«Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi: come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita.»
Alda Merini nasce il 21 marzo 1931 a Milano in viale Papiniano n. 57, all'angolo con via Fabio Mangone[1]. Il padre, Nemo Merini, originario diBrunate, primogenito degli otto figli di Giovanni (uncontecomasco diseredato per aver sposato una contadina), èimpiegato di concetto presso leassicurazioni "Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza", precisamente nella società affiliata denominata "Il Duomo"[5]; la madre, Emilia Painelli, è casalinga. Alda è secondogenita di tre figli, tra Anna (1926), ed Ezio (1943), che la scrittrice fa comparire, sia pure con un certo distacco, nelle sue poesie. Della sua infanzia si conosce quello che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche in occasione della seconda edizione dell'Antologia dello Spagnoletti: "ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari: ... perché lo studio fu sempre una mia parte vitale"[6].
Alda vive tra un padre colto, affettuoso, dolce e attento che a cinque anni le regala un vocabolario e che le spiega le parole tenendola sulle ginocchia, e una madre severa, pragmatica, distante e altera, che tenta invano di proibirle di leggere i libri della biblioteca paterna in quanto vede per lei un futuro esclusivamente di moglie e madre. Emilia Painelli inoltre, quando la figlia, studentessa elementare, ha una crisi mistica[7], porta ilcilicio, partecipa continuamente allemesse presso la vicinabasilica di San Vincenzo in Prato e vuole farsimonaca, inizialmente scambia il suo malessere interiore per esteriore, e la riempie divitamine. Poi, per farle passare l'impeto vocazionale, contatta la maestra per stabilire uno speciale ritiro scolastico. La figlia si vendica facendo dispetto all'alta considerazione dellostatus di famiglia che ha la madre: va a mendicare vestita di stracci, come se fosse di famiglia povera, per giunta dicendo di essere orfana. La madre la punisce conpercosse[8][9].
Dopo aver terminato il ciclo elementare con voti molto alti, è però il padre che le impone di frequentare i tre anni diavviamento al lavoro presso l'Istituto Professionale FemminileMantegazza, in via Ariberto[8].
Nel 1943, dopo uncoprifuoco trascorso nelrifugio antiaereo, la famiglia trova la casa distrutta da un bombardamento. Mentre il padre resta a Milano con la figlia maggiore, lei, la madre e il piccolo Ezio trovano un carro bestiame che va aVercelli, dove vive una zia che li sistema in uncascinale, per ben tre anni; ricongiunta la famiglia e tornati a Milano a piedi, prendono possesso di unmonolocale trovato vuoto, precedentemente abitato da unostraccivendolo[9].
Alda tenta in seguito di essere ammessa alliceo ginnasio Alessandro Manzoni, ma non riesce in quanto non supera la prova di italiano. Nello stesso periodo si dedica allo studio delpianoforte,strumento da lei particolarmente amato. Esordisce come autrice a 15 anni. Attraverso una sua insegnante delle medie, Silvana Rovelli, cugina diAda Negri,[10] fu presentata adAngelo Romanò che, apprezzandone le doti letterarie, la mise in contatto conGiacinto Spagnoletti, il quale divenne la sua guida, valorizzandone il talento[11]. La quindicenne torna a casa con una recensione di una sua poesia scritta da Spagnoletti; emozionatissima la mostra all'amato padre, che però non gradisce[8].
