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Basilisco (imperatore)

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Basilisco
Solido celebrante il «nostro signore Basilisco perpetuoaugusto»
Imperatore romano d'Oriente
In carica9 gennaio475 –
agosto476
PredecessoreZenone
SuccessoreZenone
Nome completoFlavius Basiliscus
Altri titoliDominus Noster Perpetuus Augustus
MorteCappadocia, inverno476-477
DinastiaTrace
ConsorteElia Zenonide
FigliMarco
Zenone[1]
Leone[1]
ReligioneCristianesimo

Flavio Basilisco (in grecoΒασιλίσκος?,Basilìskos[2];latino:Flavius Basiliscus[3]; ... –Cappadocia, inverno476/477) è stato unimperatore romano d'Oriente delladinastia trace; regnò per un breve periodo (9 gennaio 475 – agosto 476), quando l'imperatoreZenone fu obbligato a lasciareCostantinopoli a causa di una rivolta.

Basilisco era il fratello dell'imperatriceVerina, moglie dell'imperatoreLeone I. La sua parentela con l'imperatore favorì la carriera militare di Basilisco, che però terminò bruscamente nel 468, quando Basilisco condussela disastrosa operazione contro il regno dei Vandali in Africa, in una delle più vaste operazioni militari dell'antichità. Riuscì poi a salire al trono nel 475, ma, una volta ottenuto il potere, si alienò in breve tempo il fondamentale sostegno della chiesa e della popolazione della sua capitale, promuovendo una posizionecristologica minoritaria, e quello dei militari, praticando ilnepotismo. Dopo venti mesi di regno venne spodestato da Zenone, che catturò e uccise Basilisco e la sua famiglia.

Origini e inizi della carriera militare e politica

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Moneta coniata a nome diElia Verina, moglie e poi vedova dell'imperatore Leone I. Sorella di Basilisco, Verina lo aiutò sia nella sua carriera militare sia in quella civile; involontariamente gli diede anche l'opportunità di diventare imperatore.

Probabilmente di originebalcanica, Basilisco era fratello dell'imperatriceElia Verina, moglie di Leone I.[4] Si è sostenuto che Basilisco fosse lo zio del capo degliEruli,Odoacre, secondo l'interpretazione data di un frammento diGiovanni di Antiochia (209.1), che afferma che Odoacre e Armazio, nipote di Basilisco, fossero fratelli.[5] Tale posizione non è accettata da tutti gli studiosi, in quanto nessuna fonte fa alcun riferimento a eventuali origini straniere di Basilisco.[6] È noto che Basilisco avesse una moglie,Zenonide, da cui ebbe un figlio,Marco, e forse altri due, di nome Zenone e Leone.[1]

La sua carriera militare fu inizialmente favorita dalla parentela dell'imperatore, che lo nominòdux dellaTracia.[7] Qui Basilisco condusse una vittoriosa campagna militare contro iBulgari, nel 463. Succedette aRusticio comemagister militum per Thracias (inTracia, nel 464) e ottenne diversi successi contro iGoti e gliUnni (466 o 467).[8]

Tali successi gli fecero ottenere ilconsolato per il 465, e forse anche il rango dipatricius.[9]

Disastrosa spedizione contro i Vandali

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IlCapo Bon, nell'odiernaTunisia, è il luogo dove la flotta bizantina, comandata da Basilisco, sbarcò per attaccare la capitale deiVandali,Cartagine.

Nel 468 Leone scelse Basilisco come comandante in capo della spedizione militare controCartagine. L'attacco alla capitale deiVandali fu una delle più vaste operazioni militari della storia antica, coordinata tra più forze, con più di mille navi e centomila soldati. Lo scopo dell'operazione era di punire il re vandaloGenserico per ilsacco di Roma del 455, durante il quale l'antica capitale dell'Impero romano d'Occidente era stata depredata, e l'imperatriceLicinia Eudossia, vedova diValentiniano III, era stata presa in ostaggio insieme alle figlie.[4][7]

