Titano |
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Composizione atmosferica | |
Azoto | 98,4% |
Metano | 1,6% |
Idrocarburi | tracce |
Argon | tracce |
Diossido di carbonio | tracce |
Monossido di carbonio | tracce |
Cianogeno | tracce |
Acido cianidrico | tracce |
Elio | tracce |
Titano è l'unico satellite naturale del sistema solare a possedere un'atmosfera sviluppata; la sua scoperta risale al1944, quandoGerard Kuiper, facendo uso ditecniche spettroscopiche, stimò lapressione parziale delmetano in 10 kPa. In seguito, le osservazioni condotte da distanza ravvicinata nell'ambito delprogramma Voyager hanno permesso di determinare che l'atmosfera titaniana è quattro volte più densa di quella terrestre[1], e le sue imponenti formazioni nuvolose rendono impossibile l'osservazione diretta della superficie. La foschia visibile nell'immagine a fianco contribuisce a sostenere uneffetto serra al contrario, che, aumentando l'albedo del satellite e riflettendo la luce incidente nello spazio, ne diminuisce la temperatura superficiale. Sulla superficie la sonda Huygens ha rilevato una temperatura di -179 °C e una umidità del 45%.
L'atmosfera titaniana è l'unica delsistema solare oltre a quellaterrestre a mostrare una grande preponderanza dell'azoto, presente in ragione del 98,4%. Il rimanente 1,6% è composto dametano e da tracce diidrocarburi (etano,diacetilene,metilacetilene,cianoacetilene,acetilene,diacetilene,propano), diargon, dimonossido ediossido di carbonio, dicianogeno, diacido prussico, dielio ecianuro di vinile[2]. Si ritiene che gli idrocarburi abbiano origine nell'alta atmosfera, come risultato di reazioni chimiche che avvengono tra le molecole di metano innescate dallaradiazione ultravioletta proveniente dalSole; come risultato, il satellite appare avvolto da una spessa coltre di smog arancione.
Titano non possiede uncampo magnetico e lungo la sua orbita viene periodicamente a trovarsi all'esterno di quello di Saturno, ed è dunque esposto direttamente alvento solare. Si ritiene che questo potrebbe indurre laionizzazione e la perdita di alcune molecole presenti nell'alta atmosfera.
La temperatura superficiale di Titano è mediamente pari a 94 K; a questa temperatura ilghiaccio d'acqua nonsublima, e per questo motivo l'atmosfera titaniana è praticamente priva divapore acqueo. Le nubi sparse che generano la foschia caratteristica del satellite sono probabilmente composte di metano, etano o altricomposti organici semplici; molecole più complesse, presenti in piccole quantità, sono responsabili della caratteristica colorazione arancione di Titano.
Sopra le nuvole di metano che caratterizzano la bassa atmosfera, ad un'altitudine di 160-210 km, è stata rilevata una nube particolarmente tossica costituita daacido cianidrico (HCN)[3] e benzene, sostanze che piuttosto che stratificarsi sembra si siano condensate formando anomale particelle di ghiaccio. La nube è stata osservata dallo strumento CIRS (Composite Infrared Spectrometer) della sondaCassini.[4]
La spessa atmosfera di Titano impedisce alla maggior parte dellaradiazione solare incidente di raggiungere lasuperficie; lo stessolandereuropeoHuygens, atterrato il 25 dicembre2004, durante la discesa non è stato in grado di individuare la direzione delSole, e dunque con ogni probabilità lo stessoSaturno è sempre invisibile dalla superficie del satellite.
Le analisi svolte dal lander Huygens indicano che l'atmosfera di Titano è periodicamente sede di piogge di metano liquido e di altri composti organici[5]. È possibile che parti della superficie del satellite siano ricoperte da un precipitato organico noto cometolina, sebbene non vi siano prove definitive al riguardo.
Sono anche state rilevate tracce diargo 40, probabilmente frutto di fenomeni di naturacriovulcanica che producono unalava dighiaccio d'acqua edammoniaca[6]. Un'analisi successiva delle fotografie scattate dal lander durante la discesa ha permesso di individuare un vulcano nell'atto di emettere metano nell'atmosfera; il criovulcanismo è probabilmente la fonte principale di tale composto organico su Titano[7].
Le immagini scattate dallasonda Cassini nell'ottobre2004 hanno permesso di individuare nubi di alta quota in prossimità del polo sud del satellite, ma inaspettatamente la loro composizione si è rivelata differente dal metano[8].
Altre osservazioni svolte dalla Cassini hanno permesso di determinare che l'atmosfera di Titano, analogamente a quella di Venere, ruota assai più rapidamente della superficie planetaria.
Osservazioni all'infrarosso effettuate tramite iTelescopi Keck e ilVery Large Telescope hanno mostrato che sul satellite si sviluppano frequenti piogge di metano. Questo fa pensare che sul satellite si sia sviluppato un completo ciclo del metano che provvede ad alimentare i laghi di metano che si trovano sulla superficie.[9]
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