Nel 1947[12], la Merini viene internata per un mese nella clinica Villa Turro a Milano, dove le viene diagnosticato undisturbo bipolare[2]. Quando ne esce alcuni amici le sono vicini eGiorgio Manganelli, conosciuto a casa di Spagnoletti, con il quale inizia una relazione, insieme conLuciano Erba eDavid Maria Turoldo la indirizza verso gli psicoanalistiFornari eMusatti.[11]
Giacinto Spagnoletti sarà il primo a pubblicarla nel 1950, nell'Antologia della poesia italiana contemporanea 1909-1949, con le liricheIl gobbo, datata 22 dicembre 1948, eLuce, del 22 dicembre 1949, a lui dedicata. Nel 1951, su suggerimento diEugenio Montale e diMaria Luisa Spaziani, l'editoreGiovanni Scheiwiller pubblica due poesie inedite dell'autrice inPoetesse del Novecento. Dal 1950 al 1953 frequenta per lavoro e per amiciziaSalvatore Quasimodo. Terminata la difficile relazione con Giorgio Manganelli[7], il 9 agosto 1953 sposa Ettore Carniti,operaio e sindacalista, in seguito proprietario di alcunepanetterie di Milano. Nello stesso anno esce, presso l'editore Schwarz, il primo volume di versi intitolatoLa presenza di Orfeo. Nel 1955 esce la seconda raccolta di versi, intitolataPaura di Dio, con le poesie scritte dal 1947 al 1953, alla quale fa seguitoNozze romane.
Nasce nel 1955, poco tempo dopo l'improvvisa morte perinfarto del padre, la prima figlia, Emanuela[13]. Al suo pediatra, Pietro De Pascale, dedicherà la raccolta di versiTu sei Pietro, pubblicata nel 1962 dall'editore Scheiwiller. Nel 1957 nasce la secondogenita Flavia. Dopo la pubblicazione diTu sei Pietro inizia per lei un difficile periodo di silenzio e di isolamento, dovuto all'internamento nell'ospedale psichiatrico "Paolo Pini", che va dal 1964 fino al 1972, con alcuni ritorni in famiglia, durante i quali nascono altre due figlie[14], Barbara e Simona, che saranno affidate ad altre famiglie. Si alterneranno in seguito periodi di salute e malattia, probabilmente dovuti al disturbo bipolare.
Nel 1979 riprende a scrivere, dando il via ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza dell'ospedale psichiatrico, testi contenuti in quello che può essere inteso, come scriveMaria Corti[15] "il suo capolavoro":La Terra Santa, con il quale vincerà nel 1993 ilPremio Librex Montale[7]. Ma le pene della scrittrice continuano: il 7 luglio 1983 muore il marito; rimasta sola e ignorata dal mondo letterario, cerca inutilmente di diffondere i propri versi. Racconta Maria Corti[16] che lei stessa si era recata presso i maggiori editori italiani senza alcun successo fintanto che, nel 1982, dopo aver raccontato aPaolo Mauri[17] la sua amarezza, quest'ultimo le offrì uno spazio sulla sua rivista per trenta poesie da pubblicare sul nº 4, inverno 1982 - primavera 1983, che, insieme con lei, aveva scelto da un dattiloscritto di un centinaio di testi; in seguito, insieme con l'editoreVanni Scheiwiller, avrebbero aggiunto altre dieci liriche, e nel 1984 veniva dato alla stampaLa Terra Santa.
In quel periodo affitta una camera della propria abitazione a un pittore di nome Charles, iniziando a comunicare telefonicamente con l'anziano poetaMichele Pierri, che, in quel difficile periodo di ritorno nel mondo letterario, aveva dimostrato di apprezzare le sue poesie. Nell'ottobre del 1984 sposa Michele e vanno a vivere aTaranto. È curata e protetta dal marito, che prima di andare in pensione era unmedico, ex primario di cardiologia all'ospedale SS. Annunziata. In questo periodo, scrive le venti poesie-ritratti deLa gazza ladra, probabilmente risalenti al 1985, inedite fino al volumeVuoto d'amore, oltre alcuni testi per Pierri. Sempre a Taranto porta a termineL'altra verità. Diario di una diversa.
«Non avrei potuto scrivere in quel momento nulla che riguardasse i fiori perché io stessa ero diventata un fiore, io stessa avevo un gambo e una linfa.»
