La sua nascita creò notevoli problemi nella successione a Ludovico come era stata prevista nellaOrdinatio imperii dell'817, ratificata dall'imperatore aNimega, nell'819. L'Imperatore cercò di assegnare territori anche al figlio appena nato, ma dato che l'ordinatio non prevedeva un caso del genere, incontrò notevoli resistenze da parte dei figliLotario (imperatore e re d'Italia),Pipino (re diAquitania) eLudovico (re diBaviera), per cui parve che le decisioni dell'817 potessero seguire il loro corso.
Ma, nell'829, alladieta di Worms, Ludovico diede a Carlo con il titolo diduca parte dell'Alemannia (oSvevia), l'Alsazia, laRezia e parte dellaBorgogna, tutti territori tolti a Lotario. Questi, pur essendo il padrino di Carlo, si risentì ed il padre per allontanarlo dalla corte lo inviò in Italia, vietandogli di far uso del titolo imperiale. Nell'agosto dell'829, a sostituire Lotario nella custodia del fratello Carlo, fu chiamato a corteBernardo di Settimania, conte di Barcellona, che era stato insignito del titolo diciambellano e aveva ricevuto il feudo dellamarca di Spagna.
Nel decennio successivo, Carlo dovette seguire le vicissitudini paterne nella guerra civile, perdendo il formale possesso dei suoi territori o espandendoli, arrivando, in alcune occasioni ad ottenere temporaneamente, la dignità regale d'Aquitania, tra l'832 (dopo che il suo fratellastro,Pipino I, re d'Aquitania, che si era ribellato al padre, l'imperatore, Ludovico il Pio, era stato sconfitto e imprigionato, secondo laVita Hludowici Imperatoris[3], il regno di Aquitania era stato diviso tra Carlo ed il fratellastro,Lotario I[4] dal padre imperatore) e l'834 (Pipino I, che era fuggito dalla prigionia e, di fatto, governava l'Aquitania, si era riavvicinato al padre, facilitando il suo ritorno sul trono imperiale, sempre secondo laVita Hludowici Imperatoris[3] venne reintegrato come re di Aquitania[5]).
Nell'838, alla morte di Pipino I, secondo lo storico esperto di genealogie,Christian Settipani, l'imperatore, Ludovico il Pio, avocò a sé il regno d'Aquitania per assegnarlo al suo quarto figlio, Carlo il Calvo. Ma i nobili di Aquitania, che volevano mantenere l'indipendenza dall'impero, proclamarono re il figlio di Pipino I,Pipino il Giovane (noto poi come Pipino II di Aquitania) che dalNitardo viene citato come figlio maggiore di Pipino I[6]. Secondo il monaco e storico,Ademaro di Chabannes, ilconte di Poitiers,Emenone, che aveva approvato l'elezione a re d'Aquitania di Pipino II, opponendosi così al volere dell'imperatore, fu scacciato dalla contea daLudovico il Pio, dopo aver invaso ilPoitou[7].
Nell'839, alla dieta diWorms[8], l'imperatore Ludovico diseredò Pipino II (che non venne più menzionato anche nelle due successive spartizioni dell'impero) e chiese agli Aquitani di inviarlo adAquisgrana, presso la corte imperiale, ad imparare l'arte del buon governo; gli Aquitani rifiutarono, così Pipino il Giovane mantenne il controllo dell'Aquitania, mentre Carlo continuò ad essere solo il re nominale.
Il regno di Carlo il Calvo dopo il trattato di Verdun (843)
Alla morte di Ludovico il Pio avvenuta, secondo gliAnnales Fuldenses, il 20 giugno840, dopo una breve malattia, su un'isola del fiumeReno[9], Carlo si alleò con il fratello Ludovico per contrastare Lotario, divenuto imperatore, che si era alleato con il nipote Pipino II. Lo scontro avvenne aFontenay, nelle vicinanze diAuxerre, dove le truppe di Ludovico II ebbero la meglio sull'esercito imperiale, e nonostante che i Guasconi di Pipino avessero battuto il contingente di Carlo il Calvo, Pipino dovette ritirarsi in Aquitania e continuare la lotta contro lo zio Carlo il Calvo, che attaccò l'Aquitania e depose il conte di Tolosa,Bernardo di Settimania, che passò dalla parte di Pipino II.
