Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

CD-i

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
CD-i
console
ProduttoreRoyal Philips Electronics N.V.
TipoConsole da tavolo
Lettore multimediale
GenerazioneQuarta
In vendita 3 dicembre1991
1992[1]
Dismissione1998
Unità vendute1 milione (stimato)[2]
PredecessorePhilips Videopac+ G7400
Caratteristiche tecniche
Supporto di
memoria
VCD,CD+G,CD-i,Audio CD, Karaoke CD
Dispositivi
di controllo
Telecomando,gamepad
CPUPhilips SCC68070 a 15,5 MHz[2]
RAM totale1 MB[2]
ServizionlineCD-Online
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

IlCD-i (conosciuto anche comeCompact Disc Interactive oPhilips CD-i) è unlettore multimediale, ancheconsole per videogiochi, sviluppato e commercializzato dallaPhilips tra il1991 e il1998.

Il nome si riferisce anche allo standard di memorizzazione utilizzato daiCD riprodotti dal lettore. Lo standard viene specificato nelGreen Book co-sviluppato daSony e Philips nel1986.

Da tempo ci si aspettava che il CD diventasse prima o poi il supporto di riferimento in campo videoludico, e con l'introduzione del CD-i sembrava che ciò si stesse verificando. Tuttavia la vera affermazione del CD arrivò soltanto a metà anni '90 con laPlayStation, mentre il CD-i ebbe una storia travagliata e fu uno dei peggiori fallimenti hardware dell'industria videoludica.[3]

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

In quanto colosso dell'audio-video, che aveva anche avuto un ruolo fondamentale nell'invenzione del Compact Disc, la Philips si trovava in posizione favorevole per tentare l'impegnativa introduzione di massa di un sistema multimediale di questo tipo, sebbene l'azienda non avesse una presenza radicata nel settore videogiochi.[1]Il primo lettore CD-i venne presentato da Philips nel1991 e messo in vendita negli Stati Uniti il 3 dicembre[1], al prezzo di 400dollari. Il lettore era in grado di leggere dischi in formato CD-i,CD Audio,CD+G, CD karaoke eVideo CD, sebbene la lettura di questo standard richiedesse l'acquisto di una scheda di decodificaMPEG-1 opzionale (Digital Video Card - DVC), necessaria anche per determinati videogiochi.

Pur non essendo la prima console ad andareonline, il lettore fu innovativo anche nel proporre il servizio CD-Online, lanciato nelRegno Unito nell'ottobre 1995, che forniva un vero e propriobrowser perInternet, richiedendo però un apposito accessorio, la scheda DVC, e un abbonamento mensile[4].

La console venne prodotta in svariati aggiornamenti da un consorzio di produttori davvero impressionante:Magnavox,LG,Digital Video Systems,Memorex,Grundig,Sony (che ne produsse una versione portatile dettaIntelligent Discman),Kyocera, NBS,Highscreen eBang & Olufsen (che commercializzò, nel1996, un televisore con un sistema CD-i integrato).[senza fonte]

Tuttavia fece fatica a raggiungere una certa diffusione nel mercato e a tutt'oggi viene considerato tra i più grandi flop del settore videoludico; la causa principale, fin dai primi tempi, può essere vista proprio nella scarsità di software videoludico pubblicato per il sistema[1]. Sebbene fosse supportato da una grande azienda quale Philips, i team di sviluppo dei videogiochi semplicemente non avevano una vera e propria formazione da game designer[senza fonte].Lo scarso successo del dispositivo causò danni economici e di immagine alla Philips, influenzando negativamente anche la collaborazione con laNintendo per il mai realizzatoSNES CD[1].

Dal fallito accordo con la Nintendo, la Philips guadagnò comunque i diritti a realizzare per CD-i alcuni videogiochi delle serie di enorme successoMario eZelda, ma la preziosa occasione non fu ben sfruttata[1]. Nel 1993-1994 uscironoHotel Mario e tre spin-off diZelda, ma sviluppati in fretta da squadre occidentali con risultati deludenti[2].

Dal1994 al1998 Philips continuò la produzione CD-i tramite dei cataloghi indirizzati direttamente verso i privati, con le serie 200, 400 (munite di un joypad più comodo), 300 (dei CD-i portatili con schermo lcd) e 600, questi ultimi dei lettori con disk drive professionali per programmatori; alcuni modelli erano distribuiti daGoldstar.[senza fonte]

Cause del fallimento

[modifica |modifica wikitesto]

Il sistema arrivò sul mercato con forte ritardo per problemi tecnici dello sviluppo, infatti nei primi progetti della Philips sarebbe dovuto uscire nel 1988. L'introduzione di una console a CD poteva essere innovativa, ma uscendo nel 1991 si ritrovò battuto sul tempo dalPC Engine con lettore CD-ROM², e altri concorrenti erano usciti o uscirono poco dopo, comeCommodore CDTV eSega CD[5]. Il CD-ROM stava diventando uno standard anche sui computer PC e Mac, con potenze di calcolo crescenti. Il CD-i rimase invece sulle specifiche del 1987 per i CD e utilizzò un processore datato, della famiglia del68000. Gli sviluppatori andarono incontro a molte difficoltà e limiti tecnici. Ad esempio l'audio è soltanto di tipo CD, quindi anche il più semplice effetto sonoro andava registrato come traccia CD, e per la sovrapposizione di anche due soli canali servivano complessi espedienti dimissaggio via software[4].

