Albiate sorge nella valle del fiumeLambro (al centro delparco regionale della Valle del Lambro), nella zona brianzola che è stata inserita nellaProvincia di Monza e Brianza dal 2004, per distacco dallaProvincia di Milano. È compresa in un territorio di circa 3 km², confinante a nord con Carate Brianza, a sud con Sovico, a sud-ovest con Lissone, a est con Triuggio e a ovest con Seregno. Possiede una frazione, Dosso, confinante con Albiate a sud-ovest. La frazione di Dosso dista 2,15 chilometri dal comune di Albiate. Per la frazione di Dosso non sono momentaneamente disponibili i dati anagrafici, statistici e geografici.
Albiate viene citata in vari documenti già con questo nome dall'XI secolo: iltoponimo deriva forse dal nome gentilizio romanoAlbius, oppure daalveolus, ovveroalveo oconca, inteso come termine geomorfico. Indialetto brianzolo, infatti,albioeu significapila per acqua; sembra chiaro il forte legame con il fiumeLambro, che delimita il confine est del paese, separandolo daTriuggio. All'epoca la cittadina faceva riferimento allapieve di Agliate, sotto il governode facto dei Confalonieri. Successivamente divenne feudo dei Mandelli e quindi deiPallavicini.
Pochi secoli più tardi il paese rimase coinvolto nelle guerre fraVisconti eTorriani per il dominio del Milanese. Al vecchio ponte di Albiate, che oggi non esiste più, Mario Visconti sconfisse iguelfi nel 1324, nella stessa zona dove passòLudovico il Bavaro per andare aMonza. Dal 1478 la famiglia Balbiani ottenne il potere sulla zona, dal 1777 i Mellerio. Nel 1609 la città diBergamo donò le reliquie dei santiFermo (al quale era già dedicato un santuario),Rustico eProcolo, che diedero origine alla sagra di San Fermo, la più antica dellaBrianza. A questo periodo risale la Villa Caprotti, già Airoldi, costruita intorno a una torre preesistente. Nel 1880 sorse, su entrambe le rive del fiumeLambro, lo stabilimento tessile Galeazzo Viganò, che contribuì, fino alla seconda metà delXX secolo, in larga misura alla crescita economica del paese e delle zone limitrofe.
Deriva da uno stemma relativo alla "Comunità d'Albiate", riprodotto nelloStemmarioCremosano del 1673.[6] Come tutti gli emblemi concessi durante il periodo fascista, anche questo stemma recava ilcapo del Littorio, sostituito da un semplice capo diporpora alla caduta del Regime e poi definitivamente rimosso all'inizio deglianni duemila.
Il gonfalone è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 5 febbraio 2005.[7]
«Drappo partito di bianco e di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune.»
Santuario di San Fermo: risale al periodo prima del 1500. Nel 1609, con la donazione delle reliquie del santo da parte della chiesa di Bergamo, la chiesetta venne ampliata.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 465 persone.Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Martedì dopo la seconda domenica di agosto, si celebra la sagra di San Fermo, con mostra del territorio: è attestata come la sagra più antica della Brianza, istituita nel 1609. Per l'occorrenza si tiene nel parco di villa Campello un'esposizione di bestiame e materiale inerente all'agricoltura e all'allevamento.[senza fonte]
La principale squadra di calcio albiatese, l'A.C. Albiatese, fu fondata nel 1969 attualmente militante inSeconda Categoria; l'altra società calcistica è l'A.S.D. Azzurra Oratorio Albiate, fondata nel 1940, che si occupa della crescita sportiva e umana dei ragazzi in Oratorio, attraverso sport come il calcio, appunto, ma anche volley e basket.