Il piano fu concordato tra l'imperatore d'Oriente Leone, l'imperatore d'OccidenteAntemio e il generaleMarcellino, che godeva di una certa indipendenza nell'Illirico. Basilisco salpò direttamente per Cartagine, mentre Marcellino attaccò e conquistò laSardegna e un terzo contingente, comandato daEraclio di Edessa, sbarcò sulle costelibiche a est di Cartagine, avanzando rapidamente.[7]

Gli storici antichi e moderni hanno fornito stime differenti riguardo al numero di navi e truppe sotto il comando di Basilisco, come pure riguardo ai costi della spedizione. Entrambi furono enormi:Niceforo Gregora parla di centomila navi, il più affidabileGiorgio Cedreno afferma che la flotta che attaccò Cartagine consisteva di 1113 navi, ciascuna con cento uomini a bordo.[10] La stima più prudenziale dei costi della spedizione è di64000 libbre di oro, una somma superiore agli introiti annuali del fisco imperiale,[11] mentreProcopio di Cesarea parla di130000 libbre di oro.[12]

All'inizio Basilisco impegnò la flotta dei Vandali in una serie di scontri vittoriosi, affondando 340 navi nemiche.[13] La Sardegna e la Libia erano già state conquistate da Marcellino ed Eraclio, quando Basilisco gettò l'ancora al largo delpromontorium Mercurii, oggiCapo Bon, a circa sessanta chilometri da Cartagine. Genserico chiese a Basilisco di concedergli cinque giorni per elaborare le condizioni per la pace.[14] Durante i negoziati, tuttavia, Genserico raccolse le proprie navi, ne riempì alcune di materiale incendiario e, durante la notte, attaccò all'improvviso la flotta imperiale, lanciando lenavi incendiarie contro quelle nemiche, non sorvegliate. I comandanti imperiali provarono a salvare alcune navi dalla distruzione, ma le loro manovre furono interrotte dall'attacco dei restanti vascelli vandali.[7] Basilisco fuggì col proprio vascello nel mezzo della battaglia.[15]

A seguito della perdita di gran parte della flotta, la spedizione fallì. Eraclio si ritirò attraverso il deserto nellaTripolitania, tenendo la posizione per due anni finché non fu richiamato; Marcellino si ritirò inSicilia, dove venne raggiunto da Basilisco,[16] ma fu assassinato, forse per istigazione del potente generale d'OccidenteRicimero, da uno dei propri capitani. Il sovrano dei Vandali espresse sorpresa e soddisfazione, perché i Romei stessi avevano eliminato uno dei suoi più formidabili nemici.[7]

Al suo ritorno a Costantinopoli Basilisco si nascose nella chiesa diSanta Sofia per sfuggire all'ira della popolazione e alla vendetta dell'imperatore. Grazie alla mediazione di Verina, Basilisco ottenne il perdono imperiale, e fu punito solo con l'esilio aEraclea Sintica, inTracia.[17]

Va considerato che nel giudizio degli storici moderni la responsabilità di Basilisco nel fallimento della spedizione contro i Vandali è messa in dubbio: a favore di questa interpretazione pesa la possibilità che l'usurpazione di Basilisco e l'odio contro di lui che ne seguì abbiano fatto esprimere giudizi negativi sulla sua capacità di comandante in questa occasione.[11]

Ascesa al trono

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Iscrizione dedicatoria di una statua eretta in onore di Basilisco[18]

Tra il 471 e il 472 Basilisco aiutò Leone I a sbarazzarsi dell'influenzagermanica sulla corte collaborando all'assassinio delmagister militum, l'alanoArdaburio Aspare. La morte di Aspare causò una rivolta in Tracia, condotta dall'ostrogoto tracioTeodorico Strabone, e Basilisco fu inviato a reprimerla: il successo in questa impresa, ottenuto con l'aiuto del nipoteArmazio, gli ottenne nel 474 il rango dicaput senatus, «primo tra i senatori».[8]

(latino)
«Ἀγαθῇ τύχῃ. Hic est quem cernis equitum / peditumque magister, / consul, patricius, imperii(que) parens. / Ipse triumphator (r)ediit nunc / victor ab orbe. / Gloria Romanis, tu Basilisce, tuis.»
(italiano)
«Alla buona Fortuna.
Colui che vedi è ilmagister equitum peditumque, console,patricius e padre dell'Impero. Egli ritorna trionfatore, vittorioso sul mondo intero: Tu, Basilisco, gloria dei tuoi Romani.»