(Alda Merini, daL'altra verità. Diario di una diversa)
Nel luglio del 1986 fa ricorso alle cure del reparto di neurologia dell'Ospedale di Taranto, i cui medici la conoscono poiché il marito l'aveva fatta visitare in precedenza ottenendone un quadro ben soddisfacente. Avendo fatto ritorno a Milano in preda a una forte crisi per la malattia terminale del marito (che morirà nel gennaio 1988), inizia una terapia con la dottoressa Marcella Rizzo, alla quale dedica più di una poesia. Nello stesso anno riprende a scrivere e a incontrare i vecchi amici, tra cui Vanni Scheiwiller, che le pubblica"L'altra verità. Diario di una diversa", il suo primo libro inprosa[18] al quale seguirannoFogli bianchi nel 1987,La volpe e il sipario (1997) eTestamento (1988). Nel 1987 è finalista nel premio letterarioPremio Bergamo.[19]
Alda Merini mentre si reca al Caffè Chimera di Milano
Sono questi anni fecondi dal punto di vista letterario e di conquista di una certa serenità. Nell'inverno del 1989 la poetessa frequenta il caffè-libreriaChimera, situato poco lontano dalla sua abitazione suiNavigli, e offre agli amici del caffè i suoi dattiloscritti. Sarà in questo periodo che nasceranno libri comeDelirio amoroso (1989) eIl tormento delle figure (1990). Negli anni seguenti diverse pubblicazioni consolidano il ritorno sulla scena letteraria. Nel 1991 esconoLe parole di Alda Merini eVuoto d'amore a cui fa seguito nel 1992Ipotenusa d'amore; nel 1993 viene dato alle stampeLa palude di Manganelli o il monarca del re, il volumettoAforismi, con fotografie diGiuliano Grittini eTitano amori intorno. È questo l'anno in cui le viene assegnato ilPremio Librex Montale per laPoesia, premio che la consacra tra i grandi letterati contemporanei e la accosta a scrittori comeGiorgio Caproni,Attilio Bertolucci,Mario Luzi,Andrea Zanzotto,Franco Fortini.
Nel luglio 1995 viene accettata la sua richiesta di poter usufruire del fondo destinato agli artisti che vivono in precarie condizioni economiche previsto dallaLegge Bacchelli, dati i debiti accumulati dall'autrice. Per cinque anni le era stato rifiutato a causa delle duepensioni che già riceveva.[22][23]
Risale al 1996 anche la pubblicazione di un libretto edito da La Vita Felice intitolatoUn'anima indocile, composto da poesie vecchie e nuove, da undiario-confessione, da breviracconti e da un'intervista fatta all'autrice. Nello stesso anno conosce l'artista bergamascoGiovanni Bonaldi col quale stringe una forte e sincera amicizia e una stretta collaborazione per la pubblicazione di diversi libri d'artista. Nel 1997 viene pubblicata dall'editore Girardi la raccolta di poesieLa volpe e il sipario, con illustrazioni diGianni Casari, dove è più che mai evidente la tecnica della poesia spontanea in forma orale e che altri trascrivono[25].
Si assiste pertanto, nell'autrice, al fenomeno di un'oralità che conduce sempre più verso testi assai brevi e, infine, all'aforisma. Nel novembre dello stesso anno viene pubblicato, con le edizioni dell'Ariete, il libro,Curva di fuga[26] e presentato da lei presso il Castello Sforzesco diSoncino, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria alla poetessa milanese. Sempre nel 1997 Bonaldi illustra con cinque disegni una raccolta di poesie edepigrammi dal titoloSalmi della gelosia, stampata dalle edizioni dell'Ariete.