L'anno successivo i due fratelli rafforzarono la loro alleanza attraverso ilgiuramento di Strasburgo e scatenarono una nuova offensiva contro Lotario. La guerra civile si concluse con l'accordo di Verdun (843) che assegnava a Lotario il titolo imperiale, l'Italia, laBorgogna, laProvenza e laLotaringia, e mentre a Ludovico il Germanico venne garantito il regno orientale (nucleo delregno di Germania) a Carlo veniva garantito il regno occidentale (nucleo di quello che divenneregno di Francia) che includeva l'Aquitania,Tolosa e laSettimania.
Carlo il Calvo attaccò (844) lacontea di Tolosa e fu posto l'assedio alla città di Tolosa, durante il quale Bernardo di Settimania fu catturato. Nello stesso anno Pipino II si era alleato con i Normanni, che, guidati da Jarl Oscar, ebbero modo di perlustrare l'Aquitania sino allaGaronna e arrivarono aTolosa, la saccheggiarono ma non riuscirono a liberare Bernardo (colui che per due anni (829-830) era stato il protettore di Carlo, quando era giovane) che Carlo il Calvo condannò alla decapitazione[12], per sospetto tradimento[13] e fu quindi giustiziato per ordine di Carlo il Calvo[14].
Secondo gliAnnales Xantenses, Pipino II, al comando delle truppe aquitane conGuglielmo di Settimania, il figlio di Bernardo, dopo che quest'ultimo era stato decapitato, sconfisse Carlo il Calvo[14], il 14 giugno844[15], sulle rive del fiumeAgout, un affluente delTarn. Comunque Pipino II, alleatosi ai Bretoni, che si erano ribellati a Carlo il Calvo, riuscì a respingere le truppe franche, ma dopo un incontro dei tre re, i suoi tre zii, Carlo il Calvo, re dei Franchi occidentali, Ludovico il Germanico, re dei Franchi orientali e l'imperatore, Lotario I,re di Lotaringia, questi ultimi gli imposero, tramite una lettera, di riconoscersi vassallo di Carlo, riconoscendo a Pipino II il titolo di re della piccola Aquitania (senza ilPoitou, l'Angoumois e laSaintonge). Carlo il Calvo, nell'845, aSaint-Benoît-sur-Loire, lo riconobbe governatore di tutta l'Aquitania[16].
IBretoni, che si erano rifiutati di sottomettersi, invece, il 22 novembre845, sconfissero le truppe inviate contro di loro da Carlo il Calvo, vicino aRedon, nellabattaglia di Ballon, obbligando, secondoRosamond McKitterick, con la pace dell'846[17], il re dei Franchi occidentali, Carlo il Calvo, a riconoscere l'indipendenza della regione bretone[18], anche perché i Normanni della Frisia stavano attaccando il regno dei Franchi[19].
Sempre nell'845, ivichinghi, guidati molto probabilmente daRagnarr Loðbrók, risalirono laSenna, con 120 navi, fino ad assediareParigi. Temendo il peggio, Carlo si rifugiò aSaint-Denis. I vichinghi attratti dalle ricchezze di Parigi saccheggiarono e semidistrussero la città e per abbandonarla chiesero 7000 libbre d'argento. Preso il riscatto (dettodanegeld), i vichinghi si diressero verso la Germania. Durante l'attacco dei vichinghi, Carlo commise l'errore di dividere i suoi soldati per difendere ambedue le sponde dagli invasori; ciò ne ridusse l'efficacia, e furono facilmente sconfitti dai guerrieri norreni, che arrivarono ad occupare la città.
