Bukhārā (inuzbecoBuxoro; in russoБухара?,Buchara; in persianoبخارا,Bukhārā; detta ancheBucara initaliano), capoluogo dellaregione di Bukhara, è unacittà dell'Uzbekistan, con una popolazione calcolata in 231 793 abitanti nel 2010.Il toponimo deriva quasi certamente dal terminevihara, che designava un monasterobuddista.[2]
Durante l'invasionemongola, fu distrutta daGengis Khan e cadde poi sotto l'influenza diTamerlano. Più tardi divenne famosa comeKhanato di Bukhara e in questo periodo vide svilupparsi considerevolmente la sua economia grazie ai ricchi traffici mercantili che la coinvolgevano, sorgendo sullavia della seta. La città divenne così di nuovo un importante centro religioso dell'Asia; si costruirono numerosemoschee emadrase che testimoniano ancora oggi uno splendido passato.
Il centro della città storica è un gioiello. Alcuni dei monumenti principali sono: la moschea centrasiatica più antica, laMoschea Maghoki-Attar, probabilmente il luogo più sacro della città e ilminareto Kalyan che fu quasi certamente alla sua costruzione l'edificio più alto dell'Asia centrale, e l'impressione che destava le valse di essere risparmiato dalla furia distruttrice diGengis Khan.
Altri siti di grande interesse sono ilMausoleo di Ismail Samani (Ismā‘īl Sam‘ān), fondatore della dinastia deiSamanidi, vassalla deiTahiridi, costruita con mattoni in terracotta; ilChasma Ayub, particolare mausoleo costruito sopra una fonte e infine ilpalazzo estivo degli ultimiEmiri della città.
^S. Frederick Starr,Lost Enlightenment - Central Asia’s Golden Age from the Arab Conquest to Tamerlane, Princeton and Oxford, Princeton University Press, 2013, p. 85.