Le tradizioni burgunde sulle origini scandinave sembrano trovare conferme nellatoponomastica successiva e nelle evidenze archeologiche (Stjerna) e molti ritengono verosimili le loro tradizioni[3]. Fu probabilmente perché la Scandinavia era situata oltre il loro orizzonte che le fonti romane più antiche non menzionavano questo popolo (ad es.Tacito che menziona solo una tribù scandinava, iSuiones) e non ci dicono da dove veniva. Intorno all'anno270 popolazioni burgunde entrano per la prima volta in contatto con l'Impero romano. NelIII secolo, dopo lo sfondamento dellimes da parte degliAlemanni, i Burgundi si stabilirono nella regione fraReno eMeno.
Nell'anno369 l'imperatoreValentiniano I ottenne il loro aiuto nella guerra contro un'altra tribù germanica, gliAlemanni[4]. A quel tempo i Burgundi vivevano probabilmente nel bacino dellaVistola secondoGiordane, storico deiGoti della metà delVI secolo. Tuttavia, i Burgundi sembrano aver avuto relazioni tempestose anche con i Romani, poiché razziavano anche le regioni di frontiera e allargavano la loro influenza più che potevano. I riferimenti che troviamo nelle fonti romane situano i Burgundi a est del Reno[5], e ritenevano i Burgundi semplicemente una tribù germanica orientale. Qualche tempo dopo la guerra contro gli Alemanni, i Burgundi vennero sconfitti in battaglia daFastida, re deiGepidi e furono quasi annientati. All'incirca quaranta anni dopo (fine delIV secolo), i Burgundi ricomparvero.
Approfittando del fatto cheStilicone avesse sguarnito illimes renano di truppe, richiamandole in Italia affinché la difendessero dalle incursioni diAlarico I deiVisigoti prima e diRadagaiso poi, negli anni406-408 le tribù germaniche settentrionali scavalcarono gli Alemanni a ovest, varcarono ilReno ed entrarono nei territori imperiali (una fase relativamente pacifica delleinvasioni barbariche, che corrisponde bene al nome dato loro dagli storici tedeschi:Völkerwanderung, ovvero migrazione dei popoli). Tra di loro vi erano gliAlani, iVandali, iSuebi e probabilmente i Burgundi, i quali migrarono verso occidente e s'insediarono nella valle del Reno. Pare che al tempo ci fossero relazioni amichevoli tra Burgundi eUnni. Era usanza unna quella di allungare artificialmente il cranio delle femmine fasciandolo molto stretto fin da bambine. Nelle sepolture germaniche si trovano talvolta ornamenti unni e crani femminili trattati in questo modo. A ovest del Reno solo le sepolture burgunde contengono un gran numero di tali crani.[6]
Foederati insediati nella prima metà delV secolo traMeno eReno, i Burgundi subirono diversi saccheggi da parte degli Unni diOctar: diecimila di questi furono uccisi da tremila neoconvertiti al cristianesimo alla morte del loro re durante una spedizione nel430.[7] Nel436 subirono l'attacco di altriUnni, allora arruolati daEzio. Lo stesso condottiero romano permise poi ai Burgundi di stanziarsi tra laSaona e ilRodano, in quella che da essi prenderà il nome diBorgogna, per difendere i passialpini.
Da qualche parte nell'Europa orientale i Burgundi furono convertiti alCristianesimo nella formaariana, fatto che provocò sospetto e diffidenza tra l'Impero romano d'Occidente (cattolico) e gli stessi Burgundi. Tali sospetti cominciarono a dissiparsi verso l'anno500 con la stretta amicizia tra reGundobado, uno degli ultimi re dei Burgundi, e Avito, vescovo diVienne. I rapporti furono anche migliori con il figlio e successore di Gundobado,Sigismondo che fu egli stesso cattolico e ci sono evidenze del fatto che anche molti Burgundi lo fossero diventati, compresi diversi membri femminili della casa reale. Nel517 i Burgundi celebrarono il loroconcilio nazionale a Epaon.
