Bertoldo di Andechs-Merania patriarca della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Patriarca di Aquileia(1218-1251) |
Nato | 1180 aBamberga |
Nominato patriarca | 27 marzo1218 |
Deceduto | 23 maggio1251 |
Manuale |
Bertoldo di Andechs-Merania (Bamberga,1180 –23 maggio1251) è stato unpatriarca cattolicotedesco.
Berthold era il figlio diBertoldo IV di Andechs e Agnese di Rochlitz, appartenenti alla nobile famiglia bavarese degli Andechs,margravi d'Istria. I suoi fratelli furono il ducaOttone VII di Merania, il vescovo diBamberga Ekbert von Andechs, la duchessa e santaEdvige di Slesia e laregina di FranciaAgnese; un'altra sorella,Gertrude, sposò il sovrano magiaroAndrea II e divenne madre disanta Elisabetta. Una zia di Bertoldo, Matilde, divenne contessa diGorizia.
Grazie al matrimonio della sorella con il sovrano magiaro, Bertoldo ottenne importanti cariche civili ed ecclesiastiche: divenne conte e nel1207 divenne vescovo diKalocsa; nomina chepapa Innocenzo III confermò però solo nel1212 per la mancanza dell'età richiesta e l'assenza di esperienza. Probabilmente per questo motivo, Bertoldo si recò poco dopo aVicenza per approfondire i suoi studi.
Nel1209 Bertoldo divennebano diCroazia,Dalmazia eSlavonia e nel1212 divenne anchevoivoda diTransilvania e viceré.
La nobiltà magiara mal sopportava l'influenza che la regina bavarese aveva nei confronti del marito, e le preferenze accordate ai nobili tedeschi rispetto alla nobiltà locale, e nel1213 ordì un complotto che, approfittando della mancanza del re che si trovava ad Halych per una battuta di caccia, portò all'uccisione della regina.
Bertoldo si salvò a stento dal complotto e scappò assieme ai fratelli.
Denaro | |
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BERTOLDUS Patriarca seduto di fronte reggente Vangelo e bastone con croce | CIVITAS AQUILEGIA Aquila di fronte, testa a sinistra ali aperte sopra edificio con archi |
AR Denaro (20mm, 1.20 g, 5h) |
Nel 1218papa Onorio III lo nominò patriarca di Aquileia, prerogativa che toglie al capitolo di Aquileia non essendo questo riuscito a giungere ad una decisione; quando giunse allaBasilica di Aquileia per prenderne possesso, inciampò e cadde vicino all'ingresso, il papa esclamò allora: «Qui riposerai per l'eternità». Infatti la sua tomba è collocata nel punto esatto in cui cadde.Governò con abilità e saggezza laPatria del Friuli: incoraggiò la diffusione deifrancescani, emise norme contro gli eretici ed iflagellanti, presenti in regione; nel 1238, dopo che un terremoto distrusse il palazzo patriarcale (25 dicembre 1222) trasferì la propria residenza daCividale adUdine (che allora conta circa 1 200 abitanti), che elevò al rango di città. Concesse alla città il diritto di tenere un mercato che si svolgeva nell'odierna piazza Matteotti, chiamata anche piazza San Giacomo per la presenza della chiesa omonima, per suo volere venne inoltre costruito ilDuomo di Udine che fu edificato a partire dal 1245, concesse inoltre diversi vantaggi fiscali alla nobiltà friulana.Bertoldo avviò durante il suo mandato un intenso consolidamento del potere dello Stato patriarcale e dei suoi territori. Per il suo impegno ricevette il sostegno diFederico II che vedeva in lui un alleato contro le città nemiche della Lombardia (Federico ebbe al suo fianco il patriarca nella campagna in Italia del 1233, durante l'assedio di Brescia del 1238 e alla dieta di Ravenna del 1231 ed a quella di Cividale del maggio 1232), tanto da venire scomunicato nel 1239 per la sua lealtà verso l'Imperatore quando il conflitto trapapa Gregorio IX eFederico II divenne più intenso. Solo nel 1241, dopo l'intervento di reAndrea II d'Ungheria la scomunica fu revocata. Bertoldo diventò da allora un intermediario tra l'imperatore e il papa.Bertoldo accompagnò Federico II inTerrasanta (1228-1229), qui riconsacrò l'altare delSanto Sepolcro aGerusalemme.