Sono questi gli anni in cui la sua produzione aforistica diventa molto ricca, come testimonia nel 1997 "Il Catalogo Generale delle Edizioni Pulcinoelefante", edito da Scheiwiller. I suoi minitesti risultano essere più di cinquecento. Nel 1999 inAforismi e magie, pubblicato da Rizzoli, viene raccolto per la prima volta il meglio di quel genere. Il volume viene illustrato dai disegni diAlberto Casiraghi, suo amico, poeta ed editore che ha sollecitato, raccolto e accompagnato con i suoi piccoli libri "Pulcinoelefante", questa nuova vocazione. È questo il periodo in cui viene insignita del titolo di vincitrice honoris causa del Concorso Nazionale Garzanti. La collaborazione con i piccoli editori - che comprendono, oltrePulcinoelefante, loZanetto, La Vita Felice, il Melangolo e altri - ha portato ad altri "minitesti" come, tra gli ultimi pubblicati,Lettera ai figli, edito da Michelangelo Camelliti per l'edizione Lietocollelibri e illustrato da otto disegnionirici esurreali di Alberto Casiraghi. Da ricordare il volume edito da l'Incisione,Alda Merini, che contiene poesie inedite della poetessa e disegni dell'artistaAligi Sassu, opere stampate sutorchio inlitografia eserigrafia.
Nel 2000 esce nell'edizioneEinaudi,Superba è la notte, un volume risultato di un lavoro minuzioso compiuto su numerose poesie inviate all'editore Einaudi e adAmbrogio Borsani. I versi che compongono la raccolta sono stati scritti dal 1996 al 1999. Non essendo stato possibile dare al materiale un ordine cronologico i curatori si sono basati sull'omogeneità tematica e stilistica complessiva dell'opera. Per l'editoreGabriele Mazzotta, insieme conAlberto Fiz, cura il catalogo della mostra di Giovanni Bonaldi dal titoloIl peso non dorme. Sempre in questo anno le edizioni Il dodecaedro di Leonardo di Milano pubblicano una sua poesia inedita con un'incisione di Bonaldi dal titoloSplenduisti et vocasti. Inoltre, legge una delle sue poesie perCanzone per Alda Merini che Roberto Vecchioni le dedica nell'albumCanzoni e cicogne.
Tra il 2001 e il 2002 viene pubblicato in quaranta esemplari, dalle edizioni Lo Sciamano, un ulteriore libro d'artista dal titoloAmore di carta che raccoglie cinque incisioni di Giovanni Bonaldi e nove poesie inedite della poetessa. Nel 2001 posa seminuda (fotografia di Giuliano Grittini) per la copertina dell'albumCanto di Spine- versi italiani del '900 in forma canzone degliAltera, nel quale sono messe in musica composizioni sue ("Il canto", da "Ballate non pagate") e di altri grandi poeti delNovecento[29].
Nel 2002 viene stampato dall'editoreSalani un volumetto dal titoloFolle, folle, folle d'amore per te, con un pensiero diRoberto Vecchioni[30][31] e nel 2003 laEinaudi Stile Libero pubblica un cofanetto con videocassetta e testo dal titoloPiù bella della poesia è stata la mia vita.
Nel 2007 l'autrice, conAlda e Io, Favole, scritto a quattro mani con il favolista Sabatino Scia, vince il Premio Elsa Morante Ragazzi. Il 17 ottobre 2007 ottiene la laurea honoris causa in "Teorie della comunicazione e dei linguaggi" presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Messina, tenendo una lectio magistralis[32] sui meandri tortuosi del suo vissuto.
Molto importante è il caratteremistico della sua più recentepoetica, che è connessa alla prima vena creativa con cui esordì e che aveva in sé una forte componente di misticismo. Ambrogio Borsani, nel volume,Il suono dell'ombra, edito daMondadori e che rappresenta la raccolta più completa della sua opera, cita una lettera indirizzata alla giovanissima Alda da una suora in cui quest'ultima risponde a una richiesta della poetessa di poter entrare in convento e prendere i voti. È dall'incontro e dall'amicizia con Arnoldo Mosca Mondadori che questa «vena» viene di nuovo stimolata, e nascono una serie di libri editi daFrassinelli che hanno come filo conduttore lamistica della poetessa. Mosca Mondadori le proponeva una serie di temi di carattere spirituale, ne raccoglie e cura i versi: il primo libro pubblicato èL'anima innamorata (2000), cui seguono testi sempre di carattere religioso, tre dei quali (Corpo d'amore,Poema della croce,Francesco, canto di una creatura), introdotti da monsignorGianfranco Ravasi.