Nel411, il re burgundoGundicaro (Gundahar oGundikar, ilGunther dellasaga dei Nibelunghi) nominò un imperatore fantoccio,Giovino, in collaborazione conGoar, re degliAlani. Con l'autorità delre delle Gallie, da lui controllato, Gundicaro si stabilì sulla riva sinistra (romana) delReno, tra i fiumi Lauter e Nahe, impadronendosi diWorms,Spira eStrasburgo. Pare che in base ad una tregua l'imperatoreOnorio abbia in seguito ufficializzato la situazione e attribuito ai Burgundi le terre che avevano occupato. Subirono diversi saccheggi da parte degliUnni, ma nel430, alla morte del loro reOctar e a seguito della loro conversione al cristianesimo, uccisero diecimila unni allo sbaraglio con soli tremila uomini.[7] Nonostante il lorostatus difoederati, le razzie dei Burgundi nellaGallia Belgica divennero intollerabili e furono bruscamente interrotte nel436, quando il generale romanoFlavio Ezio chiamò in aiuto mercenariunni che invasero il regno renano (e la sua capitale sul vecchio insediamento gallo-romano diBorbetomagus, odierna Worms) nel437.
Gundicaro fu ucciso in combattimento insieme a circa 20 000 soldati burgundi[8]. La distruzione di Worms e del regno burgundo da parte degli Unni divenne il soggetto di alcune saghe che più tardi furono incorporate nelNibelungenlied ("La canzone dei Nibelunghi", celebresaga del XII secolo, che metteva per iscritto una lunga tradizione orale) - sul qualeRichard Wagner basò il suo ciclo dell'anello - nel quale re Gundicaro (Gunther nell'opera di Wagner) e la reginaBrunilde hanno la loro corte a Worms, doveSigfrido viene a reclamare la mano diCrimilde (nelle fonti nordiche i nomi sonoGunnar,Brynhild eGudrún). In seguito re Gundicaro e la sua stirpe sono eliminati daAttila,re degli Unni, come vendetta per aver fatto uccidere l'eroe Sigfrido.
Dopo l'invasione degli Unni, parte del popolo burgundo si stabilì inPannonia, mentre agli altri Burgundi, per ragioni non citate nelle fonti, fu concesso per la seconda volta lo status difoederati. Così gli uomini abili alle armi furono integrati nellaMilitia (l'esercito romano) e nel443 ebbero daFlavio Ezio il permesso (insieme alle loro famiglie) di insediarsi tra laSaona e ilRodano nellaSapaudia (diversa dall'attualeSavoia), regione che si estendeva tra leAlpi nord-occidentali e la catena delGiura e il cui nome significava "paese dei pini"[9]. Sebbene la Sapaudia non corrisponda esattamente a nessuna regione moderna, i Burgundi probabilmente vivevano vicino aLugdunum, l'odiernaLione[10][11]. Sembra però che la capitale di questo nuovo regno burgundo fosse l'attualeGinevra.
L'intenzione di Ezio era probabilmente quella di affidare ai Burgundi la difesa deivalichi alpini. Sembra che dalla morte di Gundicaro abbia regnato un nuovo re di nomeGundioco o Gunderic, presumibilmente figlio di Gundicaro[12]. In totale, otto re della casa di Gundicaro regnarono sui Burgundi fino a che il regno non fu conquistato dai Franchi nel534. Come alleati dellaRoma tardo-imperiale, i Burgundi combatterono fianco a fianco con Flavio Ezio e la confederazione diVisigoti e altri popoli, nella sconfitta finale di Attila allabattaglia dei Campi Catalaunici nel451. L'alleanza tra Burgundi e Visigoti sembrò essere forte, tanto che Gundioco e suo fratelloChilperico I accompagnaronoTeodorico II inSpagna per combattere iSuebi nel455[13].
Nel455, un riferimento ambiguo inSidonio Apollinare[14] collega un anonimo capo burgundo traditore con l'assassinio dell'imperatorePetronio Massimo nel caos precedente ilsacco di Roma ad opera deiVandali. Anche il patrizioRicimero è biasimato e ciò indica il primo segnale del legame esistente tra i Burgundi e Ricimero stesso, che probabilmente era il cognato di Gundioc e zio diGundobado (Giovanni Malalas, 374).