(AE1937, 98)

Alla morte di Leone salì sul trono il giovanissimoLeone II (474), figlio diAriadne, la figlia di Leone I e Verina, e di suo marito, il potente generale di origineisauricaZenone; considerata la giovane età di Leone II, la corte fece eleggere Zenone co-Augusto, e quando Leone II morì, nel novembre del 474, Zenone rimase unico imperatore. Poiché gli Isaurici, sebbene facenti parte dell'Impero da diverso tempo, erano comunque ritenuti barbari dalla popolazione costantinopolitana, Zenone riscosse l'ostilità della popolazione di Costantinopoli; a questa si aggiunse quella delle componenti germaniche dell'esercito, rappresentate principalmente da Teodorico Strabone (che dopo la rivolta era stato integrato nella gerarchia militare), le quali non gradivano gli ufficiali isaurici assunti da Leone per bilanciare l'influenza ostrogota. Zenone si alienò anche il sostegno del generale isauricoIllo, che fu corrotto da Basilisco. Infine va considerato il risentimento dei familiari di Leone, quali il cognato Basilisco e generoMarciano, che si sentivano estromessi dal trono a causa di un barbaro.[8][17]

Fu quindi organizzata una cospirazione, che si coagulò attorno alla figura di Verina, l'imperatrice vedova. Tale cospirazione fomentò una rivolta popolare che ebbe l'appoggio dei comandanti militari imperiali — Teodorico Strabone, Illo e Armazio — e riuscì nei suoi intenti: Verina convinse Zenone a fuggire da Costantinopoli e l'imperatore si rifugiò nelle proprie terre d'origine, portando con sé alcuni Isaurici che vivevano nella capitale assieme al tesoro imperiale. Basilisco fu acclamatoaugusto il 9 gennaio 475[19] al palazzoHebdomon, dai ministri di corte e dal Senato.[20] La folla di Costantinopoli ebbe la propria vendetta contro Zenone uccidendo tutti gli Isaurici rimasti in città.[16][17]

L'inizio del regno fu positivo per il nuovo imperatore, che decise di creare una nuova dinastia conferendo il titolo diaugusta alla propria moglieElia Zenonide, e nominando il proprio figlioMarcocesare e successivamente augusto;[21] esiste la possibilità che abbia nominato altri due figli cesari.[1]

Governo

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Una volta ottenuto il potere, però, Basilisco si alienò in breve tempo il fondamentale sostegno della Chiesa e della popolazione della sua capitale, promuovendo la posizionecristologicamonofisita in opposizione alla maggiormente diffusa posizionecalcedoniana. Volle rafforzare la propria posizione mettendo uomini di fiducia nei posti chiave dell'amministrazione imperiale ma, così facendo, si mise contro figure importanti della corte, tra le quali la stessa sorella Verina. Il risultato fu che quando Zenone tentò di riconquistare il proprio impero, non trovò alcuna opposizione, e rientrò trionfante in Costantinopoli, catturando e uccidendo Basilisco e la sua famiglia.

Corruzione e incendio di Costantinopoli

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Solido intitolato sia a Basilisco sia al figlio e co-augustoMarco.