Carlo il Calvo mentre riceve monaci al Concilio di Tours
Carlo il Calvo si dimostrò un sovrano illuminato nei confronti della cultura, accogliendo nei suoi territori i monaci irlandesi che diffondevano la cultura in Europa, risulta che il monacoGiovanni Scoto fosse alla corte di Carlo già nell'845. Nell'847 Bordeaux venne riconquistata dalle truppe di Pipino II e fu affidata a Jarl Oscar, un vichingo che era già stato alleato di Pipino nell'844, ed aveva perlustrato l'Aquitania sino allaGaronna e era arrivato aTolosa, che fu saccheggiata e prima ancora aveva perlustrato la Loira e saccheggiato Nantes. La consegna della più grande città dell'Aquitania nelle mani di un pirata avventuriero alienò a Pipino le simpatie degli Aquitani che lo appoggiavano e nel giro di un anno tutta la nobiltà lo abbandonò.
Infatti nell'848 i nobili Aquitani appoggiarono l'elezione di Carlo il Calvo a re di Francia e di Aquitania[11], che fu incoronatore di Francia ed Aquitania, adOrléans il 6 giugno848. Allora il fratello di Pipino II,Carlo (825-863), avendo avuto notizia della deposizione di Pipino, chiese di essere investito del regno di Aquitania (lasciata la corte dello zio, Lotario I, Carlo partì con una banda di seguaci alla conquista del regno di Aquitania, ma, nel marzo849, fu catturato dal conte di Tours)[20]. Pipino con i suoi alleati Normanni, in quello stesso tempo, era riuscito a rientrare in Bordeaux, dopo che era stata conquistata ancora una volta da una banda di Normanni, che non erano suoi alleati, ed a liberare il conte di TolosaGuglielmo di Settimania, che era loro prigioniero.
Pipino e Guglielmo, allora, si recarono in Settimania per farla sollevare contro Carlo il Calvo, ma, nell'849, Carlo il Calvo ritornò in Aquitania ed approfittando dell'assenza del conte Guglielmo di Settimania,Fredelone di Rouergue aprì le porte di Tolosa a Carlo, che lo premiò confermandolo nel titolo di conte di Tolosa; e mentre Pipino portava la guerra inSettimania, secondo gliAnnales Bertiniani, Guglielmo entrò in Barcellona, senza difficoltà, probabilmente per la morte del conteSunifredo. Guglielmo fece valere i suoi diritti (di conquista) su Barcellona. Secondo ilFragmentum Chronici Fontanellensium, Guglielmo conquistò Barcellona, con l'inganno, nell'849, dopo aver sconfitto e cacciatoAlerano, a cui era stata affidata la ben munita città di Barcellona e lamarca di Spagna[21].
Ma dopo la sconfitta e l'esecuzione di Guglielmo a Barcellona[22], Pipino II, tra l'851 e l'852 venne fatto prigioniero daSancho II di Guascogna, che lo consegnò a Carlo il Calvo che lo premiò trasformando il suo titolo da conte di Guascogna Citeriore a duca di Guascogna, mentre Pipino II fu costretto a farsi monaco e, nell'852, fu rinchiuso nel monastero disan Medardo aSoissons[16].
Nell'854Ludovico III il Giovane, figlio di Ludovico II il Germanico, con l'appoggio dei nobili aquitani, attaccò[23] Carlo il Calvo ed arrivò sino aLimoges, mentre iNormanni si erano stabiliti nellaValle della Loira devastandoPoitiers,Angoulême,Périgueux,Limoges,Clermont eBourges. Pipino II ne approfittò per lasciare il monastero in cui era stato rinchiuso e raccogliere intorno a sé molti nobili che, alla notizia della sua fuga, avevano abbandonato Ludovico il Giovane, che dovette rientrare in Baviera[24]. Pipino II attaccò ancora una volta Carlo, riuscendo a tenerlo impegnato e per pochi mesi ebbe il controllo dell'Aquitania[16]. In quello stesso anno Carlo il Calvo recuperò diversi territori e fece incoronare re d'Aquitania, a Limoges, suo figlio,Carlo III il Bambino; in pratica l'Aquitania era governata da due re, quello ufficiale, nel nord e Pipino II, nel sud.