La città diCividale del Friuli conserva due preziosi codici miniati del patriarca Bertoldo: loPsalterium Egberti e ilSalterio di santa Elisabetta.
Sotto il governo di Bertoldo avvenne nel1231 la riunione che sancì l'inizio dell'attività delParlamento della Patria del Friuli.
Bertoldo sostenne molte operazioni militari e siglò paci fin dal principio del suo patriarcato: combatté in particolare contro i trevigiani (alleati con il conte delTirolo e con Bernardo di Ortenburg-Sponheim duca di Carinzia che sobillarono alla rivolta alcuni feudatari del patriarcato), sia soli, sia con l'appoggio dei comuni diPadova,Vicenza eVerona, del papato e dellaSerenissima. La vittoria decisiva in favore del patriarcato (1219) si ebbe aCavolano (pressoSacile), le truppe patriarcali saccheggiarono Pordenone,Prata,Porcia,Ceneda e costringono Treviso alla pace (13 agosto1221), fissando il confine sul Livenza.
AncheEzzelino III da Romano, alleatosi con i conti di Prata, mosse contro il Patriarca commettendo, come si legge dai documenti dell'epoca, feroci atrocità.
Bertoldo, per far fronte a tale situazione, si alleò prima con i Conti d'Este, poi conMantova eBrescia e infine, nella guerra controGorizia, ricevette rinforzi dal Duca di Carinzia; vinto anche lo scontro con i goriziani (1226) il patriarca si accordò con Mainardo II conte di Gorizia per la restituzione delle terre delFriuli usurpate che riottienne in feudo.
Con l'aumentare dell'estensione del Patriarcato aumentavano le ostilità e il numero dei suoi nemici: anche l'Istria provocò serie preoccupazioni a Bertoldo che tuttavia, con le sue truppe, la riportò di nuovo all'obbedienza.Durante il suo dominio fece aumentare il recinto delle mura della città di Cividale, aggiungendovi tre borghi murati: San Pietro, San Domenico e Borgo del Ponte.
L'improvvisa ed inaspettata defezione del patriarca dal partito imperiale nel1248, per passare alla fazione deiguelfi, causò le incursioni in Friuli diEzzelino III da Romano,Mainardo III di Tirolo-Gorizia e del feudatario ribelle Guecello di Prata (1250) che, sorpreso il patriarca in un'imboscata pressoSacile, giunge quasi a catturarlo. Ezzelino occupòFagagna e si schierò in attesa delle truppe patriarcali aSan Vito al Tagliamento, ma la battaglia non ebbe luogo. Il patriarca riuscì a rappacificarsi con Mainardo III ed Ezzelino evacuando i territori occupati durante il conflitto. Bertoldo e Voldarico vescovo diTrieste parteciparono alconcilio di Lione del1245, indetto per confermare la scomunica di Federico II.
Con la morte di Bertoldo in data 23 maggio 1251 si conclude il lungo elenco di aristocratici tedeschi a capo della Patria del Friuli. Con la sua morte la casa di Andechs-Merania si estinse in linea maschile.
Tra i meriti del patriarca Bertoldo c'è anche l'introduzione inFriuli del vitigno denominato fino a poco tempo fa Tocai (ora ha assunto la denominazione di 'Friulano') grazie ai buoni rapporti mantenuti con il nipoteBela IV d'Ungheria sovrano magiaro salito al trono nel1235.Risulta invece da un'altra versione che il vitigno, autoctono friulano, in Ungheria ci sia arrivato come dote della contessa Cecilia Formentini andata in sposa a un principe ungherese.
Altri progetti
Predecessore | Patriarca di Aquileia | Successore | ![]() |
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Volchero di Erla | 27 marzo1218 - 23 maggio1251 | Gregorio di Montelongo |
Predecessore | Principe dello Stato patriarcale di Aquileia | Successore | ![]() |
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Volchero di Erla | 27 marzo1218 - 23 maggio1251 | Gregorio di Montelongo |
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