Nel 1982 passò allaReynolds. In quell'anno si impose all'attenzione nellaVuelta a España: prese la maglia di leader della corsa in seguito alla decima tappa e, grazie al controllo esercitato dalla propria squadra ed alla vittoria nella cronometro, si aggiudicò la corsa a tappe. Tuttavia due giorni dopo la conclusione della stessa, risultò positivo ad un controllo antidoping che evidenziò l'assunzione diMetilfenidato. Nonostante le proteste e la professione d'innocenza, anche le controanalisi confermarono la positività, che portò Arroyo al declassamento in tredicesima posizione, assegnando la vittoria finale al connazionaleMarino Lejarreta[1][2].
Nel 1983 vinse una tappa alTour de France, classificandosi al secondo posto nella classifica finale della corsa francese. Anche l'anno successivo riuscì ad aggiudicarsi una tappa dellaGrande Boucle, giungendo sesto a Parigi.