Nel 2002 viene pubblicatoMagnificat, un incontro con Maria, corredato da disegni diUgo Nespolo e rappresentato nel 2006 conValentina Cortese al Teatro Lauri Rossi diMacerata per loSferisterio Opera Festival, nel 2003La carne degli Angeli, con venti opere inedite diDomenico Paladino; poiCorpo d'amore (2004) con le opere diLuca Pignatelli,Poema della Croce (2005),Cantico dei Vangeli (2006),Francesco, canto di una creatura (2007),Mistica d'amore(2008),Padre mio (2009). Di questo lavoro avvenuto tra il 1997 e il 2009 sono viva testimonianza le registrazioni, raccolte nel libro e nel documentarioEternamente vivo (Frassinelli editore, regia diDaniele Pignatelli, a cura di Arnoldo Mosca Mondadori), grazie a cui è possibile ascoltare la sua voce dal vivo mentre crea i propri versi.
Nel 2003 e 2004 viene pubblicato da EinaudiClinica dell'abbandono, con l'introduzione di Ambrogio Borsani e uno scritto diVincenzo Mollica. Il libro è diviso in due sezioni: la prima,Poemi eroici, che comprende versi scritti alla fine deglianni novanta, la seconda,Clinica dell'abbandono, che raccoglie i versi degli ultimi anni. Questo volume riproduce, con alcune aggiunte, il testo delcofanetto convideocassettaPiù bella della poesia è stata la mia vita. Nel febbraio del 2004 viene ricoverata all'Ospedale San Paolo diMilano per problemi di salute. Da tutta Italia vengono inviatee-mail a sostegno di un appello lanciato da un amico della scrittrice che richiede aiuto economico. Sorgono numerosiblog telematici e sitiinternet nei quali viene richiesto l'intervento del sindaco di MilanoGabriele Albertini. La scrittrice ritorna successivamente nella propria casa diPorta Ticinese[33].
Alda Merini eMilva durante la serata al Teatro Strehler di Milano del 2004Biglietti di saluto e cordoglio appesi dagli ammiratori al cancello dell'abitazione di Alda Merini dopo la sua scomparsa
Nel marzo del 2004 esce l'album intitolatoMilva canta Merini, che contiene undici motivi cantati daMilva tratti dalle sue poesie, più una tracciacd rom. L'autore delle musiche èGiovanni Nuti. Il 21 marzo, presente la stessa poetessa, in occasione del suo settantatreesimo compleanno, viene eseguito unrecital alTeatro Strehler di Milano, in occasione della presentazione del disco; il disco venne riproposto poi con successo nello stesso teatro per un ciclo di serate musicali nel maggio 2005, sempre con la presenza della poetessa sul palco. Durante l'estate 2004 molte sono state le iniziative sorte per far conoscere in maniera più diffusa la sua poesia.
Si cita ad esempio l'incontro che si tenne il 21 luglio di quell'anno al Teatro Romano dal titoloEbrietudine, omaggio ad Alda Merini, sei cantate composte daFederico Gozzelino su sue poesie. Nel 2005 pubblica conGiovanni Nuti l'albumPoema della croce opera sacra tratta dall'omonimo testo religioso. Il 13 ottobre 2006 l'opera viene rappresentata nelDuomo di Milano con Giovanni Nuti voce solista e Alda recitante nel ruolo di Maria. Insieme con Nuti porta in scena ilPoema della croce altre 16 volte in tutta Italia. Nel 2007 esce l'albumRasoi di seta, che contiene ventuno poesie-canzoni musicate e interpretate da Nuti, tra cui nove poesie inedite e otto brani con la voce recitante della poetessa.