Lotte contro i Normanni e successione in Provenza e Lotaringia
Nell'856 furono inormanni a risalire dalle foci della Senna e a saccheggiare Parigi e poi a devastare tutti i territori tra la Senna e la Loira. La popolazione parigina per l'inettitudine[25] di Carlo si rivolgerà al fratello Ludovico il Germanico, che dovette declinare l'invito perché stava preparando una guerra contro glislavi. Carlo per combattere i vichinghi, nell'858, chiese il supporto di Ludovico il Germanico che era ancora alle prese con gli Slavi e rifiutò, il nipote,Lotario II[26], nell'estate dell'858, con un contingente di nobili lotaringi, si aggregò all'esercito di Carlo il Calvo, nella campagna contro i vichinghi. In quegli anni mise in atto una serie di fortificazioni e ponti lungo i fiumi che sbarravano il passaggio delle navi vichinghe[27].
Il regno di Carlo il Calvo dopo il trattato di Meerssen (870)
In questo periodo, con l'elezione al soglio pontificio di papaNicola I (858-867), Carlo il Calvo dovette subire, così come suo fratello Ludovico ed i vari nipoti, i rimproveri, per le eventuali disobbedienze alle richieste del papa stesso, e le esortazioni ad esaltare la chiesa di Roma, che secondo il papa, era un preciso dovere dei re cristiani. E quando Carlo il Calvo si mostrava offeso per i rimproveri molto duri di Nicola I, quest'ultimo gli replicava che «il re doveva sottomettersi così comeGiobbe si era inchinato alle mortificazioni inflittegli dall'Altissimo».
In quello stesso periodo si era profilata una campagna contro le chiese private ePrudenzio di Troyes (?-861) eIncmaro di Laon si batterono affinché le chiese al momento della consacrazione fossero consegnate alle gerarchie ecclesiastiche, mentreIncmaro di Reims, appoggiato da Carlo il Calvo, controbatteva che pur eliminando gli abusi, le chiese private erano accettabili. Nell'863 morìCarlo di Provenza, figlio di Lotario I. Carlo il Calvo, che aveva manifestato l'interesse di impadronirsi dei suoi territori, ma era stato sconfitto da Carlo di Provenza già tre anni prima, cercò di succedergli, ma venne impedito da un'azione del nipote, l'ImperatoreLudovico II, che, per primo, era arrivato in Provenza, se ne era impadronito ed aveva ceduto alcuni territori al fratello Lotario II.
Nell'869 morì un altro dei figli di Lotario I,Lotario II, che aveva il dominio della Lotaringia. Approfittando che il legittimo erede, Ludovico II, era impegnato in Italia, ma soprattutto non aveva un grosso seguito tra i nobili di Lotaringia, Carlo cercò di entrarne in possesso e con il suo esercito e l'appoggio di una parte della nobiltà di Lotaringia, conquistòMetz allo scopo di precedere il fratello Ludovico il Germanico, che a sua volta aveva simpatizzanti in Lotaringia. Il 9 settembre 869 Carlo il Calvo è incoronatore di Lotaringia dall'arcivescovoIncmaro di Reims nellacattedrale di Metz[28].
Ludovico il Germanico, invece di scatenare una guerra, preferì trovare un accordo con il fratellastro, spartendosi il territorio. L'anno seguente sancirono la spartizione con iltrattato di Meerssen (870), con il quale a Carlo spettò la parte occidentale della Lotaringia. I due fratelli ignorarono nella spartizione Ludovico II, il quale si rivolse al papaAdriano II per perorare la sua causa. Il pontefice mandò due ambasciatori nelle corti di Carlo e Ludovico allo scopo di far risolvere le questioni al vescovo diReimsIncmaro. Questi ignorò il volere del papa mostrandosi leale nei confronti del suo sovrano Carlo, garantendo a lui e al fratello i territori che si erano divisi.
Carlo, rimasto vedovo (6 ottobre869), si sposò in seconde nozze conRichilde delle Ardenne (ca.845-910), figlia del conteBivin di Vienne (822-877), già suaconcubina, per procura il 12 ottobre869, poi di persona, adAquisgrana, il 22 gennaio870[11]. Nell'agosto dell'871, si era diffusa la notizia che l'imperatore Ludovico II fosse morto[29]; i suoi zii, Carlo il Calvo e Ludovico II il Germanico, inviarono immediatamente truppe in Italia per impadronirsi del regno, ma trovando Ludovico in buona salute dovettero rientrare[30].
