«e tu i cari parenti e l'idïoma désti a quel dolce di Calliope labbro che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma d'un velo candidissimo adornando, rendea nel grembo a Venere Celeste»
Considerata la maggiore delleMuse, era anche dea dell'eloquenza, che conferiva a re e principi. Nell'arte più antica viene raffigurata con in mano unalira mentre nell'era classica, quando le Muse furono assegnate a sfere artistiche specifiche fu eletta Musa dellapoesia epica e fu perciò spesso ritratta con in mano unatavoletta cerata ed unostilo oppure unapergamena; in tale veste è invocata daOmero nell'Iliade e nell'Odissea;Dante Alighieri nellaDivina Commedia la invoca nel II canto dell'Inferno e nel I canto delPurgatorio.