Morì il 1º novembre 2009, all'età di 78 anni, a causa di un tumore osseo (sarcoma) all'Ospedale San Paolo diMilano[3]: quella sera sotto l'ospedale, un piccolissimo gruppo di artisti milanesi, tra cui Ezio Pedroni, si radunarono per renderle omaggio. Lo stesso 1º novembre, presto di mattina, le era stato somministrato il sacramento dell'unzione degli infermi da fra Gianluigi Pasquale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Dopo l'allestimento della camera ardente, aperta il 2 e il 3, i funerali di Stato furono celebrati nel pomeriggio del 4 novembre nel Duomo di Milano[34]. Nel 2010 esce postumo l'albumUna piccola ape furibonda – Giovanni Nuti canta Alda Merini, contenente undici brani (otto poesie inedite) e una "traccia fantasma" con Alda Merini che canta con Giovanni NutiPrima di venire. Nel marzo 2010 il Comune di Milano appone una targa sul muro dell'abitazione della poetessa suiNavigli. Il 27 novembre dello stesso anno viene organizzata una conferenza in onore della poetessa, alMuseo della mente -Santa Maria della Pietà in Roma, condotta daNiccolò Carosi e ideata da Marco Della Porta. L'iniziativa viene poi ripresa dallaUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza" nel progetto "I Folli".
2001:Canto di spine - versi italiani del '900 in forma canzone, album degli Altera dedicato alla poesia cantata: Alda Merini suona il tema del film "Johnny Guitar" al piano e recita la sua poesia "Il canto" all'inizio del brano omonimo cantato (ospiti Franz Di Cioccio PFM e Paolo Fresu).
2004:Milva canta Merini, album della cantante italiana Milva. Musica di Giovanni Nuti.
2005Poema della croce, Cantata per voce solista, coro e orchestra, Alda Merini e Giovanni Nuti, Milano, Sagapò.
2007Rasoi di seta, Giovanni Nuti canta Alda Merini, Milano, Sagapò-Sony playstation 19 BMG.
2010Una piccola ape furibonda, Giovanni Nuti canta Alda Merini, Milano, Sagapò-Egea.
2015:Dio, brano diFrancesco Trocchia per coro femminile e pianoforte - testo di Alda Merini (daFrancesco 2007)
2017Accarezzami musica - Il Canzoniere di Alda Merini - cofanetto con 6 CD e 1 DVD con 2 novità: doppio albumIl muro degli angeli (duetti di Giovanni Nuti con 29 artisti) e il DVDPoema della croce, live nel Duomo di Milano, Milano, Sagapò-Nar International.
Opere
Questa voce o sezione sugli argomenti scrittori e poeti non è ancoraformattata secondo glistandard.
Le satire della Ripa, presentazione di Michele Pierri, testimonianza di Giacinto Spagnoletti, disegno di Delia Fischetti, Laboratorio Arti Visive,Taranto, 1983.
La pazza della porta accanto, a cura di Guido Spaini e Chicca Gagliardo,Bompiani, Milano 1995. I grandi Tascabili, n. 375.
Lettera a Maurizio Costanzo, LietoColle, Faloppio 1995. Lettera n. 10.
Sogno e poesia, La Vita Felice, Milano 1995. Carte d'Artista.
La terra Santa. 1980-1987 (contiene Destinati a morire, La Terra Santa, Le Satire della Ripa, Le rime petrose, Fogli bianchi), Libri Scheiwiller, Milano 1996. Poesia, n. 60.
La vita facile. Sillabario, a cura di Guido Spaini e Chicca Gagliardo, Bompiani, Milano 1996. I Grandi Tascabili, n. 499.
Le più belle poesie di Alda Merini, Milano, La Vita Felice, 1997.
Curva di fuga, incisioni diGiovanni Bonaldi, introduzione di Roberto Sanesi, la copertina in pergamena contiene 14 quartini di cm. 44x31, edizione numerata dalle edizioni dell'Ariete, Crema 1997.
Ringrazio sempre chi mi dà ragione. Aforismi,Viterbo, foto diGiuliano Grittini, Stampa Alternativa, Roma 1997.
Salmi della gelosia, con disegni diGiovanni Bonaldi, edizioni dell'Ariete, Crema 1997.