Il problema più urgente del nuovo imperatore era rappresentato dalla scarsità di denaro rimasto nelle casse dello Stato, in quanto Zenone era fuggito col tesoro imperiale. Basilisco fu allora obbligato a esigere pesanti tasse persino dai lavoratori più umili, tanto che «tutti versavano molte lacrime alla raccolta di queste tasse». Si risolse anche a tassare la Chiesa, con l'aiuto delprefetto del pretorioEpinico, da lungo tempo favorito di Verina, sua parente; quando il patriarca di CostantinopoliAcacio oppose resistenza, cercò di espellerlo, ma dovette desistere a causa della sollevazione «di un gran numero di cosiddetti “monaci”». Inoltre Basilisco instaurò nuovamente la pratica della vendita all'asta delle cariche, col conseguente diffondersi del malcontento nella popolazione.[2][16]

All'inizio del suo regno Costantinopoli fu anche colpita da un gigantesco incendio, che distrusse case e chiese, e che incenerì completamente la grande biblioteca costruita dall'imperatoreGiuliano.[22] L'incendio fu considerato di cattivo auspicio per il regno di Basilisco.[17]

Contrasti con i collaboratori

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La prima ad abbandonare Basilisco fu la sorella Verina, quando Basilisco fece giustiziare ilmagister officiorum Patrizio,[23] amante della donna. Verina aveva organizzato il colpo di Stato contro Zenone progettando di mettere sul trono Patrizio, ma era stata preceduta da Basilisco, il quale, poco dopo essere salito al trono, ordinò l'esecuzione dell'amante di Verina, che era il candidato naturale per un eventuale ulteriore colpo di Stato. Questa esecuzione allontanò Verina dal fratello, tanto che in seguito l'imperatrice complottò contro Basilisco: secondoCandidus, dopo la morte di Patrizio Verina complottò in favore di un ritorno di Zenone, ma il suo piano fu scoperto da Basilisco, e solo l'intercessione di Armazio le salvò la vita.[17]

Anche Teodorico Strabone, che era stato spinto a sostenere l'elezione di Basilisco in odio all'isaurico Zenone, abbandonò rapidamente il nuovo imperatore: infatti Basilisco aveva nominato il proprio nipote Armazio (che secondo alcune voci era anche amante di sua moglie) allo stesso rango dimagister militum di Strabone. Infine anche il sostegno dell'isaurico Illo era alquanto vacillante, poiché Basilisco aveva permesso il massacro degli Isaurici rimasti in città dopo la fuga di Zenone.[7][16]

Controversie religiose

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Il mondo romano nel 476
(rosso)Impero romano d'Oriente
(blu)Impero romano d'Occidente

All'epoca di Basilisco la fede cristiana era scossa dal contrasto tramonofisiti e sostenitori delConcilio di Calcedonia (451), due opposte posizionicristologiche: i monofisiti sostenevano cheCristo avesse avuto solo la natura divina, i calcedoniani affermavano che avesse posseduto entrambe le nature, divina e umana. Il Concilio di Calcedonia, convocato nel 451 dall'imperatoreMarciano, aveva dichiarato il monofisismo un'eresia, col sostegno del Papa in Occidente e di molti vescovi in Oriente. Sebbene due importanti Patriarchi monofisiti,Timoteo Eluro diAlessandria ePietro Fullo diAntiochia, fossero stati deposti, la posizione monofisita rimase forte.[24]

Sin dall'inizio del proprio regno Basilisco appoggiò apertamente i monofisiti e richiamò e reintegrò nelle proprie cariche Timoteo Erulo e Pietro Fullo.Zaccaria Scolastico racconta di un gruppo di monaci monofisiti egiziani, che avendo saputo della morte dell'imperatore Leone, erano partiti da Alessandria per Costantinopoli con una petizione per l'imperatore Zenone in favore del Patriarca di Alessandria Timoteo; al loro arrivo alla capitale trovarono sul trono Basilisco, appena eletto. Ilmagister officiorum Teocisto, già medico di Basilisco e fratello di uno dei monaci, con l'aiuto dell'imperatrice Zenonide, ottenne per i monaci udienza da Basilisco, il quale venne convinto a richiamare i patriarchi monofisiti dall'esilio.[25]

A nome di Basilisco eMarco venne promulgata (9 aprile 475) una circolare (enkyklikon) a tutti i vescovi,[26] probabilmente scritta o quantomeno approvata da Timoteo e Pietro; con essa veniva chiesto di riconoscere come validi solo i primi tre sinodi ecumenici, ricusando quindi il concilio di Calcedonia, e di rifiutare il Tomo diLeone.[24] Molti dei vescovi orientali (Evagrio parla di 500)[27] accettarono di firmare la lettera; venne anche celebrato unconcilio a Efeso, che appoggiò la circolare e si schierò su posizioni euticiane.

