Ritratto di Aletrino del 1885 diJan Veth.Aletrino e sua moglie Emilie Julia (Jupie) van Stockum davanti allo chalet presso Montreux, tra il 1909 e il 1916Aletrino
Fu ebreo sefardita. Durante gli studi di medicina ad Amsterdam, entrò in contatto con iTachtigersWillem Kloos,Lodewijk van Deyssel,Frederik van Eeden e altri. Divenne membro del circolo letterarioFlanor, dove nel 1885 lesse il suo primo racconto, "Nel buio". Questo sarebbe stato pubblicato un anno dopo inDe Nieuwe Gids. Dal 1910 al 1912 fu redattore della rivista.
Si laureò nel 1886 e ottenne il dottorato nel 1889; fu medico municipale e medico dei vigili del fuoco ad Amsterdam, entrando così in contatto con gli strati più poveri della popolazione.
Nel 1891 sposò Rachel Mendes da Costa, che si suicidò nel 1897. Un anno dopo sposò Emilie Julia van Stockum. Negli ultimi anni di vita, Aletrino fu malato e per questo divenne dipendente dalla morfina. Con la moglie si trasferì inSvizzera, dove morì nel 1916.
Nel 1899 ottenne un incarico universitario comelettore inantropologia criminale presso l'Università di Amsterdam.[1] Grazie alla sua esperienza pratica, agli studi e alle conferenze, svolse un lavoro pionieristico nel campo medico-sociale. Fu uno dei primi sostenitori dell'omosessualità (all'epoca spesso dettauranismo) e si batté per l'accettazione degli omosessuali in un congresso nel 1902. Aletrino fu riconosciuto come uno studioso competente e umanitario. Nel 1903 visitò conMagnus Hirschfeld aBerlino alcuni luoghi frequentati da omosessuali; ne fece relazione nel suo opuscoloHermaphrodisie en uranisme (Ermafroditismo e uranismo) (1908).
Era amico intimo del giovane scrittoreJacob Israël de Haan, il quale lo rappresentò come personaggio più o meno riconoscibile nel suo romanzo d'esordioPijpelijntjes (1904), dedicandogli anche il libro. Ciò non fu di gradimento ad Aletrino, che, insieme alla moglie di De Haan, Johanna de Haan-van Maarseveen, acquistò l'intera tiratura (rendendo l'opera una delle più rare dellaletteratura olandese). De Haan riscrisse poi il libro in pochi mesi trasformandolo in un romanzo completamente diverso.
Fu autore di una letteratura particolarmente cupa. Si ispirò alnaturalismo francese e trasse materiale dalla sua deprimente attività medica. Scrisse con lo pseudonimoP.A. Saaije Azn. la prefazione alla raccolta ironica di poesieGrassprietjes (1885) diFrederik van Eeden. Un altro pseudonimo da lui usato fu Acu Insma.[2]
Tra il 1877 e il 1883 apparvero suoi testi a carattere letterario nell'Almanak van het Amsterdamsch Studentencorps (Almanacco del Corpo Studentesco di Amsterdam), nella rivistaBato. Een boek voor het jonge Nederland (Bato. Un libro per la gioventù olandese) e inVrije Arbeid. Geïllustreerd studentenmaandblad (Lavoro Libero. Mensile studentesco illustrato).
Nel 1886 Aletrino fece il suo ingresso nel mondo letterario.[3] In quell'anno apparve il suo primo bozzetto (letterario) nel primo numero diDe Nieuwe Gids. Nelle prime annate della rivista, pubblicò diversi "bozzetti", come li definiva lui stesso. Nel 1889 alcuni di essi vennero raccolti nel volumeUit den dood (Dalla morte). Nel 1891 vide la luce il suo primo romanzo:Zuster Bertha, di cui alcuni frammenti erano già apparsi nel 1889 suDe Nieuwe Gids.
Nel 1895 uscì il romanzoMartha. Parti di esso erano già state pubblicate in precedenza sulla rivistaTweemaandelijks Tijdschrift. Su questa rivista, diretta daAlbert Verwey, apparvero anche altri bozzetti di Aletrino. Nel 1900 otto di questi furono raccolti inUit 't leven (Dalla vita). Nel 1902 Aletrino scrisse suDe XXe Eeuw – il successore dellaTweemaandelijks Tijdschrift – un articolo intitolatoHoe een roman wordt geschreven (Come si scrive un romanzo).
Nel 1906 fu pubblicata la raccoltaLine, con cinque bozzetti già apparsi neDe XXe Eeuw. Nello stesso anno uscì la novellaStille uren (Ore silenziose). La raccoltaLine fu recensita da un solo critico; la novellaStille uren da nessuno.[4] Nel 1912 apparve suDe Nieuwe Gids l'ultimo bozzetto letterario pubblicato da Aletrino,Verloving (Fidanzamento).[5]
La sua prima pubblicazione non letteraria fu la sua tesi di dottorato, pubblicata nel 1889, dedicata algiuramento professionale del medico. Tra il 1892 e il 1899, scrisse diversi articoli sul suo ambito di specializzazione, l'antropologia criminale. Dopo il 1900 si occupò regolarmente di "uranismo".
