Disambiguazione – "Botanici" rimanda qui. Se stai cercando il gruppo musicale italiano, vediI Botanici.
Lepiante sono i più comuni organismi studiati dai botanici
Labotanica (dalgreco: βοτάνη(botanē), "erba"), chiamata anchefitologia, è la branca dellabiologia che studia le forme divita del mondo vegetale (laflora), specie in rapporto alla lorocitologia,istologia,anatomia,fisiologia, classificazione, utilità edecologia. Gli organismi più complessi studiati dalla botanica costituiscono ilregno delle Piante (oPlantae).
In passato tutto ciò che non si considerava animale veniva considerato "pianta", "vegetale". Attualmente, solo gliorganismi pluricellulariautotrofi vengono considerati parte del regno Plantae: gli altri sono assegnati ai regniMonere,Protisti oFunghi.
In particolare il secondo nella suaNaturalis Historia, enciclopedia scientifica in 37 libri, ricostruiva una summa delle conoscenze dell'epoca, attraverso la rilettura di oltre 2000 opere. Una parte cospicua della sua ricerca (libri 12-19) era specificamente dedicata alle piante ed alle loro qualità officinali.LaNaturalis Historia ha costituito il compendio di riferimento della botanica, e non solo, fino all'epocarinascimentale.
Tuttavia, l'opera che influenzò maggiormente i botanici fu laPhilosophia botanica, pubblicata nel1751. In essa Linneo affermava che le specie vegetali, facendo parte del progetto divino delcreato, erano classificabili secondo un sistema immutabile fondato sulle loro caratteristiche: era, quindi, possibile ricostruire le relazioni interne e le differenze fra varietà,specie,generi, ordini e classi. Partendo da questa regola tassonomica, Linneo introdusse il sistema dinomenclatura binomiale, secondo la quale ciascun essere vivente poteva essere identificato e descritto conoscendone soltanto il genere e la specie, mentre prima si doveva ricorrere a perifrasi impossibili da ricordare. Tale sistema classificatorio, riveduto ed aggiornato, costituisce ancora oggi il fondamento della classificazione del regno vegetale (e non solo). Successivamente altri studiosi introdussero nuovi generi e specie e dovendoli diversificare da quelli stabiliti da Linneo, si decise di aggiungere al binomiolatino anche l'abbreviazione del cognome del naturalista coniatore; per Linneo la sola lettera elle maiuscola:L.
Altro importante botanico del XVIII secolo èGeorges-Louis Leclerc de Buffon che pubblicò dal 1746 al 1762 una poderosaHistoire naturelle. Buffon non condivideva la classificazione di Linneo perché la trovava troppo schematica e pensava che non desse ragione delle specie intermedie rispetto alle principali e più note. Ciò dipende dal fatto che egli aveva anticipato in qualche maniera ideeevoluzioniste e alcuni studiosi vedono in lui un veropre-evoluzionista.
A diffondere in Italia il sistema di Linneo provvide ilforliveseCesare Majoli, che raccolse anche un'enorme mole di dati e disegni del mondo vegetale, ed è considerato uno dei più illustri botanici del XVIII secolo, tanto che si è parlato, a suo riguardo, di "prestigio raggiunto a livello mondiale"[4].