L'enkyklikon fu il primo documento pubblico dell'imperatore, abbozzato da Paolo il Sofista con la collaborazione diTimoteo Aeluro. Il testo si concludeva con l'anatema per chiunque non avesse confessato che «il Figlio prediletto di Dio si era realmente incarnato e fatto uomo dello Spirito Santo e della santa e sempre vergine Maria,Theotókos».[28]

Accadde però che il Patriarca di Costantinopoli,Acacio, si rifiutò di ricusare le decisioni del Concilio di Calcedonia, che, tra le altre cose, aveva sancito il predominio del Patriarcato di Costantinopoli sugli altri, alla pari con la sede di Roma. Cercato e ottenuto il sostegno dei monaci e della popolazione della capitale, Acacio palesò il proprio disdegno ricoprendo le icone della chiesa diSanta Sofia con drappi neri, giungendo fino ad accusare Basilisco di essere un eretico.[29] Nel 476, Acacio ristabilì il primato del credo calcedoniano, ribadendo la condanna di Nestorio e di Eutico.[28] In seguito chiese il sostegno diDaniele lo Stilita, un asceta che viveva su una colonna e che era venerato dal popolo: Daniele scese dalla colonna e venne portato in spalla dal popolo; Basilisco gli si presentò affermando di essere un semplice soldato e promettendogli di annullare l'enciclica, ma Daniele lo rimproverò, minacciandolo della punizione eterna e chiamandolo «secondoDiocleziano».[30] Daniele ed Acacio organizzarono delle processioni e pregarono contro Basilisco.[31]

Caduta e morte

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Tremisse coniato dall'imperatoreZenone. Zenone, il cui nome era in origine Tarasikodissa, era di originiisauriche, e perciò considerato un «barbaro» e malvisto dalla gente diCostantinopoli. Basilisco sfruttò l'impopolarità dell'imperatore per appropriarsi del trono imperiale, ma si rese inviso a sua volta, principalmente per le sue credenze religiose.

Poco dopo aver preso il potere, Basilisco inviò Illo e suo fratelloTrocundo contro Zenone, il quale si era arroccato nella propria fortezza in Isauria e aveva ripreso la vita a capo del proprio popolo. Durante l'assedio della fortezza di Zenone, Illo e Trocundo ricevettero delle lettere da parte di alcuni dei più eminenti ministri della corte costantinopolitana, che chiedevano loro di favorire il ritorno di Zenone, in quanto la città preferiva ora un isaurico a un monofisita, la cui impopolarità era aumentata dalla pressione fiscale dei suoi ministri. Poiché Basilisco non aveva mantenuto alcune promesse fatte a Illo e a Trocundo, e poiché Illo aveva catturato il fratello di Zenone,Longino, e riteneva di poter così controllare uno Zenone eventualmente restaurato sul trono imperiale, invece di combatterlo si alleò con l'imperatore deposto, e con lui marciò su Costantinopoli nell'estate del 476. Quando Basilisco ricevette la notizia della minaccia incombente, capì di dover riottenere il sostegno di quegli alleati che si era alienato: la sua prima azione fu quella di annullare la propria circolare contro il concilio di Calcedonia con una contro-circolare,[32] nell'intento di riconciliarsi col patriarca e la popolazione della capitale; purtroppo per lui era troppo tardi per rivolgere il clero e il popolo contro Zenone.[17]

Armazio, in qualità dimagister militum, fu inviato inAsia Minore con tutte le forze disponibili e l'ordine di opporsi all'avanzare dell'esercito isaurico; tuttavia Zenone inviò ad Armazio un messaggio segreto, col quale gli garantiva il mantenimento a vita del rango diMagister militum e l'elevazione del figlio al rango di Cesare.[33] Armazio tradì dunque Basilisco alleandosi con Zenone, e marciò in Isauria attraverso una via diversa da quella percorsa da Zenone: questo tradimento decise il fato di Basilisco.[17]