Certificazioni d'esistenza, con due incisioni di Giovanni Bonaldi, testi critici di Riccardo Barletta eLucio Del Pezzo, edito e numerato dall'artista, copertina di metallo cm.16x22, foglio disteso cm. 22x120, Milano 1997.
Ladri di destini, con un'incisione di Agostino Arrivabene, edizioni dell'Ariete, Crema 1998.
Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi, a cura di Bruno Pedretti, con una nota di Benedetta Centovalli, Rizzoli, Milano 1998. Piccola biblioteca La Scala.
Invettive d'amore e altri versi, Torino, Einaudi, 2002.
Oggi come ieri, a cura di Mariella Mischi e Roberto Crimeni, Dialogo Libri, Olgiate Comasco 2002.
Clinica dell'abbandono, a cura diGiovanna Rosadini, introduzione di Ambrogio Borsani e con uno scritto diVincenzo Mollica (versione con videocassetta VHS), Einaudi, Torino 2003, Stile Libero; a cura di Giovanni Rosadini, introduzione di Ambrogio Borsani, Einaudi, Torino 2004. Collezione di poesia n. 329.
Des Cartes (Descartes), con uno scritto di Camillo de Piaz, immagini di William Xerra, fotografie di Giuliano Grittini e Prospero Crovedi, Vicolo del Pavone, Piacenza 2003.
Dopo tutto anche tu, a cura di Angelo Guarnieri, San Marco dei Giustiniani, Genova 2003. Quaderni del Tempo, n. 18.
La carne degli angeli, Frassinelli, Milano 2003; con venti opere inedite di Mimmo Paladino, 2007. I Libri di Arnoldo Mosca Mondadori.
Più bella della poesia è stata la mia vita, Torino, Einaudi, 2003.
Delirio Amoroso, Genova, Il Nuovo Melangolo, 2003.
Alla tua salute, amore mio: poesie, aforismi, Acquaviva delle Fonti, Acquaviva delle Fonti, 2003[38]
Poema di Pasqua, Acquaviva delle Fonti, Acquaviva, 2003.
"El Nobel", con acquaforte di Alberto Casiraghy, N. 23 della collana "Fiori di Torchio", stampato in 100 esemplari, Seregn de la memoria, Seregno, settembre 2003.
Carro d'amore, Lo Sciamano, Milano 2004.
Le briglie d'oro. Poesie per Marina 1984-2004, a cura di Marina Bignotti, Libri Scheiwiller, Milano 2004. Poesia, n. 82.
Lettere ai bambini, LietoColle, Faloppio 2004. Lettera.
El Disaster, Acquaviva delle Fonti, Acquaviva, 2004.
La volpe e il sipario. Poesie d'amore, Milano, Rizzoli, 2004.
La voce di Alda Merini. La dismisura dell'anima. Audiolibro.CD audio. Milano, Crocetti, 2004.
Poema della Croce, con cinque acqueforti di Sandro Chia, Prefazione diGianfranco Ravasi, Frassinelli, Milano 2004. I Libri di Arnoldo Mosca Mondadori. Frassinelli, 2004.
Sono nata il 21 a primavera, Milva canta Merini, Milano, Nar international, 2004.
Poema della croce, Alda Merini e Giovanni Nuti, Milano, Sagapò, 2005.
Amleto di carta, Quaderni di Orfeo, Milano 2005.
Il diavolo è rosso, Il ragazzo innocuo, Milano 2005.
Nel cerchio di un pensiero. (Teatro per sola voce), Crocetti, Milano 2005, Aryballos, n. 39.
Sono nata il ventuno a primavera. Diario e nuove poesie, a cura di Pietro Manni, Manni, Lecce 2005. Pretesti, n. 225.
Uomini miei. Brandelli di un'autobiografia sentimentale, disegni di Alberto Casiraghi, Frassinelli, Milano 2005. I Libri di Arnoldo Mosca Mondadori, Milano, Frassinelli, 2005.
Nuove magie: aforismi inediti 2007-2009, Rizzoli, Milano 2010.