I primi giochi furono perlopiù lenti e poco interessanti. Al lancio del CD-i negli USA, molte postazioni dimostrative nei negozi mostravanoJigsaw, un gioco dipuzzle, perché non ce n'erano altri disponibili. Le cose migliorarono solo verso il 1993, con giochi più stimolanti comeAlien Gate eSteel Machine. Secondo Dale DeSharone, uno dei principali sviluppatori per CD-i ingaggiati inizialmente, la Philips non considerava il sistema dedicato al mercato dei videogiochi, ma piuttosto al mercato educativo. Tra i titoli di lancio, educativi comeTreasures of theSmithsonian avevanobudget di sviluppo multimilionari, mentre giochi comeLaser Lords erano intorno a 700.000$. Dopo il lancio invece ci si rese conto che solo i giochi vendevano in modo rilevante. La strategia di mercato non fu ben indirizzata, i consumatori erano confusi su cosa stavano comprando, e il prezzo alto non aiutava[6].

In pratica, anche con i giochi più evoluti, il sistema poteva apparire più costoso e meno potente perfino di unMega Drive. Era anche limitato dai due soli pulsanti di azione sul controller, poi aumentati su modelli successivi. La possibilità di vedereVideo CD era innovativa, ma richiedeva il costoso accessorio Digital Video Card, necessario anche per alcuni giochi. Infine ladistribuzione del CD-i, al di fuori dei Paesi Bassi e soprattutto negli USA, non fu buona. Nel complesso il CD-i era un buon sistema quando dotato di DVC e quando finalmente arrivò del software decente, ma non aveva speranze contro concorrenti più avanzati e più economici[7].

Videogiochi

[modifica |modifica wikitesto]
Le singole voci sono elencate nellaCategoria:Videogiochi per CD-i.

Il catalogo di titoli per CD-i fu ampio, ma costituito in buona parte da prodotti diedutainment e titoli di scarso interesse, comunque non mancarono videogiochi degni di nota[8]. Nel complesso i giochi furono circa 200[9].

Secondo una selezione fatta dalla rivistaRetro Gamer, i dieci più grandi giochi per CD-i sonoThe Apprentice,Plunderball,Pac-Panic,Hotel Mario,Brain Dead 13,Burn: Cycle,Ram Raid,Mutant Rampage: Bodyslam,Secret Mission,Link: The Faces of Evil/Zelda: The Wand of Gamelon[10].Retrogame Magazine cita l'importanza diInca,Burn: Cycle eLost Eden nel promuovere i giochi in stile film interattivo che proliferarono nella prima metà degli anni '90, e la validità dei titoli convertiti da altri sistemiThe 7th Guest,Myst,Defender of the Crown,Lemmings,Litil Divil[2].

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abcdefRetrogame Magazine 1, p. 64.
  2. ^abcdeRetrogame Magazine 1, p. 65.
  3. ^Retrogame Magazine 1, p. 63.
  4. ^abRetro Gamer 32, p. 43.
  5. ^Retro Gamer 32, p. 42.
  6. ^Retro Gamer 32, p. 44.
  7. ^Retro Gamer 32, p. 45.
  8. ^Retro Gamer 32, p. 48.
  9. ^MobyGames,gamaplace.jpArchiviato il 27 giugno 2021 inInternet Archive.,GameSpot.
  10. ^Retro Gamer 32, pp. 46-47.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
Riviste contemporanee
Riviste retrospettive
  • Philips CD-i - Il muto profeta della rivoluzione digitale, inRetrogame Magazine, n. 1, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, maggio/giugno 2017, pp. 62-65,ISSN 2532-4225 (WC ·ACNP).
  • (EN)Retroinspection: Philips CD-i, inRetro Gamer, n. 32, Bournemouth, Imagine Publishing, dicembre 2006, pp. 40-49,ISSN 1742-3155 (WC ·ACNP).
Manuali

