Bollate è a nord ovest di Milano, a circa 11 chilometri a nord dal centro del capoluogo, mediamente a 150m s.l.m.Le frazioni di Bollate sono:Cascina del Sole,Cassina Nuova,Castellazzo e Ospiate.
Laconformazione geologica del territorio comprende una parte a base fangosa con presenza di detriti sassosi,sabbia eghiaia ed una parte abase argillosa ricca diferro. Tale conformazione è testimoniata dalla presenza sul territorio di cave di sabbia (ancora in funzione), sia delle cave di argilla (ormai dismesse) per la produzione di laterizi[6] presso la frazione di Castellazzo.
La natura del sottosuolo del comune di Bollate è rappresentata dalla caratterizzazione di tre litozone principali:
Ghiaiosa – sabbiosa: possiede elevata permeabilità all'acqua piovana, costituita da elementi grossolani a testimoniare la presenza di un ambiente fluviale, fluvioglaciale; al suo interno prevalgono i depositi grossolani costituiti da ghiaie in matrice sabbiosa variabile.
Sabbiosa-argillosa: di natura continentale ed è costituita da sabbie, argille, limi con intercalazioni di torbe. L'ambiente di sedimentazione era probabilmente lacustre e deltizio caratterizzato da depositi argillosi, limosi e torbosi. Presenta uno spessore dell'ordine del centinaio di metri. Al suo interno sono presenti potenti lenti sabbiose che costituiscono spesso bacini acquiferi sfruttabili per l'estrazione dell'acqua potabile distribuita nel territorio comunale
Argillosa: costituita da sedimenti marini del Quaternario che vanno dalle argille ai limi con intercalazioni di sabbie. Rappresenta la base delle struttura idrogeologica locale, sede di falde confinate, denominate "profonde".
Gli strati 1) e 2) sono obliqui rispetto al piano della campagna e affiorano nelle differenti aree del territorio comunale.
Parte dei territori comunali sono inclusi nell'area delParco delle Groane.
Il nomeBollate ha due possibili interpretazioni: l'una lo individua derivante dalcelticobeola, ovverobetulla, con riferimento agli alberi di tale specie che ancora al giorno d'oggi sono presenti in parte del suo territorio, precisamente nella zona diCastellazzo, dove il terreno a ferretto delle Groane permette la presenza di questa specie tipica della montagna e delleprealpi. L'altra interpretazione fa risalire il toponimo al termine di derivazione latinabula, pozza d'acqua, con riferimento ai fontanili, presenti in gran numero sul territorio bollatese. Bollate si trova infatti sullalinea delle risorgive.
I primi insediamenti deiCelti nellapianura padana sono datati intorno alV secolo a.C.; a testimonianza di una presenza stabile nel territorio a nord di Milano sono ascrivibili i ritrovamenti di tombe celtiche aPaderno Dugnano, Castellazzo,Garbagnate e aBaranzate (nella zona di via Nazario Sauro).
Come noto, i combattimenti tra Celti e Romani furono lunghi e cruenti iniziando dalII secolo a.C., quando i Romani conquistarono parte dellaGallia Cisalpina, e terminarono verso il50 a.C. dopo cheGiulio Cesare conquistò laGallia Transalpina e concesse la cittadinanza romana ai Celti. In età romana era presente un insediamento militare fortificato collocato in posizione molto prossima all'attuale centro cittadino (via Roma, vicolo dei Romani, Cantun Sciatin) a sinistra del torrente Pudiga. Tra ilV e ilVII secolo d.C. divenne una delle pievi più importanti del territorio a nord diMilano. DaBollatum, nome romano di Bollate, passava laVia Mediolanum-Bilitio, che metteva in comunicazioneMediolanum (Milano) conLuganum (Lugano) passando daVarisium (Varese).
