin“, che avrà un grande successo e contribuirà notevolmente alla fama delle ceramiche locali. Il primo caminetto interracotta a circolazione d’aria e a fuoco visibile, sembra sia stato costruito dalla fabbrica dei Reasso, vecchia dinastia di artigiani insediata da secoli nel cuore del rione S. Rocco. Fu ideato in base agli studi del noto scienziato nordamericanoBenjamin Franklin da cui trasse il nome, ma molto probabilmente il progettista locale fu l’abate Don Andrea Cassano.

Stufa in ceramica

L’ottocento segna il vero trionfo della classica stufa di Castellamonte che si impreziosisce di elaborate decorazioni, si colora divernicesmaltata e diventa un vero e proprio prezioso oggetto di arredamento. L’ottima resa termica, la facilità di alimentazione (all’epoca la legna si trovava dappertutto e costava poco) i prezzi abbastanza contenuti ne favoriscono un’ampia diffusione non solo inPiemonte ma anche nelle altre regioni. Le aziende più importanti, Pagliero, Galeazzo, Stella e soprattutto Buscaglione, partecipano alle maggiori esposizioni industriali, ottenendo riconoscimenti e organizzando reti di vendita con filiali e concessionari.

Con il novecento, il diffondersi dell’uso del riscaldamento centralizzato ne rallenta la realizzazione, relegando le stufe a pezzi d'antiquariato. Dopo il 1950 le poche fabbriche che ancora le producevano fanno solo piùmattonirefrattari e gli stampatori dell’artigianato locale sono sempre meno. Ma nel 1957 un artigiano locale, Elio Savio, convinto della potenzialità della stufa, con coraggio e intraprendenza riesce a rilanciarne la produzione come prodotto di pregio.[14]

A Castellamonte inoltre vengono prodotti i cosiddetti"pitociu" e"zampo-te" (antiche statuine antropomorfe).
Narra un'antica leggenda che "se al tramonto si sorride alle montagne, i 'pitociu' diventano animati e vagano per il paese, e potrai vedere lezampo-te correre felici nei prati".

Celebre anche la produzione distoviglie come la caratteristicatofeja, utilizzata per cuocere i tipicifagioli con lecotiche ("faseuj e quajëtte").

Annualmente si svolge la "Mostra della Ceramica", a fine agosto-inizio settembre, con l'esposizione di manufatti locali ed internazionali.

Nelle sale del Palazzo Botton viene ospitato il Museo della Ceramica.[15]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Castellamonte sono 1 112[17], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[18]:

  1. Romania, 681
  2. Cina, 70
  3. Albania, 44
  4. Nigeria, 41
  5. Marocco, 37
  6. Gambia, 24
  7. Bangladesh, 21
  8. Senegal, 21

Infrastrutture e trasporti

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La stazione di Castellamonte nel 1923

Fra il1887 e il1986 la soppressastazione di Castellamonte rappresentò il capolinea settentrionale dellaferrovia Rivarolo-Castellamonte.

In seguito alla chiusura della ferrovia la città è servita unicamente da autoservizi interurbani gestiti daGruppo Torinese Trasporti.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
12 agosto 198530 giugno 1990Franco CandussoPartito Socialista ItalianoSindaco[19]
30 giugno 199021 settembre 1991Eugenio Bozzello VerolePartito Socialista ItalianoSindaco[19]
4 ottobre 199124 novembre 1993Giacomo MascheroniDemocrazia CristianaSindaco[19]
24 novembre 19934 gennaio 1994Giovanni RussoComm. pref.[19]
13 giugno 199425 maggio 1998Alberto Massucco-Sindaco[19]
25 maggio 199828 maggio 2002Alberto Massuccocentro-destraSindaco[19]
28 maggio 200229 maggio 2007Eugenio Bozzello Verolecentro-sinistraSindaco[19]
29 maggio 20078 maggio 2012Paolo Carlo Mascheronilista civicaSindaco[19]
8 maggio 201211 giugno 2017Paolo Carlo Mascheronilista civica Mascheroni sindacoSindaco[19]
11 giugno 201725 giugno 2020Pasquale Mazzalista civicaSindaco[19]

Altre informazioni amministrative

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Il comune faceva parte dellaComunità montana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana.

Sport

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La locale squadra di calcio èS.A. Castellamonte con i colori sociali giallo-blu. In passato ha militato nel campionato di eccellenza ma attualmente si trova nel campionato di Terza categoria.

Nel calcio a 5 gioca ilCastellamonte C5 che milita nel campionato diSerie B.

La squadra di volley femminile è l'ASD Pallavolo Castellamonte.

Galleria d'immagini

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  • La Rotonda Antonelliana
    La Rotonda Antonelliana
  • Facciata Chiesa SS. Pietro e Paolo
    Facciata Chiesa SS. Pietro e Paolo
  • Il castello
    Il castello
  • Il municipio
    Il municipio
  • La chiesa di San Rocco
    La chiesa di San Rocco
  • Rotonda stradale a Castellamonte
    Rotonda stradale a Castellamonte

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Goffredo Casalis,Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna, Casale - Chieri, Presso G. Maspero librajo, 1837, p. 116, ISBN non esistente.URL consultato il 5 settembre 2024.
  5. ^ Carlo Promis,Storia dell’antica Torino: Julia Augusta Taurinorum scritta sulla fede de’ vetusti autori e delle sue iscrizioni e mura,Torino, Stamperia reale, 1869.
  6. ^Castellamonte era allora in provincia di Aosta.Ebrei stranieri internati in Valle d'Aosta.
  7. ^Dati del Provvedimento di Variazione, suelesh.it, STORIA DEI COMUNI - Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia.URL consultato il 3 settembre 2024.
  8. ^Comune ISTAT "001017 Baldissero Canavese (Torino)" - Codice Catastale "A590", suelesh.it, STORIA DEI COMUNI - Variazioni Amministrative dall'Unità d'Italia.URL consultato il 3 settembre 2024.
  9. ^abCastellamonte, decreto 1951-01-23 DPCM, riconoscimento di stemma, sudati.acs.beniculturali.it.
  10. ^Castellamonte, suaraldicacivica.it.
  11. ^Bozzetto del gonfalone del Comune di Castellamonte, suACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città.URL consultato il 12 ottobre 2024.
  12. ^Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni decorate di Medaglia d'Argento al Valore Militare
  13. ^Il sito della banda di Castellamonte
  14. ^Le ceramiche di Castellamonte, suceramichesavio.it.URL consultato il 12 aprile 2020(archiviato dall'url originale il 12 aprile 2020).
  15. ^Museo della Ceramica, suComune di Castellamonte.URL consultato il 9 giugno 2020.
  16. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 31-12-2019.
  17. ^Dato Istat al 31/12/2017, sudemo.istat.it.URL consultato il 28 agosto 2018(archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  18. ^Dati superiori alle 20 unità
  19. ^abcdefghijhttp://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellacittà metropolitana di Torino
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