Una piccola ape furibonda, Giovanni Nuti canta Alda Merini, Milano, Sgapò, 2010.
Il suono dell'ombra. Poesie e prose 1953-2009, a cura di Ambrogio Borsani,Mondadori, Milano, 2010.
Il Volto, Poesia di Alda Merini, acquerelli di Ugo Giletta. Stampato in 33 copie, edizione 3748. Giugno 2000. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago, (Milano)
Perché, Poesia di Alda Merini, acquerello di Ugo Giletta. Stampato in 33 copie, edizione 7247. Aprile 2008. Edizioni Pulcinoelefante, Osnago (Milano)
Tracce, tre poesie inedite di Alda Merini, tre acquerelli, una tempera e un disegno di Ugo Giletta. Stampato in 35 esemplari numerati da 1/35 a 35/35 e 20 in numeri romani numerati da I/XX a XX/XX più una prova d’artista. Tutti gli esemplari firmati dagli autori. Dimensioni in cm: 28x38,5x4,7. Novembre 2002. Edizioni Canopo, Prato.
Il Sigillo della poesia - La vita e le opere, San Cesario di Lecce, Piero Manni s.r.l., 2013.
L'altra faccia della luce. Favole inquiete - Alda Merini e Sabatino Scia (Europa Edizioni, 2018)
Confusione di stelle, a cura di Riccardo Redivo e Ornella Spagnulo, Einaudi, 2019
Habitat per Alda (2011): recital-concerto con testi di Alda Merini. Con Raffaella Tomellini, Roberto Regis, Paolo Franciscone, Maurizio Bucca, Silvia Bosurgi.[46]
Avventuriera dell'anima di e con Margherita Stevanato.
Ci sono notti che non accadono mai (2013): concerto-poetico creato in occasione dell'uscita del primographic novel dedicato ad Alda Merini, scritto e disegnato dall'illustratrice Silvia Rocchi per leEdizioni BeccoGiallo. Con Vasco Mirandola eBottega Baltazar.[47]
«1996 POESIA Alda Merini, Le ballate non pagate, Einaudi»
^Il debutto diBallate è avvenuto al Festival Internazionale sulle musiche possibili Time Zones 1997 al teatro Kismet di Bari ed è inciso suCD edito dalla etichetta discografica Phoenex Classics in cui la stessa poetessa recita alcune delle sue stesse liriche.
^Con incisioni diGiovanni Bonaldi, poesie e scritti inediti di Alda Merini, introduzione diRoberto Sanesi, copertina in pergamena contenente 14quartini di cm. 44x31.
^Che nel1999 aveva scrittoCanzone per Alda Merini.
^Ogni uomo della vita mia / era il verso di una poesia / perduto, straziato, raccolto, abbracciato.../ ogni amore della vita mia / è cielo e voragine, / è terra che mangio per vivere ancora.Roberto Vecchioni,Canzone per Alda Merini, 1999
^ Wikizionario,Lectio magistralis, suit.wiktionary.org, Wikipedia, 21 marzo 2016.URL consultato il 21 marzo 2016(archiviato il 23 settembre 2016).
^La raccolta di dieci brevi poesie nacque in occasione di una manifestazione promozionale dellaMotorola. La nota azienda di dispositivi elettronici volle invitare la Merini, il fotografoFerdinando Scianna e l'attriceAsia Argento alla presentazione di un nuovo telefono cellulare. A causa della sua indigenza, la poetessa fino al 1993 non aveva potuto permettersi neppure un telefono fisso, pur prediligendo questo mezzo di comunicazione. Carlo Brambilla,Uno slogan in versi per il nuovo cellulare, suricerca.repubblica.it, La Repubblica, 26 maggio 1996, p. 22.URL consultato l'8 novembre 2009(archiviato il 14 novembre 2016).Il telefono le sue rime. In mostra versi e foto, suarchiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 26 giugno 1996, p. 47.URL consultato l'8 novembre 2009(archiviato dall'url originale il 15 maggio 2012).
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