I Burgundi, confidando nel loro crescente potere, nel456 negoziarono un'espansione territoriale verso il sud-ovest dell'areaRodano-Saona e un accordo per la spartizione del potere coi senatori romani locali (Mario di Avenches). Nel457 Ricimero rovesciò un altro imperatore,Avito, innalzando al tronoMaggioriano. Questo nuovo imperatore non risultò molto utile per Ricimero e i Burgundi. L'anno dopo la sua ascesa, Maggioriano tolse ai Burgundi le terre che avevano acquisito due anni prima. Dopo aver mostrato ulteriori segnali di indipendenza, fu assassinato da Ricimero nel461. Nello stesso anno i Burgundi occuparono definitivamenteLione.
Dieci anni dopo, nel472, Ricimero – che adesso era il genero dell'imperatore d'OccidenteAntemio – complottò conGundobado per uccidere il suocero; Gundobado decapitò (pare di persona) l'imperatore[15][16][17]. Ricimero nominòAnicio Olibrio ma entrambi morirono per cause naturali nel giro di pochi mesi. Sembra che Gundobado sia succeduto a Ricimero nella carica di patrizio e nella funzione di manovratore occulto dell'Impero romano d'Occidente, e infatti innalzòGlicerio al trono[16][18].
Nel474 l'influenza burgunda sull'impero sembra sia terminata. Glicerio fu deposto in favore diGiulio Nepote e Gundobado tornò in Burgundia, presumibilmente alla morte di suo padre Gundioco (nel470). Fu allora, o poco dopo, che il regno burgundo fu diviso tra Gundobado (che ricevette la parte più importante, con Lione capitale) e i suoi fratelliGodigiselo (che forse ricevette Ginevra),Chilperico II (Valence-sur-Rhône) eGundomaro (Vienne)[19].
Nel478 il confine meridionale si estendeva fino alfiume Durance con un trattato concluso con i Visigoti. A nord la conquista portò a scacciare gli Alemanni daLangres eBesançon. Il regno fu messo sotto pressione a nord dai Franchi e a sud dai Goti e Visigoti. Gundobado tentò di diminuire queste pressioni legandosi attraverso matrimoni con i re dei regni vicini. Il figlio Sigismondo si sposò con Ariagne, figlia delre degli OstrogotiTeodorico il Grande, mentreClotilde figlia di Childerico II sposò ilre dei FranchiClodoveo I.
SecondoGregorio di Tours, gli anni seguenti il ritorno diGundobado in Burgundia videro una lotta sanguinosa per il consolidamento del regno. Gregorio afferma che Gundobado assassinò suo fratello Chilperico, ne affogò la moglie e ne esiliò le figlie (una delle quali, Clotilde, divenne nel493 la moglie diClodoveo re dei Franchi e si pensa sia stata la responsabile della conversione al cristianesimo di Clodoveo)[19]. Questo però viene contestato da alcuni storici, ad esempioBury che solleva diversi problemi con la cronologia presentata da Gregorio[20].
Intorno all'anno500 sembra che Gundobado, mentre era in guerra con Clodoveo, sia stato tradito da suo fratello Godegiselo, che si unì ai Franchi. Le forze unite di Godegiselo e di Clodoveo sconfissero quelle di Gundobado[21][22] e dei suoi alleati Visigoti. Gundobado si rifugiò temporaneamente adAvignone, fu capace di rimettere insieme il suo esercito e saccheggiòVienne, dove Godegiselo e i suoi seguaci furono messi a morte. A questo punto sembra che Gundobado sia rimasto l'unico re dei Burgundi[23] e ciò significa che l'altro suo fratello Gundomaro era già morto, sebbene ciò non sia specificato nelle fonti.