Nell'agosto 476 Zenone mise sotto assedio Costantinopoli.[34] Il Senato della città aprì le porte della capitale al deposto imperatore, permettendogli così di riottenere il proprio trono. Basilisco si rifugiò nuovamente in una chiesa, ma fu tradito dal patriarca Acacio e si arrese con la propria famiglia, non prima di aver ottenuto da Zenone la solenne promessa che il loro sangue non sarebbe stato versato. Basilisco e la sua famiglia furono inviati in una fortezza inCappadocia,[35] dove furono rinchiusi in una cisterna vuota e fatti morire di fame.[4][36]

Basilisco governò per venti mesi. Le fonti lo descrivono come un generale vittorioso, ma di lenta comprensione e facile a essere raggirato.[8]

Note

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  1. ^abcdL'esistenza di altri due figli di Basilisco di nome Zenone e Leone è suggerita dalle monete recanti i nomi di Zenone e Leone col titolo dicesare (DN ZENO ET LEO NOV CAES;NOV potrebbe essere un errore perNOBilissimi)The Byzantine Millenium; una spiegazione alternativa vuole questa moneta intitolata a Zenone e al figlio diArmazio, che si chiamava Basilisco e sarebbe poi stato rinominato Leone (David Sears,Leo Caesar).
  2. ^abSuda.
  3. ^Il nome completo è noto solo attraverso iFasti consulares; altrimenti il suo nome è riportato solo come Basilisco.
  4. ^abcElton 1998
  5. ^Krautschick 1986.
  6. ^MacGeorge 2003.
  7. ^abcdefSmith 1870.
  8. ^abcdJones 1980.
  9. ^Jones 1980. È anche possibile che abbia ottenuto il rango dipatricius nel 471–2, per aver aiutato Leone a sbarazzarsi dell'influenza germanica alla sua corte, con la morte diArdaburio Aspare, ma esiste un riferimento a Basilisco comepatricius già nel 468.
  10. ^Giorgio Cedreno, pp. 349-350, citato daSmith 1870.
  11. ^abBoardman.
  12. ^Procopio di Cesarea, vi.1-2, citato inRalph Mathisen,«Anthemius (12 April 467 - 11 July 472 A.D.)»Archiviato il 28 giugno 2009 inInternet Archive.,De Imperatoribus Romanis.
  13. ^Prisco di Panion, fr. 40, citato in Mathisen.
  14. ^Procopio suggerisce che Genserico accompagnò la propria richiesta di tregua con una offerta in denaro.
  15. ^L'aiutante di Basilisco, Giovanni (Joannes), vistosi circondato dai Vandali, rifiutò il salvacondotto offertogli dal figlio di Genserico, Genso, e si gettò in mare con l'armatura, affogandosi. Le sue ultime parole furono che non poteva arrendersi a dei «cani infedeli» come i Vandali, i quali eranoAriani (Procopio di Cesarea, i.6-8).
  16. ^abcdFriell 1998.
  17. ^abcdefgBury 1923.
  18. ^AE1937, 98
  19. ^Esiste un oroscopo fatto il giorno dell'incoronazione di Basilisco — 12 gennaio 475, ore 9 —, probabilmente richiesto da un sostenitore di Zenone. L'oroscopo, conservatosi assieme agli oroscopi di due usurpatori di Zenone attraverso fonti arabe, predice correttamente la fine del potere di Basilisco entro due anni. Si veda Tamsyn S. Barton,Power and knowledge: Astrology, physiognomics, and medicine under the Roman Empire, Ann Arbor, University of Michigan Press, dicembre 2002[1994], p. 60,ISBN 0-472-08852-1.
  20. ^La tradizione permetteva al Senato di riconoscere un usurpatore, così Basilisco fu legalmente il nuovo imperatore. Questa fu la prima successione avvenuta con un colpo di mano militare da un secolo a quella parte (Friell 1998).
  21. ^Basilisco fece coniare delle monete che celebravanoMarco e se stesso come "augusti"[1]. Vennero coniate anche monete d'oro celebranti l'augustaElia Zenonide[2]: tali monete recano la legendaAVGGG, dove le tre 'G' si riferiscono ai tre augusti. Si veda John Yonge Akerman,A Descriptive Catalogue of Rare and Unedited Roman Coins: From the Earliest Period of the Roman Coinage, to the Extinction of the Empire Under Constantinus Paleologos, London, E. Wilson, 1934, p. 383.
