Fino al tempo della signoria diPaolo Guinigi il territorio di Casola fu una vicaria dellaRepubblica di Lucca, con il nome di Casoli d'oltregiogo (a significare come Casola fosse a occidente dello spartiacque che divide la valle delSerchio da quella delMagra). Dopo la guerra che i lucchesi e genovesi combatterono contro i fiorentini al momento della caduta del Guinigi (si vedabattaglia del Serchio, Casola venne annessa da questi ultimi diventando parte integrante del Vicariatogranducale diFivizzano.
Il 5 agosto 1811, in virtù di decreto imperiale, la Lunigiana ex feudale andò a far parte dell'impero francese, Dipartimento degli Appennini e, con decreto prefettizio del 3 marzo 1812 fu in parte aggregata alla sottoprefettura di Sarzana. In questa occasione il Vicariato di Fivizzano fu diviso in quattro comuni: Fivizzano, Comano, Casola, Gragnola. Per decreto i quattro comuni divennero operativi a partire dal 20 marzo 1812. Le parrocchie che componevano il comune di Casola erano: Argigliano, Casciana, Casola, Codiponte, Luscignano, Offiano, Regnano, Reusa, Ugliancaldo[6].
Il 28 marzo 1814 le forze antifrancesi entrarono in Casola e terminò così la vita del comune autonomo di Casola. Venne ricostituito il distretto di Fivizzano il cui governo provvisorio decretò il 13 aprile 1814 la cessazione dell'autorità delleMairie di Casola, Gragnola e Comano. Dopo la Restaurazione, con rescritto del 27 giugno 1814, Ferdinando III (granduca di Toscana) riunì alla comunità di Fivizzano i comuni di Casola, Comano e la parte Toscana di Gragnola[7].
Casola riconquistò la propria autonomia poco dopo, il 14 dicembre 1816[8], grazie alla tenacia dell'exMaire (sindaco) Ambrosio Ambrosi.[7]
Facevano parte del comune le frazioni di Casola, Argigliano, Casciana, Castiglioncello, Codiponte, Luscignano, Regnano e Ugliancaldo. Castiglioncello era diviso tra le parrocchie di Offiano e Reusa. La nuova comunità di Casola si installò al governo del Comune il 21 febbraio 1817. Cominciarono così le recriminazioni verso il Comune di Fivizzano che nel periodo dell'occupazione delle frazioni di Casola aveva provveduto a vendere beni immobili ad esse appartenenti. La diatriba si chiuse con un provvedimento del Granduca di Toscana che stabilì che il Comune di Fivizzano era debitore verso quello di Casola di lire 10 776,60. La liquidazione del debito avvenne solo nel 1902.
Nel1847 Casola fu inclusa nel territorio delducato di Modena e Reggio in virtù deltrattato di Firenze del 28 novembre 1844. Il 28 luglio1859, a seguito della guerra tra il Piemonte e l'Austria, Luigi Farini fu proclamato Dittatore del Ducato di Modena comprendente i ducati di Massa e Carrara e le provincie di Lunigiana e Garfagnana. Vittorio Emanuele, con decreto del 4 dicembre 1859, decreto le circoscrizioni dei vari Comuni. Definì così anche la composizione del Comune di Casola comprendente Casola, Argigliano, Reusa, Casciana, Luscignano, Ugliancaldo, Codiponte, Offiano e Regnano. Nel1863 assunse la denominazione attuale, col determinante "in Lunigiana" per distinguerlo da altri comuni omonimi.
Tra l'autunno1944 e la primavera1945 Casola in Lunigiana si ritrovò nell'immediata retrovia dellalinea Gotica. Il controllo del suo territorio, pullulante diformazioni partigiane, divenne di cruciale importanza per le truppe nazi-fasciste impegnate a combattere gli Alleati nella vicina Garfagnana. Il23 novembre1944, presso la frazione diRegnano, durante unrastrellamento operato dagli uomini dellaWehrmacht, vennero fucilati 15 civili.
«Di rosso, alla branca di orso in palo al naturale, tenente un crescente montante d'argento.»
Lo stemma con la branca di animale che afferra il crescente dell’antica Luni deriva da quello di Fivizzano poiché Casola fu unito a quella comunità dal XV al XIX secolo, come parte del territorio del Ducato di Modena, dopo esser stati entrambi possedimenti fiorentini.[9]
«Piccolo centro generosamente impegnato nella lotta partigiana subiva un efferato eccidio da parte delle truppe naziste, che trucidarono quindici cittadini inermi, incendiarono abitazioni e rastrellarono i pochi beni delle famiglie contadine. La popolazione con coraggio ed altissima dignità morale seppe resistere agli orrori della guerra, dando ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Casola in Lunigiana (MS), 23 novembre 1944» — 13 marzo 2006[10]