Carlo Mazzacurati (Padova,2 marzo1956 –Padova,22 gennaio2014) è stato unregista,sceneggiatore eattoreitaliano.
Primo dei cinque figli dell'ingegnere Giovanni Mazzacurati (direttore delConsorzio Venezia Nuova dal 1983 al 2005), fin da bambino si dedica alle arti teatrali, con numerosi consensi; da qui la sua citazione "Nella vita dovremmo recitare un po' tutti quanti. Teatro è rompere gli schemi, cinema è capovolgere la realtà".
All'Università di Bologna negli anni settanta è fra i primi studenti del corso di laurea inDAMS. Fu animatore del cineclub padovanoCinema Uno[1] assieme aPiero Tortolina. Nel 1979 realizzò grazie a un'eredità un film in16 millimetri,Vagabondi, che nel 1983 vinse il premio di distribuzione offerto dallaGaumont al festival milaneseFilmmaker, ma la successiva smobilitazione della casa di distribuzione impedì al film di raggiungere le sale.
Si trasferì quindi aRoma, dove lavorò ai testi di alcune trasmissioni televisive e nel 1985 scrisse assieme aFranco Bernini la sceneggiatura diNotte italiana che, conMarco Messeri (il quale diverrà il suo attore feticcio) protagonista eNanni Moretti produttore, trasformò in film nel 1987. Due anni dopo diresseIl prete bello, tratto dall'omonimo romanzo di Goffredo Parise e ambientato aVicenza.
Collaborò alle sceneggiature diMarrakech Express (finalista del premio Solinas) insieme aGabriele Salvatores eDomani accadrà diDaniele Luchetti. Conquistò ilLeone d'argento nel 1994 con la pellicolaIl toro, che ebbe per protagonistaDiego Abatantuono. Recitò piccole parti in quattrofilm di Nanni Moretti (Palombella rossa del 1989,Caro diario del 1994,Il grido d'angoscia dell'uccello predatore (20 tagli d'Aprile) del 2001 eIl caimano del 2006).
Realizzò i filmL'estate di Davide (1998) eLa lingua del santo (2000), oltre che i documentari della serieRitratti suMario Rigoni Stern,Andrea Zanzotto eLuigi Meneghello con le interviste di Marco Paolini. Nel 2006 interpretò un piccolo ruolo inZeldman diCosimo Messeri. Nel 2007 giròLa giusta distanza con protagonistaValentina Lodovini. Nel 2009 produsse conAngelo Barbagallo edEdoardo Scarantino il film-documentarioThe One Man Beatles diCosimo Messeri, in concorso alla IV edizione dellaFestival internazionale del film di Roma e candidato aiDavid di Donatello 2010 come miglior film documentario.
Nel 2010 diresseSilvio Orlando nel filmLa passione e girò il documentarioSei Venezia, con sei storie dedicate ad altrettanti personaggiveneziani. Nel dicembre 2011 venne nominato primo presidente della nuova FondazioneCineteca di Bologna[2][3]. Nel 2012 realizzòMedici con l'Africa, film documentario girato inMozambico che racconta l'attività dei volontari diMedici con l'Africa Cuamm, la più grande organizzazione italiana per la tutela della salute delle popolazioni africane. Il 20 novembre 2013 ricevette il Gran Premio Torino alla carriera.[4]
Proprio aTorino, nell'ambito delTorino Film Festival, presentò il suo ultimo filmLa sedia della felicità, in sala nella primavera 2014 e interpretato daIsabella Ragonese eValerio Mastandrea. Si trattava di un film girato inVeneto (zonacolli Euganei) eTrentino e prodotto daAngelo Barbagallo. Morì a 57 anni il 22 gennaio 2014 all'ospedale di Padova, per le complicanze di un tumore al pancreas.[5][6] La camera ardente fu allestita il 25 gennaio a Padova presso la sede di Medici con l'Africa Cuamm; il funerale si tenne in forma privata inToscana.[7]
Era sposato con Marina Zangirolami, con cui ebbe una figlia, Emilia (1995), anche lei regista, che ha debuttato con un corto nel 2018,Manica a vento, e un lungometraggio nel 2023,Billy[6].
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