  22. ^Questa biblioteca, che era ospitata in una basilica vicino alla cisterna sotterranea costruita in seguito daGiustiniano I e dettaYerebatan Sarayı, conteneva 120.000 volumi, tra cui una famosa pergamena, lunga 35 m e contenente l'Iliade e l'Odissea di Omero in lettere d'oro.
  23. ^Non si tratta però diGiulio Patrizio, figlio diAspare, che fu nominatocesare da Leone I nel 471; nello stesso anno Leone organizzò una congiura contro Aspare e i suoi figli, ma pare che Patrizio sia riuscito a sfuggire alla morte, a differenza del padre.
  24. ^ab«Pope St. Simplicius»,Catholic Encyclopedia.
  25. ^Samuel 2001.
  26. ^Di questa circolare sono state tramandate due versioni: una corta, riportata da Zaccaria ed Evagrio, e una lunga, contenuta nelCodex Vaticanus graecus 1421; la versione corta sarebbe stata ottenuta espungendo le parti contro il Patriarcato di Costantinopoli dalla versione corta, operazione attribuita ad Acacio (Aloys Grillmeier;Pauline Allen;John Cawte,Christ in Christian Tradition: From the Concil of Chalcedon (451) to Gregory the Great (590-604), Louisville, Westminster John Knox Press, 1986, p. 237.ISBN 0-664-22160-2).
  27. ^Evagrio Scolastico, iii.5.
  28. ^ab(EN) Sergey Trostyanskiy (Union Theological Seminary),The Encyclical of Basiliscus (475) and its Theological Significance; Some Interpretational Issues (PDF), inMarkus Vinzent (a cura di),Studia Patristica, Volume LXII - Papers presented at the Sixteenth International Conference on Patristic Studies held in Oxford 2011, Volume 10: The Genres of Late Antique Literature Foucault and the Practice of Patristics Patristic Studies in Latin America Historica, Lovanio, Parigi, Walpole,Peeters Publishers, 2013, p. 383, 386,OCLC 933430126.URL consultato il 5 febbraio 2020(archiviato dall'url originale il 23 aprile 2021).
  29. ^Evagrio Scolastico, iii.6.
  30. ^Dopo aver ottenuto il regno, Zenone andò a far visita a Daniele.
  31. ^John Meyendorff,Imperial Unity and Christian Divisions: The Church, 450-680 AD, Crestwood (NY), St. Vladimir's Seminary Press, 1989, pp. 196-197.ISBN 0-88141-056-X
  32. ^Il testo della contro-circolare, che loda Acacio come «il più pio e il più santo dei patriarchi e degli arcivescovi» è contenuto inEvagrio Scolastico, iii.7.
  33. ^Secondo Procopio Armazio consegnò il proprio esercito a Zenone a condizione che Zenone riconoscesse il figlio di Armazio comeCesare e lo nominasse suo successore. Dopo che Zenone riconquistò il proprio trono, mantenne il proprio impegno con Armazio, nominando appunto cesare il figlio, anche lui chiamatoBasilisco; dopo poco tempo, però, Zenone mise a morte Armazio e depose suo figlio.
  34. ^Il capo deiGoti stanziati inPannonia, Teodorico l'Amalo (in seguito noto comeTeodorico il Grande) si alleò con Zenone: Teodorico avrebbe dovuto attaccare Basilisco e i suoifoederati, comandati dal goto di TraciaTeodorico Strabone; in cambio, Zenone avrebbe concesso all'Amalo il titolo dimagister militum rivestito da Strabone, e gli stessi tributi concessi ai Goti di Tracia. È stata avanzata l'ipotesi che Costantinopoli fosse senza difese in occasione dell'assedio di Zenone perché le truppe delmagister militum Teodorico Strabone si erano dirette a nord per contrastare la minaccia dei Goti pannonici. Si veda Peter Heather,The Goths, Oxford (UK); Cambridge (USA), Blackwell Publishing, 1998, pp. 158-159.ISBN 0-631-20932-8
  35. ^Elton 1998 afferma che il nome della fortezza eraLimnae, mentreEvagrio Scolastico riportaAcusus eSmith 1870Cucusus.
  36. ^Procopio di Cesarea, i.6-8.