Fu allievo diCesare Lombroso, che cercava di spiegare la criminalità alla luce della degenerazione delsistema nervoso centrale. Aletrino si distaccò da Lombroso riguardo agliomosessuali, in un articolo olandese del 1897 in cui sosteneva che l'omosessualità poteva manifestarsi anche in individui perfettamente normali e sani. In opere successive, si batté contro l'intolleranza legale e la criminalizzazione dell'omosessualità.
Inoltre, tra il 1901 e il 1906 pubblicò numerosi articoli suNosokómos, la rivista dell’Associazione per la Promozione degli Interessi degli Infermieri e delle Infermiere (Nosokómos è il termine greco per 'assistenza ai malati').[6]
Negli ultimi anni di vita, gravemente malato, visse con la moglie inSvizzera. Aletrino morì il 16 gennaio 1916 a Chernex, in Svizzera, vicino aGinevra, all'età di 57 anni.
1882: 'Anti-semietisme', inVrije arbeid. Geïllustreerd studentenmaandblad[9] 1 (1882), p. 158-9; het "eerste en laatste" gedicht van Aletrino.[10]
1883: 'Iets over hoofdpijn', in:Vrije arbeid 2 (1883), p. 1-13. (geschreven in 1882).[11]
1886: 'In 't donker', in:De Nieuwe Gids, 1e jrg. (juni 1886), p. 278-288.[12]
1886: 'Een dag van regen', in:De Nieuwe Gids, 2e jrg. (dec. 1886), p. 230-2 (opgedragen aanKitty van Vloten).[13]
1887: 'Uit den dood', in:De Nieuwe Gids, 2e jrg. (april 1887), p. 92-103 (opgedragen aanRachel Mendes da Costa).[14]
1887: 'Een zang', in:De Nieuwe Gids, 2e jrg. (aug. 1887), p. 325-8 (opgedragen aan zijn zuster Anna Aletrino).[15]
1887: 'Een einde', in:De Nieuwe Gids, 3e jrg. (dec. 1887), p. 224-240.[16]
1888: 'Gasthuisschetsen', in:De Nieuwe Gids, 3e jrg. (juni 1888), p. 304-10[17] (bevat de schetsen 'Avondwandeling' en 'Maanlicht').
1888: 'Een achtermiddag', in:De Nieuwe Gids, 4e jrg. (dec. 1888), p. 199-210.[18]
1889: 'Zuster Bertha, fragmenten van een onuitgegeven roman', in:De Nieuwe Gids, 4e jrg. (juni 1889), p. 161-190.[19]
1889:Uit den dood, en andere schetsen. Amsterdam, Eisendraht. 137 pgs.[20] Tweede druk, 1984 ('s-Gravenhage : Nijgh & Van Ditmar), bezorgd door Kees Joosse.ISBN 9023650565.
1892: 'Het tegenwoordig standpunt der crimineele anthropologie en der toerekenbaarheid,' in:De Nieuwe Gids, 7e jrg. (aug. 1892), p. 337-381.[28]
1893: 'De crimineele anthropologie en de strafwet,' in:De Nieuwe Gids, 8e jrg. (april 1893), p. 57-86 en (juni 1893), p. 153-193.
1898:Twee opstellen over crimineele anthropologie. Amsterdam. In deze bundel: 'Het tegenwoordig standpunt der crimineele anthropologie en der toerekenbaarheid' (1892) en 'De crimineele anthropologie en de strafwet' (1893).
1901:Over eenige oorzaken der prostitutie. Amsterdam.
1901: 'La situation de l'uraniste,' in:Congrès international d'anthropologie criminelle, compte rendu des travaux de la cinquiéme session tenue à Amsterdam du 9 au 14 septembre 1901. Amsterdam.
1902:Handleiding bij de studie der crimineele anthropologie, deel I. Amsterdam.
1905:Over uranisme [liefde voor hetzelfde geslacht]. Een gerechtelijk-geneeskundige studie. Amsterdam,: G.P. Tierie (onder het pseudoniem Karl Ihlfeldt).
1906:Is celstraf nog langer geoorloofd en gewenscht? Amsterdam, Maas & Van Suchtelen.
1911:Schetsboek. Eene verzameling gedichten en prozastukken, met portretten van eenige inzenders, leden der Vereeniging van Nederlandsche letterkundigen, 1905 - 1910. Uitgegeven bij gelegenheid van het vijfjarig bestaan der Vereeniging
1916:Napoleons laatste levensjaren. Amsterdam, Van Holkema & Warendorf.[31]
Hekma, Gert. "Aletrino, Arnold".Who's Who in Gay & Lesbian History. From Antiquity to World War II. Robert Aldrich & Garry Wotherspoon (a cura di), Routledge, 2001, p. 15.
Joosse, Kees.Arnold Aletrino: pessimist met perspectief. Thomas Rap, 1986. Biografia. 612 p.
Lieshout, Maurice van "Stiefkind der Natuur: Het Homobeeld bij Aletrino en Von Römer",Homojaarboek. 1 (1981), p. 75-106.
Lieshout, Maurice van "Pendelen tussen wetenschap en moraal. Arnold Aletrino (1858-1916)",Pijlen van naamloze liefde. Pioniers van de homo-emancipatie. Maurice van Lieshout & Hans Hafkamp (a cura di), SUA, 1988, p. 83-88.
^Een beknopte weergave van de inhoud van 'Hoe een roman wordt geschreven' (1902) ishier(archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2021) te vinden (geraadpleegd 2017-03-26).