Non si sa di preciso se Gundobado e Clodoveo si siano riconciliati o se Gundobado sia stato costretto ad una specie di vassallaggio dalla precedente vittoria di Clodoveo, fatto sta che nel506-507 vediamo il re dei Burgundi aiutare i Franchi nella loro vittoria contro i Visigoti diAlarico II e i loro alleatiAlemanni. Durante questa fase tumultuosa del regno burgundo, tra il483 e il501, Gundobado iniziò a imporre laLex Gundobada, pubblicandone la prima parte e usando come fonte la Lex Visigothorum[12]. In seguito al consolidamento del suo potere, tra il 501 e la sua morte nel 516, Gundobado pubblicò la seconda parte della sua legge, parte che era di carattere meno burgundo.
AGundobado successe il figlio maggioreSigismondo, nel516, il quale si convertì al cattolicesimo (diversamente dal padre, che era ariano). Questo fatto aggravò le tensioni tra il suo regno e quello degli Ostrogoti. Ad aggravare ulteriormente la situazione intervenne la decisione del re di far uccidere il proprio figlio Sigerico che era nipote delre degli OstrogotiTeodorico il Grande, perché sospettato di tramare contro di lui.
I Franchi sfruttarono l'occasione invadendo il regno e occupandone la parte nord. Mentre Teodorico occupava la parte sud tra i fiumiDurance eIsère nel523, Sigismondo venne catturato dai Franchi e venne fatto uccidere da reClodomiro. Gli successe nel524 l'ultimo re dei BurgundiGondomaro, che, dopo vari tentativi di scongiurare l'occupazione franca, venne definitivamente sconfitto adAutun nel532. La sconfitta sancì la fine di questo regno che nel534 venne spartito tra i remerovingi: aTeodeberto I re diReims spettò il nord;Childeberto Ire di Parigi, ricevette il centro con capitale Lione, il sud fino al fiume Durance finì aClotario I re diSoissons. Da questo momento i Burgundi seguirono il destino del regno dei Franchi.
I Burgundi lasciano Bornholm nel300 circa e si insediano nei pressi dellaVistola.Giordane riferisce che in questa zona essi vennero sconfitti daiGepidi nelIV secolo e che quindi si spostarono verso la regione delReno.
I Burgundi ci hanno lasciato tre codici di leggi, tra quelli più antichi delle tribù germaniche. IlLiber Constitutionum sive Lex Gundobada ("Il libro della costituzione o Legge di Gundobado"), conosciuta anche comeLex Burgundionum, o più semplicemente comeLex Gundobada o comeLiber, fu pubblicata in diverse parti tra il483 e il516, principalmente daGundobado e in parte da suo figlio Sigismondo[24]. Era una compilazione delle leggi consuetudinarie burgunde ed è tipica di molti codici legali germanici di quel periodo. In particolare, ilLiber risente molto dell'influenza dellaLex Visigothorum[24] e influenzò a sua volta la più tardaLex Ribuaria[25]. IlLiber è una delle fonti primarie per conoscere la vita contemporanea dei Burgundi e la storia dei suoi re.
Come in molte delle tribù germaniche, le tradizioni legali burgunde permettevano l'applicazione di leggi separate per etnie separate. Perciò, in aggiunta allaLex Gundobada, Gundobado emanò anche una serie di leggi per i sudditi romani del regno burgundo, laLex Romana Burgundionum ("Legge Romana dei Burgundi"). In aggiunta ai summenzionati codici, Sigismondo più tardi pubblicò laPrima constitutio.
L'arte burgunda, affine a quella deibarbari emigrati verso occidente, conservò una sua autonomia anche dopo la caduta del regno e quindi mantenne un suo spazio all'interno dell'arte franco-merovingia. Sono stati trovati esempi diarte decorativa e discultura decorativa funeraria nel santuario di Saint-Germain aAuxerre, anche se la tipica arte prodotta dai burgundi fu l'oreficeria, caratterizzata sia dall'antico stilepolicromo germanico sia dal gusto zoomorfo storicamente successivo. La produzione burgunda si incentrò sull'oggettistica diargento intarsiata con fili inmetallo epietre, sovrastata dalle immancabilifibule e talvolta presentante simboli cristiani. Le gioiellerie più attive sono state rintracciate proprio nella zona della capitale del regno, svelando numerosi esemplari di fibule circolari,mosaici di pietre, vassoi, calici decorati con temi geometrici emonete raffiguranti importanti personaggi burgundi[26].
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