Il documento più antico che cita il moderno toponimo di Bollate (o meglioBolate) è relativo alla donazione di terreno alla Chiesa prepositurale diSan Martino (ancor oggi patrono della città) nel 1039. Nell'XI secolo Milano acquistò una crescente importanza ed indipendenza dalSacro Romano Impero. Distrutta nell'aprile del1162 daFederico I Barbarossa, rinacque dopo la vittoria dellaLega Lombarda nellabattaglia di Legnano. La pieve di Bollate sostenne inizialmente la lotta dell'imperatore Federico Barbarossa contro Milano;Ambrogio da Bollate guidò i propri compagni nei combattimenti ingaggiati a porta Vercellina dove morì nel 1161. Successivamente cambiarono alleanza e, aderendo alla Lega Lombarda, combatterono a fianco dei milanesi nel corso della famosa battaglia di Legnano del 29 maggio1176. Da documenti dellapieve di Bollate è possibile dedurre che a quell'epoca il comune fosse cinto da mura e disponesse di due castelli: uno sul torrente Pudiga (nel tratto ora tombinato) tra attuali piazze Solferino e San Francesco e l'altro vicino a vicolo dei Romani.
La pieve di Bollate spopolatasi al tempo delle lotte tra le opposte fazioni deiguelfi e deighibellini, cui seguirono quelle tra iVisconti e iTorriani, e successivamente funestata dalla peste, nel corso del medio evo perse gradualmente la sua rilevanza. Intorno al 1570 si trasformò in contea che divenne feudo dello spagnolo don Jorge Manriquez de Lara. Agli inizi del Seicento la contea evolve in marchesato alle dipendenze del Ducato di Milano.
Conregio decreto del 17 marzo1869 Bollate annesseBaranzate eCassina Nuova. Significativo l'aumento della popolazione neglianni novanta, per effetto della massiccia urbanizzazione (oltre700000 m² di edificazioni residenziali): gli abitanti del comune, prima della separazione di Baranzate, erano arrivati a 50.000. La frazione di Baranzate è stata eretta comune autonomo con legge regionale 22 maggio 2004 n. 13 in vigore dall'8 giugno 2004. Al netto degli abitanti di Baranzate, la popolazione (dicembre 2006) del comune di Bollate risulta essere di 37 360 unità.
L'origine dello stemma va individuata nell'emblema araldico relativo alla "Comunità di Bolate", riprodotto a pagina 321 delvolume I delloStemmarioCremosano. Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 giugno 1931.[7]
«Troncato: nel 1º d'argento, alla lettera B di rosso; nel 2ºpalato di rosso e argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 2 marzo 1931, è costituito da un drappo di rosso.[7][8][9]
Il "Carcere di Bollate", nonostante il nome, non si trova a Bollate, ma sul territorio dei comuni diBaranzate e diMilano. Il nome "Carcere di Bollate" fu dato alla struttura penitenziaria perché quando questa fu inaugurata, nell'anno 2000, Baranzate faceva parte del Comune di Bollate. Baranzate si separò da Bollate nel 2004, ma al carcere non è mai stato cambiato nome.
Bollate è interessata dal percorso dellaSP ex SS 233 Varesina. Dal1877 tale arteria fu percorsa dallatranvia Milano-Saronno, che serviva la città con due fermate situate a Baranzate (l'annessione di quest'ultimo a Bollate risale al1880), a Ospiate e alla Torretta, al confine tra Arese e la frazione di Castellazzo. Dal1889 l'esercizio di tale linea passò alle Ferrovie Nord Milano sino al 1925, data della sua definitiva soppressione.
Il territorio Bollatese è inoltre costeggiato dall'autostrada A52 "Tangenziale Nord", gestita dalla societàMilano Serravalle - Milano Tangenziali, con un apposito svincoloBollate-Novate al km 20 eCormano-Bollate al km 16.
^Chiesa di San Martino, suLe chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
^Chiesa di San Guglielmo, suLe chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.URL consultato il 18 giugno 2020.
^Statistiche I.StatISTAT URL consultato in data 28-12-2012. Nota bene: in verde sono evidenziati i dati relativi alla popolazione del Comune di Bollate alla data del rispettivo censimento. In blu sono evidenziati i dati relativi alla popolazione residente dal 1951 a oggi negli attuali confini del Comune di Bollate. Il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte:Popolazione residente per territorio - serie storica, suesploradati.censimentopopolazione.istat.it.