Ludovico II il Giovane morì nell'875 senza eredi maschi, lasciando solo una figlia. In quel momento Carlo il Calvo eLudovico II il Germanico erano gli ultimi figli diLudovico il Pio ancora viventi e i più alti in grado nella successione al trono imperiale. Carlo il Calvo varcò le Alpi con il suo esercito allo scopo di ottenere il trono e il titolo imperiale. Il fratello, d'altra parte, voleva garantire la successione imperiale al figlioCarlomanno il quale varcò il Brennero deciso a contrastare lo zio[31].
Il regno di Carlo il Calvo dopo la morte diLudovico II (875)
Iniziò una disputa dove i grandi vassalli d'Italia parteggiarono per l'una o l'altra fazione allo scopo secondario di rafforzare i propri poteri. Tra i sostenitori di Carlomanno ci fu il futuro ImperatoreBerengario, allora marchese delFriuli, che si distinse conquistando i territori bergamaschi di un conte che appoggiava Carlo. Il re dei Franchi occidentali, Carlo, che aveva l'appoggio di papaGiovanni VIII, riuscì ad imporsi nella lotta e si fece incoronare imperatore il 25 dicembre dell'875[32].
L'imperatore Carlo, lasciato in Italia il cognatoBosone, dopo averlo nominato duca d'Italia e conte di Provenza, fu costretto però a rientrare precipitosamente in Gallia, poiché il fratello Ludovico aveva attaccato e devastato i territori occidentali. Il nuovo imperatore liberò Aquisgrana e poiColonia, giungendo a minacciare la possibilità di occupare i territori del fratello. Questi gli intimò di non varcare ilReno, ma dopo il fallimento delle trattative, fu Ludovico stesso a superarlo e ad impartire una sonora sconfitta a Carlo[31].
Tuttavia Ludovico II il Germanico morì il 28 agosto dell'876. I figliCarlomanno,Ludovico il Giovane eCarlo il Grosso si spartirono il regno orientale sulla base delle regole di successione che egli aveva stabilito quand'era in vita. Spettò al figlio Carlomanno, designato dal padre come Re di Baviera nonché come suo successore del titolo regale dei Franchi orientali, a proseguire la guerra in Italia.
Nel corso dell'876, i vichinghi avevano ripreso a risalire la Senna, minacciando la riccaabbazia di Saint-Denis, facendo fuggire i monaci. Allora Carlo negoziò nuovamente per un loro ritiro dalla Senna; lo ottenne per 5000 libbre d'argento ed il 7 maggio877, ordinò la raccolta del tributo speciale, ilTributum Normanicum. Per ottenere l'appoggio dei marchesi e dei grandi feudatari francesi ed affrontare Carlomanno in Italia, il 14 giugno 877 Carlo proclamò il cosiddettocapitolare di Quierzy, nel quale riconobbe l'ereditarietà dei grandi feudi.
Carlo il Calvo in età avanzata; ritratto della sua Bibbia
Carlo il Calvo, alla fine di giugno, accompagnato dalla moglie Richilde e da una piccola parte dei suoi vassalli maggiori attraversò le Alpi e, aVercelli, ricevette la visita dipapa Giovanni VIII che lo incitò a continuare la guerra contro i figli di Lodovico il Germanico. Carlomanno nel frattempo era sceso in Italia con un imponente esercito, passando dalBrennero[33]. Temendo uno scontro, e non essendo stato raggiunto dai suoi vassalli, tra cui Bosone, che erano rimasti in Gallia, perché ritenevano il problema dei vichinghi prioritario rispetto al problema italiano, Carlo dovette abbandonare l'Italia[33], cercando rifugio nellaMoriana. Arrivò malato per il viaggio lungo e disagiato, morendo aBrides-les-Bains il 6 ottobre877. Sul trono dei Franchi occidentali gli succedette il figlioLudovico il Balbo, mentre in Italia Carlomanno poté farsi eleggere re d'Italia dalla dieta di Pavia.
È stato suggerito che il soprannome di Carlo sia stato usato in modo ironico e non descrittivo; cioè che in realtà non fosse calvo, anzi, dalle fonti sembra che possedesse una folta capigliatura[34]. Un'interpretazione alternativa o aggiuntiva si basa sul fatto che inizialmente non deteneva un regno: "Calvo" sarebbe in questo caso un riferimento ironico alla sua mancanza di terra, in un'età in cui i suoi fratelli erano già insediati in vari regni da alcuni anni[35].
Rappresentazioni contemporanee della sua persona, ad esempio, nellaBibbia dell'845 (al lato), sul sigillo dell'847 (come re) e sul sigillo dell'875 (come imperatore) lo mostrano con i capelli, così come lastatuetta equestre (870 ca.) che si pensava lo raffigurasse. La Genealogia dei re franchi, un testo di Fontanelle che risale forse già all'869, e un testo senza traccia di ironia, lo chiamaKarolus Calvus ("Carlo il Calvo"). Rimane un dato di fatto che, alla fine del X secolo,Richerio di Reims eAdemaro di Chabannes lo chiamano senza fini derisori "Carlo il Calvo"[36].
^abLaVita Hludowici Imperatoris sono due biografie, dalla nascita all'840, dell'imperatoreLudovico il Pio, scritte, in latino, da due monaci, uno anonimo, conosciuto come "l'Astronomo", mentre del secondo si conosce il nome: Thegano.
^(LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, pp. 31-32 par 16
^A Worms, nell'839, Ludovico il Pio, oltre che ignorare completamente il nipote Pipino II, al figlioLudovico assegnò la sola Baviera, per cui l'impero, alla sua morte sarebbe stato diviso praticamente in due parti, con la linea di demarcazione, da nord a sud, che correva lungo laMosa, sino allaMosella, aToul, poi attraversando laBorgogna ed illago di Ginevra, arrivava alleAlpi, che seguiva sino almar Mediterraneo.Lotario I, che, oltre al titolo di imperatore, aveva il diritto di prelazione, scelse la parte orientale, e a Carlo il Calvo, toccò la parte occidentale.
^Dopo l'853, i nobili aquitani, che non gradivano come re Carlo il Calvo, avevano inviato messaggeri a Ludovico il Germanico per offrirgli la corona d'Aquitania, minacciando che se avesse rifiutato si sarebbero rivolti aiVichinghi o aiSaraceni. Ludovico il Germanico inviò il figlio, Ludovico il Giovane.
^Carlo si dimostrò attivo nella difesa dei territori, ma dovette subire una mancanza di collaborazione da parte di molti suoi feudatari con cui si trovava in disaccordo
^Nell'855, Lotario I era morto ed i suoi territori erano stati divisi tra i figli:
Ludovico II, il primogenito, al quale vennero assegnati i territori dell'Italia, cui già possedeva dignità regale, ed iltitolo imperiale;
Lotario II, al quale spettarono laFrisia e i territori compresi tra il fiumeReno a est, il fiumeSchelda ad ovest e i montiGiura e laSavoia, inclusi, a sud; a questo territorio fu dato il nome diLotaringia;
Carlo, il terzogenito, il quale ricevette laProvenza ed una parte diBorgogna ai confini della Savoia (parte della Borgogna Cisgiurana).
^Ciò non impedì ai Vichinghi di mettere a ferro e fuoco Parigi, nell'865 e Melun, nell'866, nonostante l'impegno profuso dal marcheseRoberto il Forte, sino alla sua morte allabattaglia di Brissarthe (866).
^Histoire de Metz, François-Yves Le Moigne (dir),1986
^Durante il banchetto che a Roma era stato imbandito in suo onore dopo l'incoronazione ad imperatore fu recitato un componimento in versi del poeta romanoGiovanni Immonide detto Giovanni Diacono, rifacimento satirico di una vecchia opera intitolataCoena Cypriani.
Incorsivo i regnanti titolaride iure ma nonde facto, oppure i pretendenti al trono, quindi senza effettiva sovranità sui territori italiani
Note:
^non è chiaro con quale titolo Odoacre regnò in Italia ma gli storici concordano sull'attribuirgli quello diRe d'Italia, assegnatogli dal contemporaneoVittore Vitense.
^non da Imperatore, contese il trono ad Enrico II il Santo