Carlo Camillo II Massimo cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 20 luglio1620 aRoma |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato patriarca | 15 dicembre1653 dapapa Innocenzo X |
Consacrato patriarca | 4 gennaio1654 dalcardinaleFabio Chigi (poipapa) |
Creato cardinale | 22 dicembre1670 dapapa Clemente X |
Deceduto | 12 settembre1677 (57 anni) aRoma |
Manuale |
Carlo Massimo, più noto comeCamillo II Massimo[1], (Roma,20 luglio1620 –Roma,12 settembre1677), è stato uncardinale,politico enumismaticoitaliano.
Figlio primogenito di Giacomo Luigi Massimo, marchese di Arsoli, e di sua moglie Giulia Serlupi, Carlo nacque aRoma nell'antica famiglia aristocratica deiMassimo che annoverava tra gli avi ilpapa Anastasio I.
Apprese i primi rudimenti della scienza antiquaria dallo storicoFrancesco Angeloni e si laureò allaSapienza nel1640, anno in cui morì lo ziomonsignorCamillo Massimo, detto il "Cieco", che lo aveva nominato erede universale di una fortuna immensa, consistente in terreni, palazzi, collezioni d'arte e 250.000scudi dell'epoca, oltre al titolo vescovile. Congiuntamente all'accettazione del lascito, quale primogenito della casata, Carlo acquisì il nome di Camillo II, in osservanza alfedecommesso dettato dallo ziovescovo, piuttosto inusuale presso l'aristocrazia pontificia.
Nel1646 divennecameriere segreto e familiare del Papa e, nell'anno seguente, canonico diSan Pietro in Vaticano. Il 10 settembre1651, versando la forte somma di 80.000 scudi, ottenne la nomina a chierico dellaCamera Apostolica dalprotocamerario cardinaleOttaviano Raggi, riuscendo così a inserirsi tra le alte cariche dellacuria pontificia.
Elettopatriarca di Gerusalemme nel dicembre1652, venne consacrato il 4 gennaio successivo nella chiesa romana di San Silvestro al Quirinale per mano del cardinaleFabio Chigi, assistito daGiulio Rospigliosi, arcivescovo titolare di Tarso. Creato assistente al soglio pontificio il mese successivo, Camillo Massimo raggiunse lapenisola iberica in nave qualenunzio apostolico presso ilre di Spagna, in sostituzione diGiulio Rospigliosi, rimanendovi dal 16 gennaio1654 al1656. Durante questi anni egli tentò di far siglare una pace traFrancia eSpagna estromettendo però dagli accordi l'ambasciatore veneziano, al punto che la Serenissima fu costretta a presentare la sua protesta al pontefice che richiamò Camillo dalla sua nunziatura.
Rientrato aRoma nell'agosto del1658, si trovò al centro di molteplici intrighi orditi tanto nella corte spagnola, quanto nella curia romana. Caduto in disgrazia, Camillo II venne lasciato senza incarichi politici per alcuni anni. In quel periodo visse nell'Urbe in modo discontinuo, preferendo spesso dimorare nel propriofeudo diRoccasecca dei Volsci e si dedicò allo studio dellanumismatica (alla sua morte possedeva più di 2000 monete antiche e alcune delle quali molto rare) e all'ordinamento e ampliamento delle collezioni d'arte di famiglia, che trovarono adeguata sede nelpalazzo alle Quattro Fontane, acquistato il 19 febbraio1664.
Grazie ai buoni uffici didonna Olimpia Aldobrandini, nuora della potente "papessa Maidalchini", a partire da1667 riebbe l'affidamento di importanti incarichi politici, fino ad essere elevato al rango dicardinale, daPapa Clemente X, nelconcistoro del 22 dicembre1670. Ricevette la berretta cardinalizia ed il titolo di Santa Maria in Domnica (titolo elevatopro illa vice) il 23 febbraio1671. Il 30 gennaio1673 optò per il titolo di Sant'Eusebio e prese parte quindi al conclave del1676 che elesse a ponteficeInnocenzo XI. Il 19 ottobre1676 optò per il titolo di Sant'Anastasia.
Camillo II continuò a coltivare la sua passione verso l'arte, anche spendendo cifre ingentissime per commissionare opere o acquistare reperti archeologici e per il loro restauro, confidando nel proprio incarico cardinalizio per far fronte agli impegni assunti.Fu tra l'altro uno dei più assidui committenti diClaude Lorrain.
La morte lo colse cinquantasettenne, senza aver potuto ripianare l'enorme situazione debitoria che costrinse il fratelloFabio, suo erede universale, a vendere buona parte della collezione, organizzando un'asta nellaprimavera del1678 e, essendo insufficiente il ricavato, a cedere il palazzo alle Quattro Fontane all'exCardinale Segretario di StatoNerli, per 25.000 scudi, il 27 aprile1679.
Il suo volto è noto specialmente per il bellissimo ritratto che di lui realizzòDiego Velázquez nel1650, durante il suo secondo soggiorno italiano, oggi conservato inInghilterra aKingston Lacy, nelDorset (proprietà delNational Trust).
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Luca Massimo, I barone di Pisterzo e Prossede | Domenico Massimo | ||||||||||||
Giulia Maddaleni Capodiferro | |||||||||||||
Carlo Massimo | |||||||||||||
Virginia Colonna | Giulio Colonna, signore di Montefortino | ||||||||||||
Maria Conti | |||||||||||||
Giacomo Luigi Massimo, marchese di Arsoli | |||||||||||||
Pier Giuseppe Giustiniani Banca | Francesco Giustiniani Banca, co-signore di Chio | ||||||||||||
Caterina Giustiniani Longo | |||||||||||||
Chiara Giustiniani Banca | |||||||||||||
Luigina Giustiniani | Benedetto Giustiniani | ||||||||||||
Caterina Giustiniani Moneglia | |||||||||||||
Carlo Massimo | |||||||||||||
Francesco Serlupi | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Giovanni Battista Serlupi | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Giulia Serlupi Crescenzi | |||||||||||||
Ottaviano Crescenzi | … | ||||||||||||
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Livia Crescenzi | |||||||||||||
Maria Sallustia Cerrini | Camillo Cerrini | ||||||||||||
Elisabetta Petrucci | |||||||||||||
Altri progetti
Predecessore | Patriarca titolare di Gerusalemme | Successore | ![]() |
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Egidio Orsini de Vivere | 15 dicembre1653 - 22 dicembre1670 | Egidio Colonna,O.S.B.Cas. |
Predecessore | Nunzio apostolico inSpagna | Successore | ![]() |
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Francesco Caetani | 16 gennaio1654 - 27 ottobre1656 | Carlo Bonelli |
Predecessore | Maestro di Camera della Corte Pontificia | Successore | ![]() |
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Emilio Bonaventura Altieri | 29 novembre1669 - 22 dicembre1670 | Alessandro Crescenzi,C.R.S. |
Predecessore | Cardinale presbitero di Santa Maria in Domnica (titolo presbiteralepro hac vice) | Successore | ![]() |
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Sigismondo Chigi | 23 febbraio1671 - 30 gennaio1673 | Pietro Basadonna |
Predecessore | Cardinale presbitero di Sant'Eusebio | Successore | ![]() |
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Carlo Gualterio | 30 gennaio1673 - 19 ottobre1676 | Piero Bonsi |
Predecessore | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore | ![]() |
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Carlo Bonelli | 19 ottobre1676 - 12 settembre1677 | Girolamo Gastaldi |