Bibliografia

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Fonti primarie
Fonti secondarie
Approfondimenti

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessoreImperatore romano d'OrienteSuccessore
Zenone475-476Zenone

PredecessoreConsole romanoSuccessore
Flavio Rusticio,
Flavio Anicio Olibrio
465Imperatore Cesare Flavio Valerio Leone Augusto III,
Taziano (Gallia)
I
conFlavio Ermenerico
Imperatore Cesare Flavio Zenone Augusto II,
Post consulatum Leonis Augusti (Oriente)
476Post consulatum Basilisci Augusti II et ArmatiII
conFlavio Armazio
V · D · M
Imperatori bizantini
Augusti romani d'Oriente
(395-476)
Arcadio ·Teodosio II ·Marciano ·Leone I il Trace ·Leone II ·Zenone ·Basilisco
Augusti romano-bizantini
(476-610)
Anastasio I Dicoro ·Giustino I ·Giustiniano I ·Giustino II ·Tiberio II Costantino ·Maurizio ·Foca
Basileis bizantini
(610-1204)
Eraclio I ·Costantino III ·Eraclio II ·Costante II ·Costantino IV ·Giustiniano II Rinotmeto ·Leonzio ·Tiberio III ·Filippico Bardane ·Anastasio II ·Teodosio III ·Leone III Isaurico ·Costantino V ·Artavasde ·Leone IV il Cazaro ·Costantino VI ·Irene d'Atene ·Niceforo I il Logoteta ·Stauracio ·Michele I Rangabe ·Leone V l'Armeno ·Michele II l'Amoriano ·Teofilo ·Michele III ·Basilio I il Macedone ·Leone VI il Saggio ·Alessandro ·Costantino VII Porfirogenito ·Romano I Lecapeno ·Romano II ·Niceforo II Foca ·Giovanni I Zimisce ·Basilio II Bulgaroctono ·Costantino VIII ·Romano III Argiro ·Michele IV il Paflagone ·Michele V il Calafato ·Zoe Porfirogenita ·Costantino IX Monomaco ·Teodora Porfirogenita ·Michele VI Bringa ·Isacco I Comneno ·Costantino X Ducas ·Romano IV Diogene ·Michele VII Ducas ·Niceforo III Botaniate ·Alessio I Comneno ·Giovanni II Comneno ·Manuele I Comneno ·Alessio II Comneno ·Andronico I Comneno ·Isacco II Angelo ·Alessio III Angelo ·Alessio IV Angelo ·Alessio V Ducas ·Nicola Canabo
Basileis diNicea
(1204-1261)
Costantino XI Lascaris ·Teodoro I Lascaris ·Giovanni III Vatatze ·Teodoro II Lascaris ·Giovanni IV Lascaris
Basileis bizantini
(1261-1391)
Michele VIII Paleologo ·Andronico II Paleologo ·Michele IX Paleologo ·Andronico III Paleologo ·Giovanni V Paleologo ·Giovanni VI Cantacuzeno ·Matteo Cantacuzeno ·Andronico IV Paleologo ·Giovanni VII Paleologo ·Andronico V Paleologo
Basileis tributari
dell'Impero ottomano
(1391-1453)
Manuele II Paleologo ·Giovanni VIII Paleologo ·Costantino XI Paleologo
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