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
PHILIPS
Divisioni e
sussidiarie
AttualiPhilips Consumer Lifestyle ·Philips Healthcare (Philips Medizin Systeme) ·Philips AVENT ·Respironics ·Shenzhen Goldway Industrial · Philips Lighting ·Philips Lumileds Lighting Company · Corporate Technologies
Del passato e
cessate
Liquavista ·Magnavox ·NXP Semiconductors ·Philips Analytical ·Philips Natuurkundig Laboratorium ·PolyGram(Fontana Records ·Mercury Records ·Philips Classics Records ·Philips Records ·Polygram Filmed Entertainment ·Vertigo Records) ·Saeco
Joint venture e
shareholding
AttualiNXP Semiconductors(19.9%) · Philips-Neusoft Medical Systems(51%) ·TCL Corporation(6.3%) ·TP Vision(30%)
Del passato e
cessate
ASML Holding ·Broadcast Television Systems Inc. ·Grundig ·LG Philips Display ·Marantz ·Navteq ·NEC Philips Unified Systems ·Philips Consumer Communications ·TSMC
Marchi, prodotti
e standard
AttualiAmbilight ·Hue ·Norelco ·Philips Cinema 21:9 TV ·Philips Entertaible ·Philips GoGear ·Philips Intimate Massagers ·Senseo ·ShoqBox ·Sonicare ·Streamium ·Trimension ·Video Content Protection System
cessatePhilips CD-i ·Philips Nino ·Philips Velo ·Philips Videopac ·Philips VideoWriter ·Philips :YES ·Philishave ·SpeechMagic ·Video 2000
Persone chiaveCor Boonstra (Presidente e CEO) ·Frans van Houten (Cofondatore) ·Anton Philips eGerard Philips ·Frits Philips
LuoghiEvoluon ·High Tech Campus Eindhoven ·Philips Arena ·Philips Stadion
AltroCarousel ·HDMI Licensing ·Philips Sports Manager of the Year ·Phoebus cartel
V · D · M
Storia delleconsole per videogiochi
1ª generazione (1972-1984)Magnavox Odyssey ·VideoSport MK2 ·Ping/Play-O-Tronic ·Commodore TV Game 2000K/3000H ·Serie Magnavox/Philips Odyssey ·Coleco Telstar ·APF TV Fun ·Philco/Ford Telejogo ·Serie Philips Tele-Spiel ·Pong ·TV Scoreboard ·Nintendo Color TV Game ·Atari Video Pinball ·Mera-Elwro/Ameprod TVG-10 ·Serie PC-50x ·BSS 01 ·Unisonic Tournament ·Turnir ·TV-18
2ª generazione (1976-1991)Fairchild Channel F ·RCA Studio II ·1292 Advanced Programmable Video System ·Atari 2600 ·Bally Astrocade ·Interton VC 4000 ·APF-M1000 ·Magnavox Odyssey² ·APF Imagination Machine ·Microvision ·Intellivision ·Super Vision 8000 ·CreatiVision ·Cassette Vision ·Arcadia 2001 ·Atari 5200 ·ColecoVision ·Vectrex ·SG-1000 ·Hanimex HMG-7900 ·Game & Watch ·Entex Select-A-Game ·Adventure Vision
3ª generazione (1983-1995)PV-1000 ·Nintendo Entertainment System(Disk System ·NES-101 ·Mini) ·Atari 7800 ·Sega Master System ·Commodore 64 Games System ·Amstrad GX4000 ·Super Cassette Vision
4ª generazione (1987-2004)PC Engine ·Sega Mega Drive/Genesis(CD ·32X) ·Game Boy(Pocket ·Light) ·Atari Lynx ·Neo Geo ·Game Gear ·PC Engine GT ·Gamate ·Watara Supervision ·Super Nintendo Entertainment System(Super Game Boy) ·Commodore CDTV ·CD-i ·Neo Geo CD
5ª generazione (1993-2006)FM Towns Marty ·Atari Jaguar(CD) ·Amiga CD32 ·3DO ·PlayStation ·NEC PC-FX ·Sega Saturn ·Playdia ·Sega Nomad ·Apple Pippin ·Virtual Boy ·Casio Loopy ·Nintendo 64(DD) ·Game.com ·Game Boy Color ·Neo Geo Pocket ·Neo Geo Pocket Color ·PocketStation
6ª generazione (1998-2012)Dreamcast ·PlayStation 2(EyeToy ·PSX) ·WonderSwan Color ·Game Boy Advance(SP ·Micro) ·GameCube ·Xbox
7ª generazione (2004-2017)Nintendo DS(Lite ·DSi ·DSi XL) ·PlayStation Portable(Slim & Lite ·3000 ·Go ·E1000) ·Xbox 360(Kinect) ·Wii(Mini) ·PlayStation 3(PlayStation Eye ·Move) ·Zeebo
8ª generazione (2011-2020)Nintendo 3DS(XL,2DS,New) ·PlayStation Vita(2000,TV) ·Wii U ·Ouya ·Nvidia Shield Portable ·GameStick ·PlayStation 4(Slim,Pro) ·Xbox One(S,X) ·Nintendo Switch(Lite,Modello OLED)
9ª generazione (2020-)PlayStation 5(Slim,Pro) ·Xbox Series X e Series S ·Nintendo Switch 2
(le console sono ordinate per data di lancio)
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=CD-i&oldid=136046142"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp